D84 ha scritto:Ed il problema principale della serie si chiamò Mary Whitehouse.
Ahahahahah!
Ho visto uno spezzone con un'intervista alla Whitehouse: era proprio una vecchia acida! Uhuhuh, sarà il corrispettivo catodico della Tatcher!
Riguardo alla questione "spaventi", ho visto uno speciale sul nuovo Dottore in cui Tennant fa un viaggio nella memoria percorrendo le sale di registrazione della BBC e rievocando, attraverso il contributo dei suoi attuali collaboratori (scrittori, fonici, produttori, ecc.) le passate incarnazioni del Dottore riviste con l'occhio del giovane fan.
Tutti erano invitati a ricordare la loro "prima volta" col Dottore, magari citando una battuta famosa, recuperando qualche scena rimasta impressa o roba del genere.
Lo speciale era legato alla ormai famigerata puntata "Blink" di Moffat e aveva come ospite d’eccezione proprio lo scrittore: tra i vari argomenti Tennant e Moffat si ritrovano a parlare anche degli aspetti terrorizzanti delle passate serie.
Moffat (dopo aver ricordato con terrore l'apparizione del Cyberleader ai tempi del Secondo Dottore) dice una cosa che mi ha fatto riflettere: alla fine, il bambino, tende a ricordare maggiormente le scene più spaventose della serie o i mostri che la popolano, che si imprimono in maniera indelebile nella sua memoria. Ma non lo diceva con rammarico o con disapprovazione, quanto piuttosto con un guizzo di euforia negli occhi, come dire: per quanto mi riguarda, se ho sono riuscito a sfornare questi nuovi "incubi" (e nell'episodio "Blink" si vedono degli esseri terribili come non mai!), un po' di merito ce l'hanno le notti insonni passate a ripensare alle schiume assassine ai lucertoloni famelici o ai robottoni di cartapesta contro cui combatteva il Dottore.
E infatti la scena finale della puntata (che ovviamente non vi racconto) è un omaggio a questi suoi "tormentati" sogni di bambino.
D84 ha scritto:
(A proposito, Hols, sai che nel documentarmi per questo post ho confrontato le due scene italiana e inglese, e devo dire che il doppiatore, che come al solito non potremo mai conoscere, qui ha fatto un lavoro egregio, reggendo perfettamente il confronto con l'originale. Di più, l'attore ha deciso di recitare questa parte smorzando lievemente i toni tragici di Moore, e cercando di dare al tutto un tono più realistico. Beh, ci crederai che, urlando di meno, è riuscito a dare al tutto un tono drammatico ancora maggiore? Te l'ho detto, un doppiaggio ricco di alti e bassi, con bassi orribili ed alti sublimi...)
Eheheheh, sì è vero! Lì è molto più compassato!
Però il fatto che il poveraccio fosse costretto a fare un cattivo diverso ad ogni puntata mi ha ricordato molto la moltitudine di Megaborg doppiati da Vittorio di Prima! ^_^
A tal proposito, penso che sia arrivato il momento di testare lo share di questo topic, lanciando un concorso!!
Scaricate da
QUESTO LINK il file zippato che contiene alcune tracce audio.
Scopo del gioco: trovare il doppiatore misterioso!
Rispondete numerosi!!! ^_-
D84 ha scritto:
La prima cosa che venne toccata fu (blasfemia!) il Tardis. La cabina del nostro dottore aveva sempre avuto come principale scopo quello di interpretare in modo molto casuale i comandi che le venivano impartiti, trascinandolo chissà dove, e chissà perché sempre nelle fauci di un guaio. Williams decise che quell'indeterminatezza era ormai superata, e così intorno al 1977 la nostra amata macchina del tempo divenne... AFFIDABILE! Cioè, se le si comandava di andare da qualche parte, ci andava! E non sbagliava! Una cosa terribile...
Ma una cosa terribile che, mi pare di capire, nella nuova serie è stata superata.
Mmmm, sì, già Eccleston (il Nono) si trova più di una volta spiazzato per le sortite del TARDIS.
Però a volte pensavo facesse il finto tonto.
Nella terza puntata, ad esempio, il Dottore dice di voler andare a Napoli, alla vigilia di Natale del 1860. E invece la scena dello sbarco si svolge all'incirca così:
Dottore: "O-ho! Ho sbagliato!"
Rose: "Non importa!"
Dottore: "Non è il 1860, è il 1869!"
Rose: "Non importa!"
Dottore: "E non siamo a Napoli!"
Rose: "Non importa!"
Dottore: "Siamo a Cardiff!"
