Meravigliaaaaa!!!Vampiretta ha scritto: Sisi Willow proprio quella. Si "cuocevano" con il ghiaccio, che si scioglieva e faceva acqua ovunque. Praticamente cambiavano colore con la temperatura diversa tra caldo e freddo.
I giocattoli dei miei sogni
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"Una serie di sfortunati eventi può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio..."
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Vampiretta ha scritto:Come dimenticare le bancarelle dei giocattoli, dal mercato alla festa patronale me le giravo tutte.
Io ne vedevo moltissime in spiaggia... la facemmo più volte anche noi, capirai eravamo in 4 ed oltre ai giocattoli da vendere, avevamo messo su una produzione di collanine e bracciali fatti con le perline
I Nati Ora, non lo ricordoMi ricordo anche NATI ORA il neonato (io lo presi femmina) che aveva quanto più possibile fattezze di bebè!!
Ma ricordo i Paciocchini
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Sisisisisi! Io coloravo con i colori ad acqua le telline e le vendevo! 100 lire, incredibile!Willow ha scritto:Vampiretta ha scritto:Come dimenticare le bancarelle dei giocattoli, dal mercato alla festa patronale me le giravo tutte.
Io ne vedevo moltissime in spiaggia... la facemmo più volte anche noi, capirai eravamo in 4 ed oltre ai giocattoli da vendere, avevamo messo su una produzione di collanine e bracciali fatti con le perline
il Friggi Friggi...me l'ero dimenticato
Adesso che mi fate venire in mente..vi ricordate i Baby-Sol (o un nome simile comunque) che si abbronzavano al sole?
Quanto ho rosicato per averne uno, ma niente!
Anche i Paciocchini adoravo, specialmente quelli neri!
E gli Scoubidou? Ne nadavo matta!
Mio padre gode di una ‘ottima posizione’…
per fulminarmi (!!) nel migliore dei modi se solo osassi mentire su come realmente siano andate le cose in casa durante gli ‘anni d’oro’ della mia infanzia
Essendo lui, all’epoca, un Tenore di Coro presso il Teatro San Carlo di Napoli riusciva ad ottenere, come del resto tutti i dipendenti dell’Ente, dei giocattoli molto ‘speciali’ (oltre che acquistati a basso costo ovviamente se non a volte regalati agli stessi dipendenti come ‘Befana per i loro figli’…) in quanto provenienti in particolar modo dall’estero, visti anche ‘gli interscambi/rapporti lavorativi’ che spesso legavano il Teatro ad altre realtà presenti un po’ in tutto il mondo
Inoltre con 3 sorelle ed un fratello, tutti più grandi di me, lascio immaginare quanto riuscissi ad immagazzinare, per uso prettamente ‘privato’, nel nostro ripostiglio di casa…
Mamma mia che ricordi… e che fortuna !!
I giocattoli spaziavano tra bambole giganti (ed io ne ero terrorizzato…) radiocomandate a distanza (ancora ricordo quella scatoletta plasticosa gialla con levette varie e mega pila da 1 kg e mezzo minimo all’interno per permetterne il suo solo uso…immaginate quante quelle necessarie al ‘mostro’ per consentirgli di muoversi …) che facevano ‘ginnastica autonomamente’ con tanto di calzamaglia rosa confetto e capelli ‘biondo Barbie’ vecchia maniera, bambolotti grandi più o meno come un Cicciobello messo bene in piedi, con capello gommato alla ‘Ken’ della tipa già citata, vestiti da calciatore e che ‘da soli’ calciavano (fermi su di una pedana con tanto di binario porta palloni incorporato al lato sx, in stile cannone lancia palline da tennis…) mini sfere di plastica (tipo il Super Santos in versione ‘media’) raffiguranti appunto dei palloni calcistici…(avevo la fila in casa da parte degli amichetti, disposti a tutto pur di poterci giocare un po’…io nel frattempo facevo il cretino con le amichette a loro volta incantate dalla collezione di bambole delle mie sorellone. Cosa avevo in cambio da loro ?? Bacetti e … panini !! Sì, vi giuro che non scherzo… pretendevo in cambio due baci sulle gote e panini da ingurgitare… non chiedetemi il perché in quanto ancora io stesso non riesco a darmi una risposta più che soddisfacente sull’argomento… eppure, a casa mi nutrivano eccome… mahhh…forse ‘iniziavo’, senza volerlo, le mie povere vittime a sedute erotiche primordiali tutte a base di ‘Sex mixed with Food’... altro che 9 settimane e ½ !! Esigo i ‘diritti d’autore’, e subito anche !!) …a robot e giocattoli di latta variopinti, Barbie americane con tanto di cordino dietro la nuca che le permetteva di blaterare qualcosa sempre più insopportabile da sentire, aerei o astronavi ‘mezzi volanti’ mai visti prima ed altro ancora.
