Anime o film? E perché?

Discussioni su gli autori e anime/cartoni non-Ghibli

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leo's
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Anime o film? E perché?

Messaggio da leo's »

Ciao! Vorrei sentire la vostra opinione su una domanda che mi sto facendo ormai da un pezzo, e alla quale non sono riuscito a darmi una risposta non dico chaira e definitiva, ma almeno meno vaga e sfumata di come ho ora. Perchè da una storia trarre un lungometraggio-anime piuttosto che un film, o viceversa?

Vediamo di spiegare in maniera molto semplificata come è nata questa domanda (da cui ne sono nate altre), per far comprendere meglio la domanda stessa.

Quando ho conosciuto l'opera di Miyazaki, ho capito che c'era qualcosa di diverso dai film della Disney: non si trattava di raccontare storielle edificanti (evidentemente destinate ad un pubblico di bambini) in cui l'amòre vince su tutto e i cui eroi sono belli e tonici, ma di trattare temi più complessi, per accedere ai quali era necessario un bagaglio culturale più ricco e capacità di elaborazione degli stimoli più "adulta". Questa diversità, come dicevo, non mi aveva ancora messo in difficoltà: il genere cinematografico (si dice così?) di Miyazaki è talmente sbilanciato sul fiabesco che si potrebbe pensare che è meglio raccontare una certa storia in versione anime piuttosto che come film perchè avrebbe richiesto un budget enorme per farne gli effetti speciali.
Si potrebbe dire che vedevo l'anime come un modo per abbattere i costi di produzione... ma mi rimaneva ancora quel senso di disagio, come se qualcosa mi stesse ancora sfuggendo.

I problemi sono nati con Satoshi Kon. Il primo film che ho visto è stato "Tokio godfathers". Quando ho finito di vederlo, mi sono chiesto che bisogno c'era di farne un anime. Mettendo da parte la storia in sé - che ho visto essere criticata da molti -, rimangono le domande sul contributo specifico che il genere cinematografico "anime" dà a quella storia, che potrebbe benissimo essere raccontata tramite film! E lo stesso potrebbe valere (ma di questo, magari, ne riparleremo) per "Perfect Blue"...

Mi è venuto da pensare che l'ermeneutica insegna che un linguaggio non è mai neutro: ha già in sé parte del messaggio che voglio comunicare; si può insomma affermare che ciò che dico non può prescindere dal modo in cui lo dico. Di questo ne abbiamo degli esempi tutti i giorni: basta leggere un referto medico per capire che il linguaggio usato non è il mio, ma quello che vi è scritto non può essere espresso in altro modo; oppure basta vedere una persona arrabbiata che sbraita contro qualcuno: il modo in cui comunica qualcosa sicuramente è più comunicativo di ciò che in realtà dice!

Ecco, a questo punto posso riformulare la domanda: qual è la specificità del "linguaggio anime"?

Ci sarebbe da far entrare nel discorso tutto ciò che è "transgender", vedi alcuni anime da cui traggono i film, o altri temi... ma per ora ho scritto pure troppo, lasciamo che queste cose entrino piano piano. Ci sarebbe da esprimere la mia opinione, tra l'altro...
Adesso però vorrei davvero sentire voi e la vostra esperienza. Spero di essere stato chiaro. :D
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Buta
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Re: Anime o film? E perché?

Messaggio da Buta »

Non so se ci sia un vero perche', nel caso di satoshi Kon e di Tokio godfather potrei dirti che magari recitato da attori orientali non avrebbe mai lasciato il paese del sol levante, o forse quell atmosfera "pastellata " non avrebbe reso a dovere se non con l animazione ...credo che ci siano moltissime risposte tutte giuste o tutte sbagliate.

io spesso mi pongo la domando..."ma che bisogno c era..."...ma purtroppo indifferentemente dal mezzo usato per proporre :loool:
S.D.I.

Re: Anime o film? E perché?

