Doctor Who

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D84
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Re: Doctor Who

Messaggio da D84 »

"THE
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Re: Doctor Who

Messaggio da Hols »

Riprendo alcune questioni sospeso, sperando di riuscire a rimettermi in pari, prima o poi.
D84 ha scritto:IL NOME DEL DOTTORE
Ti ricordi, Hols? Quando hai commentato "The Fires of Pompei", il secondo episodio, mi pare, della quarta stagione, hai parlato della profezia della Sibilla, e tra le cose che ha detto c'era anche questa, il fatto che "Doctor" è un nome falso.
Sì, mi ricordo! ^_^
Aggiungo solo un paio di cose sul "nome" del Dottore.
Ho finito da poco di guardarmi gli episodi dell’era Hartnell (Primo Dottore) e ho cominciato in ordine cronologico quelli di Throughton.

Nell'episodio "The war Machine", per la prima volta, il solito computer senziente che vuole scatenare la guerra globale, chiama il nostro Dottore "Doctor Who", appunto.
E la cosa bella è che gli umani schiavizzati dal medesimo calcolatore, capiscono all'istante di chi stia parlando!!!
Sta roba mi ha fatto sbellicare!

Chissà se si tratta di un errore (dubito) o di una scelta precisa (ma dettata da cosa?)…

Altra cosa riguarda il Secondo Dottore: dopo la rigenerazione inizia ovviamente a straparlare (beh, lo fanno un po' tutti i Dottori), con sgomento dei compagni del tempo, Polly e Ben.
Durante questo periodo post-rinascita, il Secondo Dottore parla della precedente incarnazione in terza persona, quasi fosse un suo superiore, cosa che tra l'altro verrà riproposta nuovamente nello speciale Three Doctors, nel quale il Secondo e il Terzo vengono mazzolati dal Primo che li tratta da bambocci!

Eheheheheh, probabilmente all'inizio manco gli sceneggiatori sapevano come gestire la storia della rigenerazione!!!
D84 ha scritto: L'OTTAVO DOTTORE
Il povero Paul McGann non ha avuto, lo abbiamo visto, molta fortuna in video. L'unica cosa in cui appare come ottavo dottore è appunto il film, che non è in toto da buttar via, ma non è nemmeno un capolavoro, e fatica a stare al livello degli altri episodi dottoriani, anche di quelli meno pretenziosi.
Mmmm, non sono d'accordo.
McGann ha avuto solo un'ora e mezza per caratterizzare il suo Dottore; se paragono il film al primo episodio del Decimo, ad esempio (quello in cui gli tagliano la mano), l'Ottavo vince su tutta la linea.

Probabilmente i tempi non erano maturi per il rilancio di un personaggio così atipico nel panorama sci-fi. Bisognava forse che il pubblico si "stancasse" di figoni sparatutto e tamarri scazzottanti.
D84 ha scritto: THE QUATERMASS EXPERIMENT - 2005

[…]
Sego tutto il messaggio, che non ha praticamente nulla a che fare con la mia risposta, però conservo il titolo, solo per confermare quanto già detto, cioè che probabilmente senza Quatermass non ci sarebbe stato nessun Doctor Who!

Come tutti i giovincelli non inglesi, ho potuto recuperare solo i film che ripropongono le miniserie di Quatermass, ma sono rimasto assolutamente affascinato dal personaggio (un vecchiaccio scorbutico, cinico e per nulla "piacente") che, secondo i canoni moderni, avrebbe potuto ritagliarsi al massimo la parte del cattivo o del "capo ottuso".

Che sia stato uno dei motivi per cui il Primo Dottore (che lo ricorda indiscutibilmente) è entrato fin da subito nei cuori del pubblico inglese?
Io ne sono sicuro.

Anche perché, a prescindere dalla qualità di alcuni episodi memorabili, Hartnell impiega un anno e mezzo ad entrare nel personaggio (parere personalissimo, si intende): oggi una partenza così "fiacca" non sarebbe assolutamente tollerata, ma forse a quel tempo c'erano ritmi più lenti e possibilità di pianificare sviluppi su più stagioni.
Anzi, la caratterizzazione "spicciola", chiamiamola così, del personaggio, si consolida forse ancora più avanti: il "mugugno" con cui conclude tutte le sue frasi, gli errori di pronuncia che ogni tanto infila nel discorso, la posa austera e teatrale che assume quando spara la sua "verità assoluta" e la vena autoironica, all'inizio sono appena abbozzate o del tutto inesistenti.
Per il pubblico inglese, doveva essere stato difficile affezionarsi ad un personaggio non meglio identificabile nelle sue caratteristiche essenziali (e che, tra l'altro, compare e agisce poco nell'economia globale degli episodi): forse l'imprinting di Quatermass ha favorito l'appeal iniziale, che è andato via via definendosi con caratteristiche proprie solo nel corso delle prime tre stagioni dottoriane.
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Re: Doctor Who

Messaggio da Hols »

Commenti randomici su alcuni episodi passati…
D84 ha scritto: Doctor Who Episodio 1.01 - The End of the World - by Russel T. Davies

Salita sul Tardis, Rose chiede di andare nel futuro. Anno 2105? 20005? No. Il dottore sa bene dove portarla. Ed eccoli arrivare in uno strano posto, che dalla finestra (ma è una finestra?) mostra chiaramente di non trovarsi sulla terra.
Siamo nell'anno 5/Apple/26, cioè a cinque miliardi nel futuro. Quella su cui si trovano è una stazione spaziale. Di fronte a loro, la Terra. Il giorno... quello in cui il sole esploderà.

Devo dire che io, con tutta la mia presunta cultura, ci sarei cascata in pieno. Rose no.
Già, all’inizio Rose non è ancora una svampita e fa ancora le "domande giuste" al Dottore.
D84 ha scritto: Il nuovo ospite porta alcuni regali per tutti. Un uovo di struzzo, mitico uccello terrestre, e un vecchio juke-box, che definisce un "i-pod", sbagliando, in fondo, solo di una cinquantina d'anni. Parte la musica. E' "Tainted Love", dei Soft Cell. Davies ha richiesto espressamente questa canzone, perché voleva che rendesse la sensazione di Rose di sprofondare nella follia, e di voler, appunto, "run away".
In italiano, ovviamente, la storia dell'Ipod è stata segata: lo chiamano juke-box e basta.
Una cosa interessante riguarda l'altra canzone "classica" che viene caricata, "Toxic" di Britney Spears che, se non erro, NON esiste in 45 giri! Chissà dove l'hanno pescata!
D84 ha scritto: Vi ricordate quando nel documentario che tanto vi ho citato chiesero a Steven Moffat se, con Douglas Adams vivo, il team di Doctor Who avrebbe voluto chiedergli una storia? Moffat rispose che non avrebbero potuto farne a meno. Ebbene, non potendone fare a meno, Davies ha profuso in questa storia manciate di citazioni adamsiane dappertutto. Per esempio, un posto messo accanto al luogo di un avvenimento universale di grande violenza ed importanza, con decine di ospiti benestanti e paganti che assistono, non ci ricorda da vicino Milliways, il Ristorante al Termine dell'Universo, che apparve la prima volta nel quinto episodio radiofonico della Guida Galattica per Autostoppisti?
Mmm, questa storia di una Locanda al crocevia degli universi, ripresa da vari autori (Adams, ma anche Gaiman), sembra essere parte del patrimonio culturale inglese.
Non è che tutti richiamino una fonte comune, riscrivendola secondo il proprio stile?
Io, per non so quale motivo, l'associo a Shakespeare: non ricordo bene, non c'è qualcosa di simile nella "Tempesta"?
D84 ha scritto: La carta psichica.
Devo dire che si tratta di un'idea veramente geniale.
Vero! Non so di chi sia stata l'idea, ma è davvero geniale: appartiene al technobubbling che giustifica invenzioni improbabili come il cacciavite sonico o lo stesso TARDIS, e che quindi va accettata per quello che è, però davvero l'affiancherei agli oggetti culto della classicità dottoriana.
In questi primi episodi, ad essere sinceri, gli spunti geniali e bizzarri abbondano, sia per quanto riguarda la "fauna galattica" (la civiltà vegetale, la faccia di Boe, ecc.) sia per quanto riguarda i nomi balenghi (che poi si insinuano nel cervello e non te li scolli più!).
Peccato che poi Davies non riesca a mantenere lo standard nemmeno nella successiva stagione.
D84 ha scritto: Episodio 6 - Dalek - By Robert Shearman