Ma io ed i miei fratelli abbiamo anche goduto di tutti quei giochi da voi citati…
Una sorella mi usava come cavia per i suoi manicaretti con il Dolce Forno, un’altra mi torturava con il Piccolo Chimico, Scarabeo oppure con mega partitoni giù in cortile con le biglie di vetro, il pallone o con i soliti giochini che si fanno di solito insieme agli amichetti tipo nascondino, i 4 cantoni, palla avvelenata, uun’ pont’ ‘a luna oppure Sant’Antonio ‘aesc…
L’ultima sorella (la primogenita, l’intellettuale di casa…) preferiva intrattenermi con letture di narrativa per ragazzi che di solito mi piaceva (andavo matto, ad esempio, per Il Giornalino di Gianburrasca…) mentre con l’altro maschio di casa era un continuo fuggi fuggi dalle sue ire in quanto mi ostinavo in tutti modi a voler far necessariamente navigare, correre o volare tutti i suoi pezzi da collezione di Modellismo… statico !!!
Per molti anni ho giocato a Tennis… quando in tv furoreggiava Jenny la tennista non vi dico le risate che ci facevamo in campo (il maestro rideva con noi e lasciava che ci sfogassimo un po’…) nel momento in cui tentavamo di imitare il…
Servizio… Toooornaaadooooooooo !!!!!
Ve lo ricordate ?? Quella della rivale di un altro Istituto che era doppiata da non so quale doppiatrice e con un timbro di voce ‘indimenticabile’… ancora mi risuona nelle orecchie !
Per me, questi ricordi così emozionanti, non hanno prezzo… sono incancellabili inoltre...
Darei non so cosa per ‘riviverli’ almeno solo una volta… che bei tempi spensierati… che bello…
Poi c’erano gli altri cartoni da seguire in tivvù (Super Gulp chi se lo ricorda ???) Goldrake con i balletti di Stefania Rotolo che accompagnavano le sigle italiane, le Charlie’s Angels, Megaloman, Wonder Woman, Batman (la moto viola con pizzi e merletti di BatGirl era qualcosa di abominevole…il Kitsch elevato alla massima potenza !! Per non parlare della mitica scena in cui B & R facevano credere di risalire la parete di un edificio… che risate… a starci male fino al punto di avere le lacrime...) i film di Godzilla sulle reti private (quello dove combatte usando il lancio di un enorme macigno mentre in realtà sembra giochi ‘a tennis’ con l’aragosta gigante nemica, è più che memorabile !!!) insieme a Lamu’ e ‘Gig’, ecc ecc…
Per non parlare dei fumetti poi…
Topolino, Alan Ford, Skorpio, Zagor, Akim, Corriere dei Piccoli, Almanacchi e Giornalini vari fino anche ai fumetti ‘sconci’ e ai fotoromanzi delle sorelle usati principalmente come merce da barattare con il tipo che gestiva le bancarelle dei fumetti usati al mercatino, la Domenica…
I cibi preferiti erano le Girelle, gli Smarties, Nutella e latte freddo (odiavo la Ciaocrem) Fanta e Cipster, le gomme americane con i tatuaggi di Goldrake (piazzati ogni volta su qualsiasi angolo libero della propria pelle rimasto con tanto di puntuale ‘disaccordo’ materno…) o addirittura il pane con su spalmato il formaggino rotondo della G…… (quelli nella confezione di plastica trasparente che puntualmente riciclavi per conservare altre sciocchezze tremendamente ‘utili’ all’epoca… ma esistono ancora in commercio ??? ) giusto per far felice la mamma di tanto in tanto dimostrando di voler mangiare anche le cose nutrienti e genuine…
Ad ogni modo non tutto ci era sempre dovuto o regalato…
Insomma, mai stati troppo viziati. Il necessario, con rare eccezioni verso il superfluo e soprattutto tanto ‘riciclaggio’ (indovinate in mano mia che fine hanno fatto quelle cretine ‘parlanti’ di cui sopra… eh eh eh… però, a dire il vero, tutte le volte che il fattaccio veniva scoperto… accidenti… che legnate da parte delle mie sorellone… e chi se le dimentica… )
Ma il topic, in realtà, richiedeva nello specifico un esempio di alcuni dei miei sogni proibiti di bambino che non si sono mai concretizzati tra le mie avide manine, giusto ???