Rose: "……ah!" (non so perché un londinese dovrebbe avercela con Cardiff, comunque credo che l'intento ironico ci fosse °_°)
Visto quel che succederà di lì a poco, pensavo che il Dottore avesse giocato uno scherzo a Rose, con l'intento premeditato di andare comunque nella Cardiff del 1869 (anche perchè il Nono tende, a ben ragione, a trattare Rose come una bambinetta).
In altre occasioni invece è chiaro come il sole che nemmeno lui sappia dove e quando si trovi.
D84 ha scritto:Quindi vediamo che il nuovo dottore si trova ancora alle prese con una macchina del tempo incontrollabile, dopo tanti anni. Per me è una buona cosa. Ma andiamo avanti.
Come già scrissi in precedenza, altra cosa che il buon Williams volle modificare nel 1978 fu addirittura lo stile di vita del Dottore!
A proposito, sbirciando qua e là ho fatto una scoperta interessante, che però vorrei confermare con la visione dell'episodio incriminato: ad un certo punto il Sesto Dottore riesce a riparare addirittura il congegno di trasformazione del TARDIS!!! Tanto che in una scena lui e la sua compagna di allora, Peri (e, scusa la battuta da bar,
ma MAI nome fu più azzeccato!)….O_O
Apro una parentesi: in un'intervista Davison, ricordando la scena delle rigenerazione che avete visto, dirà che, per evidenti motivi, in quel momento faceva fatica a guardare la compagna negli occhi (beh, non dice proprio così, ma il senso è quello)! Ma dov'era la Whitehouse in quel frangente? Uhuhuhuh!
… dicevo, Peri e il Sesto escono da un organo a canne (che è la nuova forma del TARDIS)!O_O
Ovviamente la trasformazione dura poco e poi si tornerà alla famosa Bluebox, forse per evitare una guerra civile nel Regno Unito!
D84, ti risulta sta roba? Io l'episodio devo ancora recuperarlo, per cui per ora riporto quanto spulciato in internet.
In generale, credo che chiunque prenda in mano una produzione con l'intento di rinnovarla si trovi sempre a combattere con la necessità di mantenere una certa "tradizione" e l'altrettanto incombente esigenza di trovare nuovi stimoli e idee per
Apro un'altra parentesi: per quel che ho visto finora, il TARDIS meglio "arredato" è quello dell’Ottavo Dottore! Cavoli, sembra un castello medievale! Magnifico! Chiusa parentesi.
La storia delle 6 chiavi e dei 2 guardiani la trovo molto Marvelliana.
Se erro infatti, esiste una saga degli anni 90 in cui un supercattivone cosmico (forse Thanos) e un supereroe altrettanto cosmico (Warlock, se non erro), lottano tra loro per recuperare le 6 gemme dell’infinito che, una volta unite, diventeranno il Guanto dell’Infinito, ovvero lo strumento per esercitare il potere assoluto sul creato. Boh, il senso di dejavù per il sottoscritto è grandissimo: chiaramente è la Marvel che potrebbe avere tratto ispirazione, però devo dire che l'impostazione della saga la vedo molto più consona a dei comics americani che al Dottore. In effetti la saga a puntate (con finali intermedi scontati, presumo) e con finaline che non sposta di una virgola l'universo di partenza (presumo) è una trovata molto ammerigana!
Il tutto, ovviamente, suscettibile di critiche, visto che le puntate in questione ancora mi mancano e che per ora mi baso sul mio "senso di ragno", tanto per stare in tema!
D84 ha scritto:
Tutto questo mi fa pensare, non sarà che in questo nuovo dottore si sono voluti riprendere i vecchi elementi che avevano fatto parte del successo del dottore fino al 1976? Non sarà che il modello base da seguire è diventato il dottore di Tom Baker, con la produzione di Hinchcliffe?
Boh, può essere.
Da come l’avevo capita io, il Dottore di riferimento, diciamo così, potrebbe essere il Quinto.
Però è ovvio che Tom Baker abbia lasciato un segno indelebile e che, volenti o nolenti, ci si debba confrontare con la sua interpretazione.
Ah, nel frattempo io continuo a recuperare materiale anche degli altri Dottori e sto cominciando a stilare una mia classifica provvisoria: attualmente credo che i miei preferiti in assoluto siano il Secondo e il Settimo. Ma ovviamente siamo agli inizi della ricerca e potrei cambiare idea altre 50 volte.
Sulla questione Mickey-Rose-Dottori, i discorsi da fare sono molteplici.
Mi riservo un post dedicato, che potrei intitolare From Hero to Zero (and vicevers)!
De-he-hi-ho-ho!
E ho anche un paio di informazioni su "The League of Gentlemen", che ho recuperato in seguito alla storia di Nick Briggs: le scriverò più avanti.
Alla prossima.