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spaced jazz
Susuwatari
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Messaggio da spaced jazz »

"...ci sbagliamo sempre due volte sulle persone che amiamo, prima a loro vantaggio e poi a loro svantaggio."

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Parlare di questo volume è assieme facile e difficile... facile perchè basterebbe lodarlo come uno dei classici esempi delle potenzialità del mezzo espressivo chiamato "fumetto"... difficile perchè una attenta recensione dovrebbe analizzarlo in tutti i suoi molteplici aspetti e qui ce n'è di carne al fuoco, in quantità industriali... il rapporto fra genitore e figlio, l'America degli anni '60 e '70, la presa di coscienza del proprio "io", citazioni e parallelismi letterari da Fitzgerald a Proust, da Henry James a Joyce...

Per cui taglio corto e riporto la presentazione dell'editore italiano, Rizzoli:
Per tutta la vita Alison ha amato e temuto suo padre Bruce, un uomo enigmatico, distaccato, perfezionista. Gli altri membri della famiglia non sono da meno: a casa Bechdel la dedizione all'arte nelle sue varie espressioni, e il consolatorio appagamento che può offrire, hanno sostituito il calore e il nutrimento di una vera "casa". La distanza tra padre e figlia potrebbe finalmente dissolversi quando i due si confessano il segreto che li accomuna, l'omosessualità. Questo spiraglio verso una più profonda comunione, però, si richiude drasticamente: Bruce muore, forse per un tragico incidente o forse per un atto disperato. Alla figlia non resta che immergersi in un viaggio nella memoria, penoso e appassionato al tempo stesso, per ricomporre e rielaborare la propria storia e quella della sua famiglia. "Fun Home" è il diario di questo viaggio, un memoir a fumetti in cui la straordinaria ricchezza dei testi dialoga con l'eloquenza del disegno. Alison Bechdel sa fondere la finezza dell'ironia, delle citazioni, dei riferimenti letterari con la brutale onestà necessaria per raccontare le tensioni sotterranee della vita familiare e i conflitti che accompagnano la presa di coscienza della propria identità sessuale. Fun Home è la prova della maturità di una narratrice fuori dal comune. E un grande esempio della potenza espressiva del 'graphic novel' contemporaneo.

Fun Home è una graphic novel che utilizza uno dei temi più sfruttati in questo genere di fumetto, quello autobiografico. Un po' per una ricerca artistica delle proprie origini, un po' perchè consente di ripercorrere vicende vissute in prima persona e quindi illustrabili con estremo realismo psicologico.
Fatto sta che il risultato in questo fumetto è eccellente, fra ironia e malinconia, commedia e dramma:
Una tragicommedia familiare.
E questo si capisce sin dal titolo (il gioioso Fun Home è la contrazione di Funeral Home, l'agenzia di pompe funebri della famiglia dell'autrice).
Da notare che Fun Home è stato eletto "miglior libro del 2006" dalla rivista Time (attenzione, non miglior fumetto, ma miglior libro in assoluto) con questa motivazione:
The unlikeliest literary success of 2006 is a stunning memoir about a girl growing up in a small town with her cryptic, perfectionist dad and slowly realizing that a) she is gay and b) he is too. Oh, and it's a comic book: Bechdel's breathtakingly smart commentary duets with eloquent line drawings. Forget genre and sexual orientation: this is a masterpiece about two people who live in the same house but different worlds, and their mysterious debts to each other.

Graficamente è un fumetto molto piacevole, uno stile fra l'occidental-umoristico e il realistico stilizzato... tipico da graphic novel è il testo fuori balloon con il pensiero "didascalico" contrapposto agli eventi nella vignetta.

L'edizione Rizzoli conta 240 pagine in bicromia e grande formato, molto bella anche se il prezzo di 18 Euro non è esattamente economico, però il rapporto qualità/prezzo è buono.

Citazione finale? Ok: ^^

-"Ma io odio il rosa! Odio i fiori!"
-"Peggio per te."
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