Ebbene…voilà…
Al contrario, se fossi nato nipponico, avrei di sicuro torturato ‘chi di dovere’ (e a tutt’oggi) pur di ottenere tutto ciò…
Ed è solo una piccola parte di quanto, in realtà, vorrei !!
Lo so… sono da ricovero…
Ma abbiate pazienza e soprattutto pietà di me…
Ciriciao genteeee !!!
Candy, oh Candy, nella vita sola non sei,
anche nella neve più bianca, più alta che mai
Candy, oh Candy, che sorrisi grandi che fai,
che sapore dolce, che occhi puliti che hai
per fulminarmi (!!) nel migliore dei modi se solo osassi mentire su come realmente siano andate le cose in casa durante gli ‘anni d’oro’ della mia infanzia
Essendo lui, all’epoca, un Tenore di Coro presso il Teatro San Carlo di Napoli riusciva ad ottenere, come del resto tutti i dipendenti dell’Ente, dei giocattoli molto ‘speciali’ (oltre che acquistati a basso costo ovviamente se non a volte regalati agli stessi dipendenti come ‘Befana per i loro figli’…) in quanto provenienti in particolar modo dall’estero, visti anche ‘gli interscambi/rapporti lavorativi’ che spesso legavano il Teatro ad altre realtà presenti un po’ in tutto il mondo
Inoltre con 3 sorelle ed un fratello, tutti più grandi di me, lascio immaginare quanto riuscissi ad immagazzinare, per uso prettamente ‘privato’, nel nostro ripostiglio di casa…
Mamma mia che ricordi… e che fortuna !!
I giocattoli spaziavano tra bambole giganti (ed io ne ero terrorizzato…) radiocomandate a distanza (ancora ricordo quella scatoletta plasticosa gialla con levette varie e mega pila da 1 kg e mezzo minimo all’interno per permetterne il suo solo uso…immaginate quante quelle necessarie al ‘mostro’ per consentirgli di muoversi …) che facevano ‘ginnastica autonomamente’ con tanto di calzamaglia rosa confetto e capelli ‘biondo Barbie’ vecchia maniera, bambolotti grandi più o meno come un Cicciobello messo bene in piedi, con capello gommato alla ‘Ken’ della tipa già citata, vestiti da calciatore e che ‘da soli’ calciavano (fermi su di una pedana con tanto di binario porta palloni incorporato al lato sx, in stile cannone lancia palline da tennis…) mini sfere di plastica (tipo il Super Santos in versione ‘media’) raffiguranti appunto dei palloni calcistici…(avevo la fila in casa da parte degli amichetti, disposti a tutto pur di poterci giocare un po’…io nel frattempo facevo il cretino con le amichette a loro volta incantate dalla collezione di bambole delle mie sorellone. Cosa avevo in cambio da loro ?? Bacetti e … panini !! Sì, vi giuro che non scherzo… pretendevo in cambio due baci sulle gote e panini da ingurgitare… non chiedetemi il perché in quanto ancora io stesso non riesco a darmi una risposta più che soddisfacente sull’argomento… eppure, a casa mi nutrivano eccome… mahhh…forse ‘iniziavo’, senza volerlo, le mie povere vittime a sedute erotiche primordiali tutte a base di ‘Sex mixed with Food’... altro che 9 settimane e ½ !! Esigo i ‘diritti d’autore’, e subito anche !!) …a robot e giocattoli di latta variopinti, Barbie americane con tanto di cordino dietro la nuca che le permetteva di blaterare qualcosa sempre più insopportabile da sentire, aerei o astronavi ‘mezzi volanti’ mai visti prima ed altro ancora.