[…]

I soldati rinchiudono il Dalek nella gabbia e fanno scattare l'allarme. Nella sala delle torture, Doctor è improvvisamente calmissimo. Quello che temeva si è verificato. Ora Van Statten dovrà liberarlo, se vuole sopravvivere. Van Statten in effetti lo libera, ma non è poi così preoccupato come dovrebbe. Il Dalek in fondo è rinchiuso nella gabbia, e nessuno ne può uscire. La combinazione della serratura è una su 1000 miliardi di combinazioni. Ma Doctor gli dice che un Dalek è un genio, e che è in grado di calcolare mille miliardi di combinazioni in un secondo netto.

[…]

Diane al computer si rende conto che il Dalek sta assorbendo energia da tutto lo stabile. Di più, sta assorbendo energia da tutto lo Utah, da tutta la costa orientale. Doctor sostiene che non è solo energia. Il Dalek si è connesso alla rete, e la assorbirà tutta. Alla fine saprà tutto.

[…]

Il quale robot di latta stavolta ha un'idea più spettacolare per uccidere tutti. Invece di sprecare tanta energia laser, decide di far scattare l'allarme antiincendio della stanza. E una volta che tutti sono bagnati ed il pavimento è in un lago d'acqua...
C'è mai stato un Dalek così potente e intraprendente nella storia passata?
Per quel poco che ho visto direi di no!

Avendo un solo episodio a disposizione (prima del grande attacco finale dell'Imperatore Dalek), devo ammettere che gli sceneggiatori hanno fatto davvero un buon lavoro per rendere terrorizzante la caffettiera. Un sacco di buoni spunti che poi sono stati lasciati a metà nella saga finale e, praticamente dimenticati nelle successive, quando il numero dei Dalek era inversamente proporzionale alla loro pericolosità e capacità di azione (se penso che alla fine pure la mamma di Rose ne ammazza uno, mi prende un magone!).
D84 ha scritto: Cominciamo qui ad esaminare un elemento di cui potremo parlare più diffusamente quando riuscirò a fare il commento del film dell'ottavo dottore. Il fatto che per qualche oscuro motivo, tra i fans statunitensi è nata la convinzione che Doctor, essendo un alieno benevolo, sia una riproposizione del Messia. Avevamo accennato alla cosa diversi mesi fa, ma non l'avevamo approfondita in tutta la sua assurdità.
Deve essere per questo che il Decimo ha avuto una tale presa sul pubblico: ha reso la serie dottore-centrica ed ha trasformato il nostro eroe in un vero e proprio deus ex machina, che salva la giornata con stratagemmi sempre più improbabili, dati dalla sua onniscienza (cosa che, ormai si è capito, non mi garba per niente).
Un vero e proprio messia (forse sta cosa l'avevo già detta).
Siamo praticamente agli antipodi delle prime stagioni, dove il Dottore spariva per interi episodi, lasciando il campo libero agli altri protagonisti.
Confido in Moffat e nella sua capacità di "marginalizzare" il Dottore in favore dei comprimari o dei compagni casuali incontrati nel peregrinare.
D84 ha scritto: Io non amo per niente i Dalek. Voglio dire, abbiamo un protagonista intelligente ed arguto come il dottore, e chi gli mettiamo come antagonista? Un pezzo di metallo che sa dire solo "sterminare, sterminare"? Mi sembra un po' riduttivo. Certo, quando è nato Terry Nation ha voluto che rappresentasse il male assoluto, il nazismo e il desiderio di guerra e distruzione, ma a lungo andare un nemico senza un filo di furbizia o di originalità stanca. Immagino che gli inglesi ne vadano pazzi, e non do loro torto, ma a me i Dalek dicono molto poco. Per questo trovo importante, qua e là, aggiungere loro delle possibilità nuove.
Beh, a me fanno lo stesso effetto i Cybermen: non ho ancora trovato una storia (tranne forse The Tomb of Cybermen) che me li abbia fatti apprezzare: marciano, marciano, si implotonano, ma poi? Alla fine fanno sempre la stessa figura barbina.

I Dalek hanno avuto una marcia in più, secondo me. E' il numero, come dicevo sopra, che li frega: spessissimo un esercito di Dalek risulta meno pericoloso di un paio di loro che girano liberi.
Anzi, nel primissimo episodio dell'era Hartnell, i Dalek si dimostrano davvero furbi nel prevedere le mosse dei nostri eroi, pensando a contromosse adeguate: peccato che anche lì finisca con una "scazzottata" generale che risolve tutto.
D84 ha scritto: 1.07 – The Long Game – by Russel T. Davies, regia di Brian Grant

Dicono che spesso il Doctor della classicità rappresentava in particolare il "middle class man", mentre questa serie, invece, Russel T. Davies ha cercato di fare in modo di rendere il dottore un personaggio per tutti, collegato e collegabile con ogni estrazione sociale. Tu che ne dici, Hols, può essere vero?
Mah!?
Il Primo sembra un nobilotto di fine Ottocento, sia nel modo di esprimersi, sia nel suo atteggiamento verso il resto del mondo e sia per le parti che si trova ad impersonare nelle varie epoche storiche. Ma forse la cosa dipende anche dall'età del soggetto che suscita rispetto e un certo timore. E' forse il più aristocratico dei Dottori assieme all'Ottavo (anche se per motivi diversi).
Il Secondo invece sembra più vicino ai clochard che alla classe media, sia per l'atteggiamento clownesco, sia per l'abbigliamento e sia anche per lo spirito cocciutamente anarchico che lo contraddistingue.
Forse il Terzo Dottore potrebbe rispondere alla descrizione, o il Quinto o forse il Settimo.
In generale credo sia difficile racchiudere in una definizione univoca tutte le serie classiche.
Forse Davies ci teneva a dimostrare quanto il suo Dottore fosse "moderno" rispetto al vecchiume del secolo scorso.

