Come promesso, ecco un resocontino della mia “vacanza”…so che magari potrà non interessare a tutti; personalmente amo molto“viaggiare” con la mente insieme a chi narra una bella esperienza, quindi spero che presto questo topic si riempirà di racconti vari ed eventuali!
Innanzitutto, Hols, avevi ragione
! Kuhmo è in una Lapponia
farlocca; essendo piuttosto a Nord, alcuni Finlandesi la ritengono in qualche modo già parte delle terre dei ghiacci, ma in realtà si trova in una regione chiamata Carelia. Il territorio careliano è quello che viene considerato il luogo più finlandese della Finlandia …in esso si trovano una quantità immensa di laghi e foreste; i Finnici amano andarvi in villeggiatura d’estate, in piccole casette di legno sui laghi; e proprio qui, soprattutto, sono stati raccolti nell’‘800 i canti e le leggende della tradizione popolare che sarebbero poi andati a formare il Kalevala, vera e propria epopea della mitologia nordica. Peccato che, al giorno d’oggi, la Carelia sia in gran parte inclusa nei confini russi…il che è una grande onta nazionale
!
La zona si presenta come un’immensa foresta di pini e betulle, costellata di laghi (jàrvi) e laghetti (lampi); quello che stupisce è l’impressionante scarsità della popolazione! In due ore di auto dall’aeroporto a Kuhmo avremo visto sì e no una trentina di case, tutte seminascoste nella foresta. La cittadina, poi, escludendo il centro vero e proprio, non ha “isolati” nel senso italiano del termine: i rettangoli ritagliati dall’intersezione delle strade sono semplicemente la continuazione della foresta circostante, con una o due casette basse seminascoste. Insomma, quasi non ci si rende conto di essere in una vera e propria città
!
Un altro aspetto tipicamente finlandese che colpisce molto gli stranieri, è la “presenza” dei laghi. Il termine è volutamente messo tra virgolette, perché il lago non è solo un elemento del paesaggio, ma un vero e proprio essere che accompagna la vita dei Finlandesi. La più evidente manifestazione di questo legame è la sauna
. L’organizzazione del Festival ha voluto far provare l’ebbrezza anche agli ospiti, quindi posso raccontarvela in prima persona! E'stata un'esperienza incredibbbbbbbile
! A parlarne sembra roba estrema, da pazzoidi (quali siamo, in effetti
), ma è veramente una cosa stupenda e quasi non ce ne si accorge mentre la si fa, logggiurooooo
!!! verso le 21.30 sono venuti a prelevarci (eravamo una trentina di temerari
) con il pullman e ci hanno portati in mezzo alla foresta (dove gli scoiattoli ti saltano tra le gambe e i porcini spuntano come funghi, hihihiiii), dove c'erano tre piccoli cottages tradizionali in legno grezzo (molto da rivista ) in riva al lago. Lì ci hanno rimpinzati di cosine buone da mangiare (sempre molto salutiste, in pieno stile finnico...tra l'altro la cucina non è malaccio !). La sauna funziona così: si entra nel cottage, dove c'é un piccolo locale con una stufa di ghisa enorme e un’ anticamera. Ci si denuda (noi non-finniche abbiamo tenuto il costume da bagno, ma le altre sembravano delle bondose divinitá del Kalevala
) e si entra nella stanzetta della stufa. Poi si butta dell'acqua sulla stufa; il vapore caldissimo che esce fa alzare la temperatura fino a 100 gradi (
!!!), ma é una cosa piacevolissima, un po'come fare un enorme fumento al profumo di legno di pino.
... Dopo 10 minuti di questa pacchia svaccosa
, tutti fuori a fare il bagno nel lago (10 gradi
! L'impatto in effetti é un po'tragico, ma dopo poco ci si abitua ed é goduriosissimo !!!) alla luce dell'alba-tramonto (intorno alle 11.30) circondati da foreste e dallo scoppiettio del faló. Veramente una figata, anche se un po'stancante perché il tutto si ripete due o tre volte...ma alla fine ti senti un vero Finnico !!! Yeppiiiii !!! L’unico problema è che l’acqua del lago è un po’melmosetta, quindi poi ci vuole un’ ora buona a togliersi di dosso tutto quel fango
.