Ma io ed i miei fratelli abbiamo anche goduto di tutti quei giochi da voi citati…
Una sorella mi usava come cavia per i suoi manicaretti con il Dolce Forno, un’altra mi torturava con il Piccolo Chimico, Scarabeo oppure con mega partitoni giù in cortile con le biglie di vetro, il pallone o con i soliti giochini che si fanno di solito insieme agli amichetti tipo nascondino, i 4 cantoni, palla avvelenata, uun’ pont’ ‘a luna oppure Sant’Antonio ‘aesc…
L’ultima sorella (la primogenita, l’intellettuale di casa…) preferiva intrattenermi con letture di narrativa per ragazzi che di solito mi piaceva (andavo matto, ad esempio, per Il Giornalino di Gianburrasca…) mentre con l’altro maschio di casa era un continuo fuggi fuggi dalle sue ire in quanto mi ostinavo in tutti modi a voler far necessariamente navigare, correre o volare tutti i suoi pezzi da collezione di Modellismo… statico !!!
Per molti anni ho giocato a Tennis… quando in tv furoreggiava Jenny la tennista non vi dico le risate che ci facevamo in campo (il maestro rideva con noi e lasciava che ci sfogassimo un po’…) nel momento in cui tentavamo di imitare il…
Servizio… Toooornaaadooooooooo !!!!!
Ve lo ricordate ?? Quella della rivale di un altro Istituto che era doppiata da non so quale doppiatrice e con un timbro di voce ‘indimenticabile’… ancora mi risuona nelle orecchie !
Per me, questi ricordi così emozionanti, non hanno prezzo… sono incancellabili inoltre...
Darei non so cosa per ‘riviverli’ almeno solo una volta… che bei tempi spensierati… che bello…
Poi c’erano gli altri cartoni da seguire in tivvù (Super Gulp chi se lo ricorda ???) Goldrake con i balletti di Stefania Rotolo che accompagnavano le sigle italiane, le Charlie’s Angels, Megaloman, Wonder Woman, Batman (la moto viola con pizzi e merletti di BatGirl era qualcosa di abominevole…il Kitsch elevato alla massima potenza !! Per non parlare della mitica scena in cui B & R facevano credere di risalire la parete di un edificio… che risate… a starci male fino al punto di avere le lacrime...) i film di Godzilla sulle reti private (quello dove combatte usando il lancio di un enorme macigno mentre in realtà sembra giochi ‘a tennis’ con l’aragosta gigante nemica, è più che memorabile !!!) insieme a Lamu’ e ‘Gig’, ecc ecc…
Per non parlare dei fumetti poi…
Topolino, Alan Ford, Skorpio, Zagor, Akim, Corriere dei Piccoli, Almanacchi e Giornalini vari fino anche ai fumetti ‘sconci’ e ai fotoromanzi delle sorelle usati principalmente come merce da barattare con il tipo che gestiva le bancarelle dei fumetti usati al mercatino, la Domenica…
I cibi preferiti erano le Girelle, gli Smarties, Nutella e latte freddo (odiavo la Ciaocrem) Fanta e Cipster, le gomme americane con i tatuaggi di Goldrake (piazzati ogni volta su qualsiasi angolo libero della propria pelle rimasto con tanto di puntuale ‘disaccordo’ materno…) o addirittura il pane con su spalmato il formaggino rotondo della G…… (quelli nella confezione di plastica trasparente che puntualmente riciclavi per conservare altre sciocchezze tremendamente ‘utili’ all’epoca… ma esistono ancora in commercio ??? ) giusto per far felice la mamma di tanto in tanto dimostrando di voler mangiare anche le cose nutrienti e genuine…
Ad ogni modo non tutto ci era sempre dovuto o regalato…
Insomma, mai stati troppo viziati. Il necessario, con rare eccezioni verso il superfluo e soprattutto tanto ‘riciclaggio’ (indovinate in mano mia che fine hanno fatto quelle cretine ‘parlanti’ di cui sopra… eh eh eh… però, a dire il vero, tutte le volte che il fattaccio veniva scoperto… accidenti… che legnate da parte delle mie sorellone… e chi se le dimentica… )
Ma il topic, in realtà, richiedeva nello specifico un esempio di alcuni dei miei sogni proibiti di bambino che non si sono mai concretizzati tra le mie avide manine, giusto ???
Ebbene…voilà…
Al contrario, se fossi nato nipponico, avrei di sicuro torturato ‘chi di dovere’ (e a tutt’oggi) pur di ottenere tutto ciò…
Ed è solo una piccola parte di quanto, in realtà, vorrei !!
Lo so… sono da ricovero…
Ma abbiate pazienza e soprattutto pietà di me…
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Tsuki no hikari ha ai no message...