Per quanto mi riguarda sono fortemente dubbioso.
D84 ha scritto: I commentatori dicono che secondo loro le compagne in Doctor Who sono cambiate rispetto alla classicità per la loro forza. Non hanno nessuna paura, sono molto meno passive delle compagne di un tempo. Io non sono affatto d'accordo con questo punto di vista. Sarah strillava molto, ma non aveva mai paura senza avere anche coraggio. Leela, poi, non ne parliamo. Era sempre pronta ad ammazzare il primo venuto. E Romana in genere si accostava ai pericoli con la stessa freddezza del dottore, essendo una Time Lord anche lei. Non so le altre, ma nel periodo Tom Baker le compagne erano molto speciali. Forse per questo sono le più ricordate (e le più spinoffate).
Beh, da quel poco che ho visto, anche alcune compagne dei primi Dottori sono dei bei peperini: la stessa Barbara si impone più di una volta, e mostra un carattere, un coraggio e una determinazione che nulla hanno da invidiare alle presunte emancipate di oggi.
Se poi parliamo del mio Dottore preferito, il Secondo, Victoria e Zoe si prendevano pure il lusso di "guidare" le immancabili esplorazioni (e teniamo conto che la controparte maschile, Jamie, era rappresentata niente meno che da un Highlander, mica l'impiegatuccio sfigato!) e persino di contraddire il Dottore!
Roba da pazzi! ^_^
D84 ha scritto: L’attrice Christine Adams sostiene che i copioni scritti da Russel T Davies sono geniali, perché una delle loro più importanti caratteristiche è il fatto di essere leggibili su piani molteplici. In questa avventura, per esempio, abbiamo il livello dell’azione e del divertimento, e quello del problema della libertà di espressione. Sulla genialità di Davies immagino che Hols avrebbe molto da ridire, ma io temo in qualche modo di dover essere d’accordo con lei, perché sono convinta che Davies nasconda molto più di quello che appare… Ma di questo parleremo in altra sede.
Col senno di poi, concorderai che Davies sia "tanta carta e poca caramella", anche se nei primi episodi sembrava davvero essere uan fonte inesauribile di idee.
D84 ha scritto: Tornando ai giudizi di Hols a proposito di Rose, qui la signorinella, fin dall’inizio, ci dà l’impressione di essere “leggerina”, per usare un termine gentile. In effetti, si potrebbe anche dire che, alla sua tenera età, è una donna libera, che cerca di avere il meglio quando lo trova, e di liberarsene quando scopre che non è il meglio. Lo ha fatto con il Dottore e Mickey, lo fa con Adam, con Jack… Lo farebbe con altri, se non subentrasse la seconda stagione e le cose non cambiassero. Ma diciamoci la verità: non preferiamo questa Rose a quella rimbambita innamorata cotta stile soap opera che ci manderà in vacca tutta la serie? Io sì. A questo punto evviva la libertà sessuale, visto che di sicuro ha un comportamento più intelligente.
Quoto tutto.
Ho sopportato Rose durante la prima stagione, a prescindere dal mio odio atavico per il personaggio, perché sapeva il fatto suo e contrapponeva un pragmatismo tutto provinciale ma efficace alla svampita superiorità intellettiva del Dottore: insomma, per quanto diversi, si completavano a vicenda.
Quando poi il Decimo è sceso "per amore" al livello della sbarbata, ovviamente la magia si è interrotta.
D84 ha scritto: Non si annoia a spiegarle, non se la prende più di tanto quando sbaglia, e sicuramente la preferisce a chiunque. E non farebbe a meno di lei. Insomma, mi sembra qui di trovare degli argomenti a proposito dei rapporti del Nono Dottore con Rose che non si adattano molto ai giudizi di Hols. In questo episodio siamo in un momento in cui il rapporto tra Rose ed il Dottore è all'apice della profondità e della fiducia. Questo spiega la battuta che sentiremo nell'episodio seguente, "Father's Day", quando Rose sbaglia, e Doctor, delusissimo, dice "L'ho fatto di nuovo. Mi sono scelto un altro stupido gorilla." Aveva appena detto ad Adam che lei era la migliore, e guarda un po'...
Ulteriore riprova di quanto detto sopra.
Dubito che il Decimo avrebbe avuto qualcosa da ridire anche se Rose avesse distrutto l'intero universo.
D84 ha scritto: Mi torna in mente anche il commento di Hols su come deve essere un buon compagno, che deve fare le domande giuste. Io credo che la domanda di Adam, su come mai non ci sono altre specie nella stazione spaziale sia un’ottima domanda, ed in fondo il dottore è d’accordo con me. È evidente che le buone domande sono importanti, e denotano l’intelligenza del compagno. Però è altrettanto evidente che ci vuole molto di più.
Già.
L'osservazione sulla temperatura della stazione era infatti uno degli esempi di "domande giuste" che avevo riportato tempo fa: lo scafato Adam si interroga sulla mancanza di specie aliene, mentre la sempliciotta Rose va subito al sodo evidenziando il problema della refrigerazione.
E' indubitabile, però, che i requisiti per essere buoni compagni siamo altri, anche se il Dottore spesso si accontenta di quello che gli capita, molto spesso.
Mi viene in mente, ad esempio, il Terzo e la sua reazione nel momento in cui il Brigadier gli presenta Jo Grant: uahahahahahah, che disperazione si poteva leggere nei suoi occhi, soprattutto se pensiamo che fino al giorno prima aveva una compagna di tutto rispetto come Liz!!!
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Re: Doctor Who

Messaggio da Hols »

Cito altri episodi randomici.
Probabilmente ormai questi post potranno sembrare privi di senso e frammentati, però dato che mi ero salvato dei pezzi di discussione per commentarli ho deciso in ogni caso di riprenderli (tiè!).
D84 ha scritto: DOCTOR WHO – I DALEK INVADONO LA TERRA – DISCHI 2 E 3
I DALEK INVADONO LA TERRA – di Terry Nation, regia di Richard Martin

[...]
La struttura è la stessa di tutti gli episodi che abbiamo avuto modo di vedere fino ad oggi: Doctor e compagni arrivano in un posto, si allontanano dal Tardis, rimangono separati dal Tardis, e debbono passare tutti i problemi costituiranno l’ossatura della storia per recuperarlo. In questo caso, Doctor e compagni arrivano a Londra nel 2164, Susan cade e si storce una caviglia, e nella caduta fa crollare un vecchio ponte fatiscente dritto sopra al Tardis. Nella ricerca di qualche modo per liberare la loro macchina del tempo, i nostri incontrano un gruppo di resistenza umana, che per cominciare porta via Susan e Barbara e poi cerca di salvare anche Doctor e Ian dalla minaccia degli umani robotizzati dai Dalek, detti robomen. Il gruppo è composto da Carl Tyler (l’attore Bernard Kay)
La prima parola che ho pensato vedendo questo episodio è stata, ovviamente: ETERNAUTA.
http://it.wikipedia.org/wiki/L%27Eternauta

Anche qui abbiamo degli invasori che utilizzano per i propri fini gli stessi popoli che hanno conquistato, in un continuo gioco che verte tutto sul duplice ruolo schiavi-padroni. Nell’Eternauta il discorso era molto più complesso e i risvolti politici erano molto più evidenti, però il clima che si respira è lo stesso.