E pensare che gli autoctoni fanno anche due saune alla settimana!! Loro hanno anche l’usanza di fustigarsi a vicenda con dei rametti di betulla per riattivare la circolazione. Questa tradizione sadomaso non l’hanno però voluta condividere con noi – ahimè
!
L’altra cosa strabiliante per un forestiero è la questione della luce: nel periodo in cui sono stata laggiù, il sole iniziava a tramontare alle 19. E fin qui, tutto a posto. Peccato che il tramonto fosse “spalmato” su 4 ore buone, e che quindi si confondesse con l’alba del giorno successivo! Sul lago questi tramonti infiniti formano dei giochi di colori che ricordano i quadri impressionisti. Ho cercato di portarmene a casa un pezzetto (con scarsi risultati, è venuto un po'scuretto)… ecco una testimonianza (la silhouette sono io in posa mistica):
La luce, contrariamente a quanto si pensa, non dà fastidio nel sonno; anzi, mette in corpo un’energia insperata fino all’una di notte, ora che arriva quasi senza che ce ne s’accorga…dopodiché…stramazzamento fisiologico al suolo
! Viene però da chiedersi come si possa resistere in inverno, quando si è circondati da buio, neve e solitudine 24 ore su 24. Infatti uno dei problemi più gravi che affligge la Finlandia è l’alto tasso di alcolismo, anche giovanile…e te credo, in qualche modo devono pur alleviare la tristezza
! Anche i meravigliosi paesaggi sono dopo un po’ piuttosto monotoni…ma i Finnici suppliscono con la cultura!
Così arriviamo all’aspetto musicale-sociale di quest’esperienza. Il corso e il festival sono meravigliosi ed istruttivi: da una parte, abbiamo avuto la possibilità di vivere gomito-a-gomito con alcuni dei più grandi solisti e gruppi da camera del mondo (tra cui la superlativa violista giapponese Nobuko Imai
!!!) e di sentirli suonare; di ascoltare musica più e meno conosciuta in un’overdose di concerti meravigliosi in stupende sale da concerto sempre super affollate (mai visto prima!); dall’altra, abbiamo conosciuto un insegnante straordinario (praticamente l’alter ego russo di ser Pilade della Spada nella Roccia) che ci ha veramente arricchite senza farci sentire delle mezze calzette. Siamo arrivate con i soliti complessi d’inferiorità italiani, convinte di trovare al nostro arrivo orde di virtuosi russi pronti a farci la pelle e a ridere alle nostre spalle (i Russi sono un po’lo spauracchio del mondo degli archi…hanno una scuola che esalta molto l’aspetto tecnico degli strumenti ad arco e che propone quasi sempre interpretazioni un po’”vecchio stile” - con le dovute eccezioni !), e ce ne siamo andate addirittura con una menzione d’onore! Merito della nostra prorompente italianità? Delle tette? Della mafia russa gestita dal nostro insegnante-ser Pilade? Mah…fatto sta che è stato un gran piacere. I mostri russi però c’erano davvero, anche se molto più simpatici di quanto ci aspettassimo!
..eppoi è bello sentirsi esotici per una volta…appena qualcuno sentiva parlare italiano, faceva a gara per aver l’onore di sfoggiare le proprie conoscenze e per ingraziarsi i fenomeni da baraccone della situèscion (noi).
Peccato per l’aspetto sociale, che è stato decisamente trascurato dall’organizzazione (per il resto, perfetta, in pieno stile nordico)…eppure ai corsi italiani la cazzonaggine è praticamente la priorità ! hihihiiiii!
Vabbè, forse ho tediato un po’troppo…mi autocensuro…
p.s. sulla guida Lonely Planet c’è scritto che esiste un paesino finnico sperduto in cui, ogni anno, si tiene l’unica gara al mondo di ...nientepopodimenochè... trasporto delle mogli !!
p.p.s. ecco una chicca nata in un momento di instabilità psicologica; esiste anche un video con questo strano essere che balla...ma non vorrei che vi faceste un'idea eccessivamente distorta della mia salute mentale...