Non credo proprio che la Ikeda potesse prescindere dal rendere Orpheus no mado così lungo per i significati che contiene il manga . E' vero che ci sono molte parentesi (tra l'altro tutte interessantissime), ma credo che il problema dell'autrice fosse quello di far crescere i personaggi, che in VnB ad esempio crescono molto più all'improvviso.
L'anime è carino finchè non ci mette le mani Dezaki (tutti dicono il contrario). E' interessante il punto di vista di Dezaki, ma è maschile, e andrebbe tutto bene, finchè non ha snaturato la fine della storia, rendendo la scelta ultima di Oscar un po' nonsense (giustamente ricevette minacce dalle fan di Berubara).
Sono contenta che hai sentito la 'passione' dell'Ikeda. Credo che nelle sue opere mature ci sia 'un'anti-passione', una sfiducia che esiste per conseguenza di una passione che, forse è chiusa in un cassetto, ma che è ancora lì esistente. Ma questo non ancora in Orumado, anzi, senza la passione questo manga non funzionerebbe, basti pensare che cos'è la musica per Isaak. Non credo che le morti dei suoi personaggi siano irrispettose, le trovo tutte belle e sensate, ma per me la Ikeda è un Dio in terra , quindi sono un po' di parte, come avrete capito.
Intendevo dire che per me il personaggio di Julius è davvero la perfezione, nel senso che la sua idea è per me più bella dell'idea di una sfera, non nel senso che è ben studiato.
Isaak inizialmente è perfetto perchè è ingenuo come un bambino, ma quanto è impotente per essere ancora piccolo? Infatti Julius 'invidia' tutti i suoi compagni, soprattutto Isaak a lui più vicino, per essere ancora 'puri e innocenti', in uno dei momenti più strappalacrime
Spoiler: |
(quando muore il preside e lei ha un crollo) |
Cmq credo che una lettura superficiale di questo manga sia inutile. Ci sono molte cose che si percepiscono in poche frasi, meno esplicite, rispetto a VnB in cui il lettore segue analiticamente tutti i ragionamenti di Oscar.