Come già detto, da questo episodio era stato tratto anche uno dei film “apocrifi” del Dottore con Peter Cushing nella parte di “Doctor Who” (eheheheh, lo chiamano proprio così!). In alcune parti il film di dimostra anche superiore alla serie, anche se le mitiche scene….
D84 ha scritto: La scena del Dalek che esce dalle acque del Tamigi è diventata un’icona Dalek storica, più o meno quanto queste

Le immagini dei Dalek che passeggiano in Trafalgar Square, ai piedi della statua di Nelson, vennero riprese alle cinque e mezza di una domenica mattina di agosto, in modo da non trovarsi troppo in difficoltà a fermare il traffico ed i rari curiosi.
… rimangono insuperabili.
Avevo letto qualcosa a proposito dell’immagine dei Dalek in Trafalgar Square: forse è stata votata dagli inglesi come l’immagine più significativa della televisione inglese?
Boh, proverò a cercare di recuperare la fonte dei miei deliri.

E, sempre per restare in tema di uomini-robot…
D84 ha scritto: I cattivi di "The Avenger" in questione sono i Cybernauts, delle semplici macchine in forma umana, ideate per sostituire l'uomo in ogni tipo di lavoro, e, all'occorrenza, per sbarazzarsene.

Questi macchinozzi erano di concezione estremamente semplice. Non si trattava di "uomini con un vestito di gomma". Una semplice maschera di cartapesta argentata era sufficiente alla bisogna. Ciononostante fecero talmente furore che nel 1976 furono gli unici cattivi della serie classica ad essere riproposti in "The New Avengers" con il titolo "Return of the Cybernauts".

E' quindi più che evidente che i cattivi comparativi di Doctor Who siano null'altro che i Cybermen. Ecco l'immagine dei primi modelli comparsi in video.

Comparvero la prima volta nell'episodio "The Tenth Planet", ultimo del Primo Dottore, nel 1966. I Cybernauts invece comparvero come terzo episodio della prima serie dell'epoca Emma Peel, nel 1965. A parte l'assonanza dei nomi, la somiglianza tra loro non è necessariamente sintomo di copia, in questo caso da parte della BBC. Tra robot, cyborg e quant'altro, è ormai dagli anni '40 che la fantascienza americana ci ammannisce ogni genere di cosa, dal Robbie the Robot de "Il Pianeta Proibito" alle pecore elettriche che daranno origine a "Blade Runner". Quello che più mi ha colpito, guardandomi i miei ormai non più nuovissimi arrivi di "The Avenger" è il creatore dei Cybernauts.

Il Dottor Armstrong, ex dipendente statale, tipico scienziato geniale ma abbastanza disturbato, che sostiene la superiorità delle macchine sull'uomo e la necessità di una dittatura tecnologica. Vi ricorda niente?
Beh, se Armstrong ti ricorda Davros, cosa dovremmo dire di John Lumic, creatore dei Cybermen nel mondo parallelo in cui verrà imprigionata Rose?
http://www.huxter.org/dwfun/05-rise-of- ... -lumic.jpg
D84 ha scritto: Nessuno inventa mai nulla di totalmente originale.
Esatto! Ghghghghghg!
Ah, saltando quasi di palo in frasca (ma con stile!) commento al volo un paio di frasi pescate da un altro post relativo all’episodio glam dell’Ottavo Dottore
D84 ha scritto: Ma prima deve servire quei tre che stanno entrando. Pat riconosce l’uomo più anziano. È Arnold Korns (l’attore Bernard Cribbins. Eh, sì, Hols. Hai letto bene. Proprio lui), il famoso manager.

[…]

Alla fine del CD c’era un quarto d’ora di interviste agli attori che hanno recitato in questo lavoro, ed è lì che ho scoperto i trascorsi di Clare Buckfield. E scopriamo anche qualcosa di più a proposito di Bernard Cribbins, che, come Hols mi ha detto, altri non è se non l’attore che fa la parte del nonno di Donna nella stagione video di Doctor Who di quest’anno. C’è da chiedersi come sia arrivato fin lì. Nell’intervista dice di aver trovato la parte di Arnold negli annunci per attori, e di essersi presentato. Sappiamo che parte degli autori di Doctor Who in video, e che lo stesso David Tennant, vengono da Big Finish. Che sia accaduto lo stesso anche per Cribbins? Arrivato per caso a Big Finish, e da lì passato in televisione… Non sarebbe per niente male… Cribbins racconta il suo passato in Doctor Who. Sempre come Hols mi aveva detto, era stato anche il compagno maschile del Doctor di Peter Cushing, in “The Dalek Invasion of Earth 2150”. Cribbins ricorda di essersi molto divertito, ma di aver avuto un sacco di guai con Gordon Fleming, il regista. La cosa accadeva perché i Dalek venivano doppiati in post produzione dalle loro voci, ma durante le riprese qualcuno doveva parlare per aiutare gli attori nelle loro battute, e quindi gli operatori Dalek imparavano la parte e la recitavano da dentro al macchinozzo. Uno di questi, Bob Jewel, era australiano, e quindi quando se ne veniva fuori con il suo “esterminaiteid”, Cribbins si schiantava dal ridere, e rovinava la scena.
Aggiungo, è uno dei personaggi più riusciti, secondo me, dell’ultima tornata di episodi, tanto che c’è chi lo vorrebbe come compagno regolare (ed io sono tra questi).
Me lo vedrei bene con l’undicesimo infante Dottore a dare qualche bella strigliata e ad impartire lezioni su come si sta al mondo!
Sarebbe un bel ribaltamento di ruoli rispetto alle stagioni degli anni ’60.
Uhuhuhuhuh, ovviamente Moffat non mi accontenterà!

Ah, un dubbio mi assale.
In questi giorni su RadioMulo hanno passato l’intera produzione dottoriana della Big-Finish: ho porvato ad ascoltarne alcune però ammetto, che non tutte siano accessibili per chi, come me, mastica l’inglese con la dentiera.
A questo punto mi sorge spontanea una domanda: ma nelle edizioni originali è presente una sorta di libretto con i testi (come quando si va all’opera – o almeno così mi dicono visto che non ci sono mai andato ;PPPPP) ove è possibile seguire i dialoghi senza sclerare?
Oppure no?



Altri commenti a caso…..
D84 ha scritto: IL PIANETA RAGNATELA, di Bill Strutton, regia di Richard Martin

[…]

Siccome Susan ha lasciato la serie, come abbiamo visto in “I Dalek Invadono la Terra”, l’episodio seguente, “Il Salvataggio”, è tutta incentrata sull’arrivo di una nuova compagna, che ritroveremo anche in questa storia. Vicki (l’attrice Maureen O’Brien)
È una bimbetta piuttosto bruttina proveniente da un lontano futuro, alla quale viene affidato il ruolo dell’adolescente geniale che prima apparteneva a Susan.
Uhuhuhuh, non sono d’accordo!
Tra le “bimbette” del Primo Dottore, Vicki è la mia preferita!!!
Anzi, è quello che avrebbe potuto essere Susan se solo non l’avessero costretta a fare la parte dell’inutile frignona incapace.
E’ intraprendente, solare, irresponsabile forse, ma sicuramente più interessante di Susan (e molto di più delle successive, Dodo e Polly, che se non ci fossero state probabilmente neanche ce ne saremmo accorti!).