Questo topic si sta rapidamente trasformando in un giocattolo-nostalgia galore.
Dovrò mettere la sigla di 'Banana Split' (dico quella "shallallà, shalla-lalllà") come suoneria del cellurale...
One banana, two bananas, three bananas, four...
Five bananas make a bunch and we want many more...
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"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
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Con quella canzoncina facevamo un "ban" a scoutShito ha scritto:One banana, two bananas, three bananas, four...
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Eccone un altro che ho tanto anelato e che non è mai arrivato!Usako ha scritto:, un’altra mi torturava con il Piccolo Chimico,
Il Piccolo Chimico!
Ci giocai mezza volta da una mia amica, ma l'infida mi toglieva sempre i vetrini dalle mani
Nooo... è vero!!Betty ha scritto:E gli Scoubidou? Ne nadavo matta!
Bellissimi anche loro! Non li ricordavo... quando ho letto scoubidou ho immaginato i fili intrecciati XD
A quelle putroppo la nostra inventiva non arrivò mai HeheVampiretta ha scritto:Sisisisisi! Io coloravo con i colori ad acqua le telline e le vendevo! 100 lire, incredibile!
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Un'imprenditrice in erba... peccato che crescendo sono peggiorata, mio padre dice che faccio "gli affari di mariacazzetta" qui è un modo di dire nel senso che faccio dei finti affari!Willow ha scritto:A quelle putroppo la nostra inventiva non arrivò mai HeheVampiretta ha scritto:Sisisisisi! Io coloravo con i colori ad acqua le telline e le vendevo! 100 lire, incredibile!
Shito ha scritto:
One banana, two bananas, three bananas, four...
Five bananas make a bunch and we want many more...
shallallà, shalla-lalllà...
E poi...
Perchè quello 'in macchina' invece...Hols ha scritto:Jeeg in triciclo è proprio inguardabile!
GrazieVampiretta ha scritto:Usako hai fatto un mega riassunto di queli anni!
E' sempre divertentissimo poter rivivere (e condividere) questi cari ricordi in maniera così spensierata
Ciao a tutti !
Tsuki no hikari ha ai no message...
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Più che ‘Chirurgo’, direi ‘Allegro Ingegnere Cibernetico’…Betty ha scritto:
Ma questo cos'è? Astroboy Allegro Chirurgo?
Suvvia… ad ognuno i suoi sogni (infantili)
Ripeto, se fossi nato in Nippolandia in quel periodo (Primissima Anime Boom Fever) avessi anche goduto di un determinato ‘bagaglio culturale’ nonchè della possibilità (portafogli pieno e affini compresi) di ritrovarmi tra le manine questo ‘cimelio’ chissà… magari un giorno avrei potuto dare ampio sfogo ad un mio eventuale grande sogno (di quelli tenuti ovviamente anche un po’ ‘segreti’, giusto per non perdere quel pizzico di fare un po’ misterioso, fascinoso… quel sapore o effetto magico tipico delle Grandi Aspirazioni insomma, brutte o belle che siano non importa…) come quello di diventare, in questo specifico caso, un Super Scienziato capace di inventare, riparare e/o potenziare incredibili marchingegni utili per la salvaguardia dell’Umanità…
Mamma mia… ma oggi sono proprio presuntuoso assai…
Mi sarebbe anche piaciuto creare, di sicuro e con ‘il senno di poi’, un androide di incredibile potenza, iper-accessoriato e al contempo caratterizzato da splendide fattezze femminili, ricche di notevoli attributi anatomici sempre ben sottolineati in quanto ‘costretti’ da un’ uniforme composta solo da piccoli ritagli di elastica, attillatissima e ‘mutevole a piacimento’…lycra (altra scelta o descrizione di eventuali diversi tipi di tessuto da preferirsi non è assolutamente commentabile, in questa stessa sede, per semplici ed ovvie questioni di ‘fascia protetta’…)
Ma ci ha già pensato, ahimè anni or sono, qualcun altro di nostra conoscenza…
Nevvero… ?
Ad ogni modo, se vi va, cantiamo tutti in coro…
Sora wo koete rarara hoshi no kanata
Yuku zo Atomu jetto no kagiri
Kokoro yasashii rarara kagaku no ko
Juuman bariki da Tetsuwan Atomu
Juuman bariki da Tetsuwan Atomu
continua ... ... ...
Tsuki no hikari ha ai no message...