diritto d'autore in Giappone

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Rosario
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diritto d'autore in Giappone

Messaggio da Rosario »

Diritti d’autore in Giappone
(dall'ultimo numero di AP, notiziario sull’attività antipirateria della Siae)

In Giappone è molto forte la consapevolezza dell’importanza economica della proprietà intellettuale. A livello internazionale il Paese del Sol Levante è assai attivo nella richiesta del rispetto dei diritti sulle opere giapponesi e nel contrasto alla pirateria. Accanto alle autorità ufficiali, diverse organizzazioni e associazioni operano nel campo della tutela dei diritti di proprietà intellettuale. In particolare, l’Association of Copyright for Computer Software (Accs), nata principalmente per la lotta alla pirateria del software, si occupa anche del settore video, dei cartoni animati e dell’editoria elettronica.


Intervista a Yutaka Kubota (direttore esecutivo Accs)
Il Giappone e la tutela della proprietà intellettuale

Dalle iniziative contro la pirateria all’interno dei confini nazionali, la Accs è passata a forme di contrasto del fenomeno anche all’estero. Nel maggio scorso l’Accs ha sottoscritto con la Siae una Convezione per prevenire eventuali azioni di pirateria a danno delle opere giapponesi in Italia e per sensibilizzare produttori e consumatori sul rispetto della legge sul diritto d’autore. Yutaka Kubota, direttore esecutivo dell’Accs, è venuto in Italia nello scorso mese di ottobre, in occasione della presentazione alla stampa dell’Operazione Goldrake condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona in collaborazione con i Servizi Antipirateria della Siae. Gli abbiamo chiesto quale sia stata la valenza di un’azione di questo tipo per gli autori giapponesi.

“La diffusione e la popolarità di opere dell’ingegno giapponesi quali One Piece, Hi no Tori, Final Fantasy è sorprendente. In particolare, se parliamo di Goldrake non vi è persona in Italia che non lo conosca. Eppure, anche per quanto riguarda queste opere, si verificano atti di pirateria. Il fatto che, all’interno di tale scenario, l’azione della Siae della Guardia di Finanza, puntando l’obiettivo su opere dell’ingegno giapponesi, abbia portato ad un’operazione di così grandi dimensioni da registrare un totale di oltre 80.000 sequestri in tutta Italia, ha avuto un grande impatto sugli autori giapponesi.” Riteniamo che l’Operazione Goldrake costituisca un atto di denuncia il cui successo risiede nella solida collaborazione tra la Siae e la Guardia di Finanza, e che il grande contributo della Siae possa ritenersi una testimonianza dell’alta considerazione in cui tiene la Convenzione stipulata nel maggio scorso. Esprimiamo, dunque, da parte nostra e da parte degli autori giapponesi i più sentiti ringraziamenti nei confronti della Siae e della Guardia di Finanza di Ancona per l’azione che hanno svolto a tutela delle opere d’ingegno giapponesi.

In che modo si combatte in Giappone contro la pirateria?

Il Governo giapponese, dal 2006 sta promuovendo il dibattito a livello internazionale per la firma della Convenzione “Acta” (Anti Counterfeiting Trade Agreement), quale nuova cornice legale internazionale a tutela della proprietà intellettuale. Peraltro, in seguito ad una riforma della “Legge sul diritto d’autore”, sono previsti fino a 10 anni di reclusione o fino a 100 milioni di yen di multa. Inoltre, attraverso un’educazione al diritto d’autore che si pone come obiettivo la sua tutela, l’Accs sta svolgendo anche un’opera di sensibilizzazione della società rivolta in particolare a scuole, amministrazioni territoriali, ed aziende. Infine, stiamo portando avanti ricerche concrete sul cosiddetto Drm (Digital Rights Management) e sulle tecniche anti-riproduzione.

L’operazione Goldrake è stata realizzata dopo la firma della convenzione tra la Siae e l’Accs. Che significato ha per gli autori giapponese questo accordo?

Siamo molto soddisfatti per l’adozione, nel breve periodo intercorso dalla firma della Convenzione tra la Siae e l’Accs, di sollecite ed efficaci misure per la lotta alla pirateria ai danni di opere dell’ingegno giapponese. Auspichiamo fortemente che la firma della Convenzione costituisca l’occasione per consolidare ulteriormente le relazioni tra la Siae e l’Accs, per intensificare, sulla base della convenzione stessa, lo scambio di informazioni, e rafforzare l’attività di tutela del diritto d’autore per quanto concerne opere dell’ingegno sia italiane sia giapponesi e, infine, per contribuire alla promozione culturale di entrambi i Paesi.