Detto questo, l’episodio in sé non è sta gran cosa
Un aspetto, però mi ha colpito molto: la cura nei particolari delle varie razze di insetti senzienti. Le pronunce, i difetti di comprensione, il modo di muoversi, l’organizzazione sociale, da un lato possono sembrare ridicoli allo spettatore di oggi, ma dall’altro rendono evidente il lavoro certosino che sottendeva anche agli episodi oggettivamente minori della serie.
Mi piace quando alla carenza di budget si supplisce con qualche trovata strana ma efficace: esempio, i farfalloni sono ridicoli, con quei costumi carnevaleschi, ma la loro lingua e il modo stranissimo di muoversi sono dei veri colpi di genio per me!
Sono quelle piccole cose che, viste una volta, non scordi più!


Ecco, queste cose DOVEVO dirle, prima che cadessero nell'oblio.
E con questo sono arrivato a pagina 22, altre 4 e poi sarò in pari =_=''''
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Re: Doctor Who

Messaggio da Hols »

Dai che oggi sono carico! °_°d
D84 ha scritto: DOCTOR WHO UNBOUND – SYMPATHY FOR THE DEVIL,
Per finire tutta questa dissertazione, credo che, se conosco Hols, questo episodio non gli piacerà. Troppo cervellotico, non abbastanza divertente.
Oddio, a dire il vero io sarei proprio tipo da trame contorte e cervellotiche!
Mi sono arrovellato perfino su manga come One Piece!
E ricordiamo sempre l’episodio più contorto della nuova stagione dottoriana, “Blink”, che rimane ad oggi il mio preferito.
Questo episodio l’ho trovato davvero interessante, invece (e poi i “what if?”, se fatti bene, possono rivaleggiare tranquillamente con le serie regolari).
Più che altro sono incostante: mi stufo abbastanza facilmente delle cose, salvo poi riprenderle magari qualche tempo dopo.
Ultimamente sono stufo di Dottori che si piangono addosso e di megasaghe con indizi sparpagliati che poi portano a finali fracassoni e abbastanza ridicoli: a questo punto tanto vale buttarsi su qualche avventura leggera senza grosse pretese, che mantenga una certa coerenza interna e che, magari, mi stupisca con qualche trovata veramente innovativa!
In una parola: via Davies dalle scatole! ^_^

Altri commenti sparsi su episodi passati.
D84 ha scritto: 1.04 – Aliens of London by Russel T. Davies, regia di Keith Boak

Vediamo la dottoressa Sato, interpretata da Naoko Mori. Come Hols ci ha rivelato tempo fa, Naoko Mori ha anche una parte in “Torchwood”. Ed essendo le due serie strettamente interconnesse (purtroppo, direi), hanno dovuto trovare una scusa per la sua presenza in quell’ospedale nella veste di dottore, quando nella realtà di Torchwood è una tecnica informatica. La spiegazione che aveva preso il posto del suo fidanzato, effettivamente dottore ma al momento ubriaco, è veramente pietosa. Voglio dire, ma perché nella modernità si sente tanto il bisogno di spiegazioni?
Beh, per rendere “credibili” i cross-over…
Ti dirò, questa è una cosa su cui non ho preso una decisione definitiva: da un lato mi piacerebbe un universo dottoriano coerente nei minimi particolari, dall’altro mi rendo conto che la cosa è assolutamente impossibile e che forse non è nemmeno sensata e auspicabile.
Boh, probabilmente incarno in maniera dicotomica tutto il mondo dei fan dottoriani. Ehehehehe!
D84 ha scritto: Una cosa che non ho ben capito di questo confidential, a dire il vero, è la ragione per la quale si comincia ad analizzare le compagne del dottore a partire da Jo. Ci sono alcune immagini delle compagne precedenti, del Secondo, in particolare, ma di loro non si parla, né vengono intervistate. Non so bene il perché. Non credo siano tutte morte. Come abbiamo visto un paio di settimane fa, Maureen O’Brien è viva e scrive libri, Carol Ann Ford è viva e fa speciali per i DVD del Primo Dottore. Allora perché non parlare anche di loro? Mi viene il dubbio che la cosa dipenda dal fatto che si è voluto fare un parallelo tra le compagne del dottore paragonandole a Rose, che ha con lui un certo tipo di rapporto, come detto prima una specie di storia d’amore, similarmente a quanto era accaduto alle compagne analizzate. Cosa che non era affatto accaduta alle compagne precedenti, visto il tipo di rapporto totalmente diverso.
Probabile.
Credo che all’inizio ci sia stata una volontà più o meno sopita di fare di Rose “la compagna” per eccellenza della nuova serie, creando un legame affettivo abbastanza inedito con il Dottore.
Se la cosa era rimasta in sospeso con il Nono, si è resa palese con la rigenerazione.
Credo che si volesse creare una coppia indissolubile di viaggiatori del tempo che sarebbe durata almeno fino alla nuova rigenerazione: ovviamente i fan di vecchia data, anche quelli più ammerigani, non hanno gradito.
Come non hanno gradito la storia dell’amore non corrisposto di Martha Jones.

Per forza, quindi si sono dovute ignorare le compagne dell’era in bianco e nero, nonostante ci fossero personaggi ben più interessanti di una Mel o di una Peri.
D84 ha scritto: Man mano che vado avanti a vedere questa serie, mi accorgo che per quanto realistica sia, non lo è nel senso pieno del termine. Questa Terra dottoriana è realistica, ma non è la nostra. Rose sale sul Tardis e vede che all’interno è più grande che all’esterno? Pensa che sia tecnologia aliena. La dottoressa Sato vede i collegamenti nel cervello del maiale? Pensa che si tratti di tecnologia aliena. Quanti di noi lo farebbero?
Non saremmo più portati a pensare che si tratti di tecnologia segreta, uscita da qualche ufficio della NASA, o posti del genere?
Mah, negli anni ’90 (quando imperava X-files) forse sì, ma oggi non ne sarei più così sicuro!
D84 ha scritto: E allora Rose gli risponde una cosa molto importante, che noi faremmo bene a tenere in mente.
“Non è il mio fidanzato, Mickey. È meglio di un fidanzato. È molto più importante…”
Noi faremo bene a tenerla a mente, perché, come abbiamo visto nelle stagioni seguenti, la produzione non lo ha fatto. A partire dal ritorno del Nono Dottore, Rose avrebbe potuto conquistarsi un posto nell’empireo delle Compagne Perfette, come lo era stata Sarah Jane. Non una fidanzata. Qualcosa di più e di meglio. Un tipo di rapporto, forse difficile da definire, ma di profondità ed importanza estremi. E invece no. A partire dalla seconda stagione, Rose è stata declassata al ruolo di fidanzatina, e Doctor ha seguito questa stupidera, come se non fosse Doctor, come se fosse l’eroucolo qualsiasi di una qualsiasi inutile serie televisiva americana. Ed è con molta riflessione che ritengo Rose “declassata”. Forse qualcuno nella produzione voleva credere che Rose sarebbe diventata la più importante di tutte, se assumeva questo ruolo? Non è stato così. Sarah vale sempre più di lei, e la povera Rose, che aveva cominciato benissimo, non potrà mai essere alla sua altezza.
Esatto, come sopra detto, sono convinto che sia andata proprio così.
Ecco perché odio Rose (non la Piper, si intende, che fa il suo onesto lavoro): perché ha trascinato il Dottore nella mediocrità del “fidanzatino figo”: e di questi, purtroppo, la televisione ne è piena….
D84 ha scritto: Da parecchio tempo volevo parlare di questo, ma visto che il tempo passa, e prima che possa parlare delle stagioni seguenti del dottore ce ne vorrà, inizio subito. Christopher Eccleston ha lasciato la serie per “dissapori con la produzione”.

[…]
Ma sbagliavo pensando che fosse stata decisa fin dall’inizio. È stata aggiunta dopo, con non troppa difficoltà da parte di Davies, quando Eccleston aveva rifiutato di rovinare quello che aveva costruito del suo personaggio andando avanti nei modi che Davies aveva deciso. Forse lui, così duro e puro, così poco affascinante e divertente, non sarebbe riuscito a salvare il Dottore dalle idee della produzione come è riuscito a fare Tennant.
E’ possibile. Io non credo che Eccleston sapesse già prima di girare che sarebbe durato un solo anno. Probabilmente, Davies erea deciso a sperimentare nei primi episodi, per tastare il polso del pubblico, decidendo solo più avanti dove far girare l’ago dei rapporti tra personaggi.
Forse è per questo che all’inizio i rapporti tra i due protagonisti non sono così ben definiti: perché ancora non si era decisa la direzione da prendere.
Forse Eccleston non condivideva la svolta amoroso-ridicola che avrebbe preso la serie o forse Davies gli ha fatto presente che non era abbastanza figo per fare il fidanzatino di Rose.
Chi lo sa?
D84 ha scritto: Ricordiamoci un’altra cosa che Hols disse nello speciale che ho citato. Disse che Mickey era stato sospettato di aver “rapito” Rose. Ma non è quello che si dice in questa scena.
“Mi hanno sospettato di omicidio a causa tua!” Dice Mickey. Di omicidio, Hols. Del resto, è anche logico. Come fa uno che ha rapito una e che è sospettato dalla polizia di averla rapita, a tenerla nascosta per un anno intero senza che questi lo scoprano? È evidente che il sospetto su di lui doveva essere di omicidio, non di rapimento. Come mai questa cosa, Hols? Ti sei sbagliato tu? C’era un errore nella traduzione? Che stupido errore può mai essere questo?
In italiano non dicono nulla a proposito. Sono molto generici. Mickey dice qualcosa tipo: “Sei sparita e hanno dato la colpa a me!”
La storia del rapimento l’ho ipotizzata io, visti i volantini, che lasciavano ancora spazio ad un possibile ritrovamento.
Quando postai a suo tempo, avevo visto solo versione italiana dell’episodio.
D84 ha scritto: Intanto, Hols, dimmi la verità. Russel T Davies non ti piace, e non piace nemmeno a me, ma questo episodio fa storia a sé. Ho ragione?
Mmmm, non mi pronuncio! Uhuhuhuhuhuhuh!
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Re: Doctor Who

Messaggio da Hols »

Bon, a grande richiesta provo a stilare le pagelle degli episodi del Primo Dottore.
Pagelle tutte personali, ovviamente.
Chiaramente molti dei giudizi saranno condizionati dal fattore reperibilità degli episodi, con alcune eccezioni, a metà tra il rammarico e il nervoso: alcune storie che avrebbero potuto essere leggendarie, infatti, risultano mancanti in alcune parti, rendendo difficoltosa per non dire ostica la visione degli episodi sopravvissuti.

Visto che a qualche lurker rode il fegato leggersi le schede particolareggiate e visto che riassumere miriadi di episodi, corredandoli da foto sarebbe un’impresa improba pure per D84, mi limiterò a riportare un paio di righe di descrizione, a postare le foto dei protagonisti, tanto per tenere il conto degli uscenti e degli entranti ed eventualmente a raccontare qualche episodio succoso, se ne vale la pena.

Legenda
ImmagineImmagineImmagineImmagineImmagine= Imperdibile!!!!
ImmagineImmagineImmagineImmagine= Buono
ImmagineImmagineImmagine= senza infamia e senza gloria
ImmagineImmagine= mah, ho visto di meglio…
Immagine= zzzzzzz…..


STAGIONE 1
Per come la vedo io, è la stagione più fiacca: sicuramente gli autori non sapevano dove volessero andare a parare e si tenevano aperte tutte le porte. Fin da subito, però, appare chiaro che 4 protagonisti sono decisamente troppi, anche tenendo conto che il Dottore risulta essere una figura quasi marginale, all’inizio, buono solo per dare qualche consiglio tecnico.
I ruoli, che non sono del tutto definiti, sono abbastanza stereotipati: la bamboccia da salvare, la donna matura da salvare, il figo prestante e integerrimo, il vecchio brontolone.
Nonostante questo, fin da subito si confezionano storie davvero avvincenti (e, in alcuni casi, lo sono anche oggi, a 40 anni di distanza).