Maria Rosaria Grifone, Ufficio Stampa Siae

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Intervista a Vito Alfano (direttore del Servizio Antipirateria della Siae)
SIAE-ACCS:Collaborazione tra Italia e Giappone contro la pirateria


Anche dei potenti guerrieri d’acciaio possono essere indifesi: è capitato infatti che Goldrake, Mazinga e Jeeg Robot, i mitici supereroi giapponesi, siano caduti nella mani di pirati senza scrupoli. E’ stato il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona, in collaborazione con il Servizio Antipirateria della Siae, a scoprire nei mesi scorsi un traffico di Dvd con cartoni animati giapponesi che venivano commercializzati in violazione della legge sul diritto d’autore.

“Operazione Goldrake” è il nome della complessa attività di indagine che ha impegnato la Guardia di Finanza e gli ispettori del Servizio Antipirateria della Siae in diverse regioni. L’operazione ha portato al sequestro di ottantamila prodotti, per un valore commerciale di un milione di euro. I supporti illegali contenevano principalmente i lavori del Maestro Go Nagai. Il disegnatore giapponese, dalla cui matita sono nati molti dei miti dell’animazione nipponica famosissimi anche in Occidente, si è iscritto recentemente alla Sezione Olaf della Siae. Nelle sue opere la figura del supereroe è sempre complessa e articolata, con una ricchezza che è derivata direttamente dal grande repertorio del fantastico nipponico. Il direttore del Servizio Antipirateria della Siae Vito Alfano nei mesi scorsi ha seguito da vicino tutte le fasi dell’Operazione Goldrake che si sono concluse con il maxi-sequestro. Gli chiediamo come è partita l’indagine.
“Nello scorso mese di marzo è venuta in Italia una delegazione dell’Accs (Association for Copyright of Computer Software), l’organizzazione giapponese che rappresenta il settore dell’home entertainment, per proporre un accordo di collaborazione con la Siae nella lotta alla pirateria audiovisiva. All’Accs erano stati segnalati, infatti, episodi di pirateria in Italia a danno dei detentori dei diritti sui cartoni animati giapponesi. Successivamente, nel mese di maggio, si è rivolto alla Siae lo stesso Go Nagai, il grande disegnatore giapponese, per segnalare che nelle Marche venivano distribuiti cartoni animati, in particolare di Goldrake, per i quali non aveva mai rilasciato l’autorizzazione alla distribuzione in Italia. Gli ispettori del Servizio Antipirateria della Siae hanno dato il via alle indagini e hanno scoperto che una ditta delle Marche ha chiesto l’autorizzazione a riprodurre e distribuire cartoni animati giapponesi esibendo contratti di licenza abbastanza dubbi, intestati a due società fantasma con sede in Francia e in Liechtenstein.
Visto che le indagini si sarebbero dovute spostare all’estero, la Siae ha trasmesso alla Guardia di Finanza di Ancona la denuncia del Maestro Go Nagai e dell’Accs per verificare eventuali abusi. La Guardia di Finanza, in stretta collaborazione con il Servizio Antipirateria della Siae, ha iniziato un serrato lavoro di indagini che ha permesso di risalire a cinque aziende, tra società produttrici, distributrici e duplicatrici, con sede in Lombardia, in Emilia Romagna, nelle Marche, in Sardegna e in Calabria. Sono state denunciate, inoltre, sei persone per accuse che vanno dalla violazione del diritto d’autore al falso in scrittura privata, dalla contraffazione all’uso di segni distintivi di opere dell’ingegno e di prodotti industriali.”

I contatti tra la Siae e l’Accs hanno portato nel maggio scorso alla firma di una Convenzione. Quali sono gli obiettivi di questo accordo?

Alla fine di maggio ho avuto incontri in Giappone con i responsabili dei Ministeri dell’Economia e della Cultura che hanno sottolineato l’importanza del diritto d’autore, considerato una vera e propria risorsa nazionale, nella bilancia commerciale del loro Paese. Per questo, il problema della pirateria all’estero nei confronti dei prodotti audiovisivi giapponesi è molto sentito. La Convenzione sottoscritta a Tokyo tra la Siae e l’Accs mira a prevenire in Italia eventuali azioni di pirateria delle opere giapponesi, con lo scambio di informazioni relative all’importazione, alla distribuzione e alla vendita sul territorio italiano di supporti contenenti opere create da autori giapponesi.
Un altro obiettivo della Convenzione è la sensibilizzazione dei produttori e dei consumatori sulla necessità di rispettare la legge sul diritto d’autore. A questo proposito, va sottolineato che tra l’Italia e il Giappone esistono forti differenze di sistemi legislativi: per un autore giapponese è molto difficile tutelare i propri interessi in Italia senza l’aiuto della Siae che opera come mediatore culturale in difesa del diritto d’autore.

Maria Rosaria Grifone, Ufficio Stampa Siae