CAST
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1 - An Unearthly Child, (4 episodi)
Imprescindibile, direi. L’inizio del viaggio. Le prime frammentarie informazioni sul Dottore, che ancora si barcamena a fatica tra il burbero e l’impedito. Una storia corale in cui tutti i protagonisti (anche Susan!) danno il proprio contributo per sfuggire da una tribù di primitivi che impara faticosamente a pagare il prezzo della civiltà.
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2 – The Daleks, (7 episodi)
Altrettanto fondamentale. Il primo incontro con la razza più crudele dell’universo. Una delle migliori storie sui Dalek in assoluto: qua li vediamo al top della spietatezza, mentre tentano lo sterminio dell’altra razza del loro pianeta natale, Skaro.
Freddi, calcolatori, cinici: ve ne innamorerete subito! E inoltre, per restare in tema, i primi amori di Barbara (^_-) e i primi eroismi di Ian: si cominciano a delineare le costanti dei primi episodi.
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3 – The Edge of Destruction, (2 episodi)
Puntata stranissima: un bottone del TARDIS si blocca e scoppia il finimondo: complotti, reciproche accuse, divisioni e riappacificazioni. Almeno riusciamo a dare una sbirciatina all’interno del TARDIS, mentre si cominciano a delineare i rapporti tra i viaggiatori.
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4 – Marco Polo, (7 episodi perduti)
I nostri eroi si trovano costretti a viaggiare con il grande esploratore fino alla dimora del Gran Khan.
L’intera storia è andata perduta, ma credo che, costumi e ambientazione a parte, non ci siamo persi sta a gran cosa: seguendo la versione “fotogrammata” ho notato quello che sarà uno dei difetti maggiori di queste prime stagioni: gli allungabrodo. Probabilmente sarebbero bastati 4 episodi.
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5 – The Keys of Marinus, (7 episodi)
Una storia multipla, interessante più che altro per le diverse ambientazioni. I nostri eroi devono impegnarsi in una balenga caccia al tesoro per recuperare le chiavi che avrebbero garantito ad una razza di predatori il dominio del pianeta Marinus (ovviamente c’è un finale a sorpresa che capovolgerà tutto). Susan comincia a mostrare la sua inutilità, diventando sempre più la bimbetta piagnucolosa da salvare. Il Dottore sparisce per almeno metà degli episodi, tornando, però alla fine nell’inedita veste di avvocato in un improbabile e imperdibile processo che avrebbe fatto inorridire il peggior Perry Mason! Mi ha fatto cappottare dal ridere!
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6 – The Aztecs, (4 episodi)
Barbara viene scambiata per una dea dagli Aztechi. Ian è costretto a combattere con il capo dei guerrieri. Il Dottore fa il rubacuori. E Susan? Ah, sì, c’è anche lei.
A parte le inguardabili scene di combattimento, la storia scorre abbastanza liscia.
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7 – The Sensorites, (6 episodi)
Intrighi di corte in un’aliena società telepatica. Una cosa è interessante: questi alieni riescono a rubare la serratura del TARDIS!!!! E io che pensavo che la cabina fosse invulnerabile!
Primi screzi tra Susan e il Dottore.
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8 – The Reign of Terror (6 episodi)
Ecco, questa è una delle storie di cui rimpiango gli episodi perduti. Qui Hartnell comincia a prendere le misure del suo personaggio. Ovviamente siamo nella Francia rivoluzionaria, alla fine della tirannia di Robespierre. Si trama per deporlo (e magari di toglierlo di mezzo) e di trovare una nuova guida per il popolo, magari proprio in quel Napoleone che avrà occasione di scambiare con il Dottore qualche parola in una locanda. Tra catture, fughe, travestimenti, complotti, si consuma l’ultimo atto della Francia Repubblicana.
Una scena memorabile l’abbiamo nel secondo episodio (se non ricordo male): dei tizi stanno spaccando pietre sotto l’occhio vigile del carceriere lungo la strada per Parigi: come i pensionati che si fermano nei cantieri a dare consigli non richiesti, il Dottore si intromette nel lavoro, scatenando l’ira del guardiano che non andrà per le sottili e lo metterà a picconare!! Sta scena mi ha fatto davvero piegare. E ancora di più lo stratagemma che utilizza il Dottore per scappare. Roba del tipo: “Ehi, guarda là, una scimmia a tre teste!” “Dove?” SDENG!!!
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STAGIONE 2
Si comincia a prendere il ritmo e la produzione aggiusta il tiro, definendo meglio il ruolo del Dottore, approfondendo le personalità dei comprimari, che cominciano ad uscire dai loro ruoli canonici ed iniziando il turn over dei compagni, che sarà una costanete della serie fino ai giorni nostri.
La “dipartita” Susan è un vero toccasana, secondo me, anche perché Vicki la sostituisce alla grande: anzi, come già dissi, la considero la migliore delle “bambinette”!
Anche il granitico Ian si ammorbidisce un po’, prefigurando il futuro compagno maschile, Steven, che è molto meno serioso e che spesso ricopre involontariamente il ruolo di “bambinetta” da salvare, sovrastato da compagne femminili ben più grintose e intraprendenti!
Chi fa il vero salto di qualità, però è il Dottore, che si dimostra un vero istrione nell’impersonare i personaggi più disparati e comincia ad assumere tratti caratteristici ben definiti (il mugugno, la posa ieratica, gli occhi roteano all'impazzata,...).
Cominciano anche a delinearsi alcuni nemici “regolari” della serie, come i Dalek o il Monaco, che daranno un tocco di epicità ai confronti con il Dottore.
Compagni più simpatici e sprovveduti, situazioni spesso ridicole e comprimari improbabili, aggiungono inoltre un tocco di ironia che diverrà poi una costante di tutta la produzione, mentre si comincia ad indagare sui risvolti “etici” e sulle conseguenze fisiche dei viaggi nel tempo
Peccato che alcune storie non siano proprio all’altezza, secondo me.

1- Planet of Giants (3 episodi)
Un piccolo errore nelle impostazioni del TARDIS e i nostri si ritrovano ridotti alle dimensioni di insetti. Nonostante tutto riusciranno a smascherare gli intrighi di alcuni giganteschi (ovviamente) terrestri senza scrupoli, che volevano mettere in commercio un insetticida velenoso.
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2 – The Dalek Invasion of Earth, (6 episodi)
Nuovo confronto con i Dalek e questa volta in casa nostra. La Terra del 2164 è stata conquistata dalle caffettiere parlanti che vogliono trasformarla in una gigantesca astronave. Saranno i nostri eroi a guidare la rivolta contro i dominatori. E Susan, alla fine, troverà l’amore e toglierà il disturbo.
Scene epiche ( i Dalek nel centro di una Londra deserta, su tutte).
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3 – The Rescue (2 episodi)
Un astronave in panne nasconde un macabro segreto. Si sa, a volte la solitudine può rendere pazzo un uomo. Se poi questo era già pazzo prima, stiamo freschi.
Prima storia con Vicki, che prenderà il posto di Susan nella parte della bimba-che-si caccia-nei-guai. Beh, almeno questa non piange ogni due minuti!
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4 – The Romans, (4 episodi)
Una storia spumeggiante! Nella Roma di Nerone, i nostri eroi si barcamenano tra gli ozi degli antichi e i colpi di matto dell’imperatore, con tutti i clichè dell’epoca: gli intrighi di corte, i combattimenti dei gladiatori, la dura vita nelle galere.
Citazioni a pacchi di Quo Vadis, Ben Hur e pure de I vestiti nuovi dell’Imperatore. Una delle storie più divertenti in assoluto, durante la quale vediamo il Dottore duellare, suonare la lira, consigliare a Nerone di bruciare Roma e poi farsi quattro risate mentre la città viene divorata dalle fiamme (°_°).
Ian e Barbara cominciano a tubare come piccioncini, dopo che il primo ha patito tutti i tormenti possibili, vivendo da schiavo, gladiatore, guardia imperiale.
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5 – The Web Planet (6 episodi)
Un mondo alieno popolato da insetti senzienti diventa lo scenario dell’eterna lotta tra un ecosistema in equilibrio e un organismo esterno che tenta di divorarlo.
Ancora una volta, per come la vedo, 4 episodi sarebbero stati più che sufficienti.
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6 –The Crusades (4 episodi)
A parte l’incontro con il Saladino e la nomina di sir Ian Chesterton, c’è poco da ricordare.
Il tema è quello dell’incomprensione tra i popoli (che in fondo sta alla base delle Crociate): sovrani illuminati non riescono a trasmettere il proprio sistema di valori ai sudditi, che invece vogliono a tutti i costi lo scontro di civiltà: e poco varrà l’intervento dei nostri.
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7 – The Space Museum (4 episodi)
Storia particolarissima che ha come filo conduttore quello del destino: i nostri eroi vedono per un breve momento un’immagine del proprio futuro, nella quale sono stati ridotti a statue di un museo galattico. Il loro obiettivo sarà quello di cambiare al storia per garantirsi la libertà.
Scena epica è quella del Dottore che, sfuggire ai propri inseguitori, si nasconde dentro l’armatura di un Dalek, che faceva bella mostra di sé nel museo.
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8 – The Chase (6 episodi)
I Dalek evolvono e imparano a viaggiare nel tempo, decidendo, subito dopo, di farla pagare al loro arcinemico, il Dottore: inizia così un inseguimento, senza esclusione di colpi, attraverso le epoche e i pianeti della galassia.
Alcuni episodi sono davvero incredibili, ad esempio, l’atterraggio sull’Empire State Building che viene salutato dai visitatori americani come parte delle attrazioni organizzate dal tour operator (interessante il ritratto fatto dei faciloni beoti americani!!!), oppure la fuga tra mostri leggendari come Frankenstein o Dracula, che si riveleranno, alla fine, figuranti di un parco di divertimenti, oppure ancora, l’approdo sulla Mary Celeste, la misteriosa nave trovata a vagare senza equipaggio.
Alla fine i nostri arriveranno su un pianeta governato da bomboloni meccanici chiamati, appunto, Mechonoid, dove incontreranno anche un naufrago spaziale Steven, che alla fine si intrufolerà nel TARDIS. Lo scontro tra macchine sarà inevitabile come pure il reciproco annichilimento.
Alla fine, Ian e Barbara cogliendo al volo l’occasione di ritornare nel proprio tempo, lasceranno il Dottore ai suoi viaggi, decidendo di spassarsela insieme (come il Dottore potrà constatare spiandoli grazie alla sua televisione spaziotemporale °_°).
Frenetico e spassoso, lo metto di sicuro tra gli episodi imperdibili. Ah, può sembrare strano, ma a me è sembrato molto più straziante per il Dottore l’addio dei compagni umani rispetto a quello della nipote: probabilmente dei pianti di Susan ne aveva le scatole piene pure lui! ^_^
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9 – The Time Meddler (4 episodi)
Altra storia spassosissima. Nell’Inghilterra del 1066, il Dottore e i suoi nuovi compagni incontrano un altro Time Lord, detto il Monaco, che utilizza la propria conoscenza superiore per modificare la storia a suo piacimento. Sto monaco è proprio uno sfigato e il Dottore si prenderà gioco di lui mille volte, fino alla fine quando modificherà le impostazioni del suo TARDIS, rimpicciolendolo e rendendolo inutilizzabile.
Questa è la “prima volta” di Steven Taylor, un compagno meno “nobile” rispetto a Ian: è sicuramente più sempliciotto e ingenuo, che più di una volta si ritroverà in situazioni assurde o si farà guidare, suo malgrado dalle compagne femmine, più smaliziate e intraprendenti.
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E, per ora direi di fermarmi qui.
D84
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Re: Doctor Who

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Re: Doctor Who

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Re: Doctor Who

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Re: Doctor Who

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Re: Doctor Who

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Qualche
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Re: Doctor Who

Messaggio da Hols »

D84 ha scritto:Posso anticipare una cosa dal mio prossimo post "analitico". Doctor, parlando con Davros della sua nuova invenzione, dice "Che cosa sarà? Dalek con le gambe?" Ed io a quel punto mi sono chiesta "E a che diavolo servono? Ci sono già i Cyberman..." Infatti secondo me i Cyberman debbono la loro inferiorità al fatto di essere delle copie. Insomma, c'erano già i Dalek, che erano esseri viventi infilati in dei tank per poter sopravvivere, che bisogno c'era di esseri viventi che si infilavano in dei robot per poter sopravvivere? A quel punto è ovvio che, più che i Dalek con una marcia in più, siano loro ad avere una marcia in meno...
Mmmm, per me non è proprio così.
Le filosofie alla base delle due razze sono opposte: i Dalek sono "nazisti", credono nella razza pura (la loro) e hanno come obiettivo lo sterminio di tutte le altre. I Cybermen sono parassiti, mirano a inglobale in un'unica intelligenza tutte gli essere dell'universo, assimilandoli e uniformandoli in scafandri uguali per tutti (che siano quindi i "comunisti"? ^_^).

E la cosa mi sta anche bene: peccato, però che poi, alla prova dei fatti, i Cybermen non abbiamo mai combinato nulla (almeno negli episodi che ho visto finora): e quelli di Davies, dell'universo parallelo sono pure peggio di quelli vecchi!!
D84 ha scritto:
Hols ha scritto:Esatto, come sopra detto, sono convinto che sia andata proprio così.
Ecco perché odio Rose (non la Piper, si intende, che fa il suo onesto lavoro): perché ha trascinato il Dottore nella mediocrità del “fidanzatino figo”: e di questi, purtroppo, la televisione ne è piena….
Però, Hols, siamo onesti. E' la produzione che ha degradato Rose ed ha costretto il Dottore a seguirla, non lei, che fa quello che le è consentito fare. Diamo a Cesare quel che è di Cesare, ed alla produzione Davies quello che è della produzione Davies. Cioè, diamogli un bel fracco di legnate. Non si può, eh?...
Beh, è ovvio che la colpa è della produzione, ci mancherebbe (mica il personaggio può fare di testa propria)!!
Per me Rose rimane comunque il simbolo della caduta verticale della serie nella prima stagione del Decimo. Ringraziamo che il pubblico sia riuscito a tener duro (merito della solidità del Dottore)!
D84 ha scritto:
Hols ha scritto:
D84 ha scritto: 1.04 – Aliens of London by Russel T. Davies, regia di Keith Boak

Vediamo la dottoressa Sato, interpretata da Naoko Mori. Come Hols ci ha rivelato tempo fa, Naoko Mori ha anche una parte in “Torchwood”. Ed essendo le due serie strettamente interconnesse (purtroppo, direi), hanno dovuto trovare una scusa per la sua presenza in quell’ospedale nella veste di dottore, quando nella realtà di Torchwood è una tecnica informatica. La spiegazione che aveva preso il posto del suo fidanzato, effettivamente dottore ma al momento ubriaco, è veramente pietosa. Voglio dire, ma perché nella modernità si sente tanto il bisogno di spiegazioni?
Beh, per rendere “credibili” i cross-over…
Ma perché, a te Torchwood è sembrato credibile? O è per quello che hai messo le virgolette? Allora vedi che è uno sforzo inutile? Ma già, Davies questo tipo di sforzi li deve fare, se no non gli dicono più che è un genio...
"Credibili" è un termine inesatto, in effetti: volevo dire "coerenti".
Era un modo per mostrare che l'universo in cui si muovono i vari spin-off non contraddice quello originario del Dottore.
Roba alla Marvel, insomma! ^_^
Poi, ogni tanto dovranno fare un po' di retcon per sistemare le schegge impazzite!



Tornando ai giorni nostri, a Pasqua è stato confermato il nuovo speciale con il Decimo: dovrebbe essere più allegro e demente dei precedenti, come a dire che finalmente i patemi d'animo sono stati superati e il Dotore può cominciare a guardare avanti.
La compagna questa volta dovrebbe essere Michelle Ryan
Immagine
ex Donna Bionica ed ex dottoressa nella mini Jekyll (di Moffat).

Ovviamente, in barba ai lurker, posterò una scheda dettagliata. :tongue:

Per quanto riguarda il finale di stagione (in pratica, l'episodio della rigenerazione), si parla, come avevi accennato, ad un ritorno di Rose, ma anche di Martha e Donna e pure del Master di Simm (come sia possibile lo ignoro, visto che il tizio è morto, e bruciato... ameno che quell'anelllo....).
Spero VIVISSIMAMENTE che si tratti di flashback che accompagnano il Dottore negli ultimi istanti di vita nei panni del Decimo: un'ulteriore stomachevole reunion sarebbe insopportabile.

Credo stiano girando in questi giorni l'ultimo episodio: a breve sapremo tutto!
D84
Ghibliano
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Re: Doctor Who

Messaggio da D84 »

E
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D84
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Iscritto il: sab ago 28, 2004 5:49 pm

Re: Doctor Who

Messaggio da D84 »

ATTENZIONE,
Ultima modifica di D84 il lun dic 21, 2009 8:16 pm, modificato 1 volta in totale.