Messaggio da S.D.I. »

...la domanda dalle cento pistole? tutti i fan dell'animazione giapponese, praticamente l'unica che è riuscita a distruggere quell'idiota adagio "animazione= mezzo per bambini = sorielle zuccherose = ipocrita pedagogia" (ovviamente non mancano le eccezioni -Bozzetto. Suggerirà qualcuno-), un giorno finiscono per porsi questa domanda.
La questione principale è la scelta del mezzo espressivo, giusto? L'animazione è una componente dell'arte cinematografica che grazie a grandi autori adesso è arrivata a livelli di prim'ordine (... e Disney è artisticamente MARGINALE), dunque è un mezzo. Un regista può "assoldare" una troupe di tecnici e attori o una troupe di tecnici e disegnatori... Bene detto questo io ribalterei la questione... Vi dico che a mio avviso non è l'artista che sceglie il mezzo ma -eh eh eh- il mezzo che sceglie l'artista!!!

Il cinema è già magia ma l'animazione può essere anche di più... perchè nonostante sia disegno in movimento bidimensionale riusciamo a immedesimarci o sognare grazie da essa.
Migliaia di disegni... non è solo questione di budget, è questione di metterci l'anima e avere visione delle cose che si esprimono, e credo che Kon abbia fatto benissimo a realizzare "Tokyo Godfathers" con l'animazione... non credo che vedremo mai attori così vivi e vividi (!) e soprattutto non credo che vedremo più quegli interpreti (!!!).
Un personaggio in 2D non è solo un attore instancabile e che può volare senza avere il croma key alle spalle ma E' IL PERSONAGGIO che interpreta, e nessun altro.

Ps: un attacco di grafomania??? :shock:
batou
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Re: Anime o film? E perché?

Messaggio da batou »

In effetti la questione posta è abbastanza importante e non trascurabile. In linea di massima potrei essere d'accordo con leo , e cioè che l'animazione (soprattutto quella di stampo sci-fi e mecha) è esplosa in Giappone anche perchè il rapporto qualità-budget è nettamente più vantaggioso rispetto al live-action.E non è un caso che registi come Tomino e Oshii (che erano quasi completamente a digiuno di animazione e manga) si siano buttati nell'industria degli anime. Tuttavia penso in un modo o nell'altro gli anime siano sempre qualcosa di "altro" rispetto al live-action ,sia dal punto di vista del regista-autore , sia da quello dello spettatore , anche nel caso di opere più o meno realistiche senza magie,mecha ed effetti speciali.
L' animazione rappresenta sempre un'altrove , un'ideale , dove il regista può creare mondi,atmosfere,personaggi e situazioni difficilmente riproducibili con il live-action. Miyazaki direi che è proprio il caso-limite ; le sue opere sono proprio concepite per l' animazione, e ciò che lui ci mostra ha a poco a che fare con la realtà ( che poi nelle sue storie ci possono essere riflessioni sul nostro mondo è un altro paio di maniche,io parlo delle atmosfere,delle caratterizzazioni dei personaggi,etc...). Ma lo stesso si può dire anche per opere più realistiche come i film di Patlabor o il citato Tokyo Godfathers , non penso che in versione live avrebbero lo stesso impatto sullo spettatore.Basti pensare al finale del secondo film dove il salvataggio del bambino e tutta la sequenza d'azione relativa è spudoratamente (e volutamente) qualcosa di improbabile,irreale, "miracoloso". Comunque è vero che Kon concepisce le sue opere innanzitutto come cinema in senso lato , ha scelto l'animazione per i vantaggi che comporta ma anche perchè è il campo in cui ha più competenza.
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leo's
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Re: Anime o film? E perché?

Messaggio da leo's »

Beh, vi ringrazio. Mi avete aiutato non poco, soprattutto perché mi stava sfuggendo qualcosa che bene o male sia S.D.I. che batou mi hanno ricordato: ognuno racconta attraverso il linguaggio che conosce (è questo che intendevi quando hai detto che è il mezzo a scegliere l'artista, vero, S.D.I.?). E questo è il primo punto.

Anche a me fin da piccolo ha sempre colpito che il personaggio di un anime sia da una parte impossibile da sostituire (non se ne andrà perché non gli danno abbastanza soldi!) e impossibile da far recitare in un altro anime... è vero che una delle specificità sta qui! Quella raccontata non è più solo una storia, ma un evento unico! Pensavo che sarebbe stato fichissimo vedere Ataru Moroboshi "recitare" anche in Voltron, per esempio. :D Ma questo perché usavo il film come chiave di lettura per tutto quello che vedevo in tv, senza capirne la differenza.

Come capisco, o meglio, percepisco che la questione del budget non è la motivazione per cui si fa un cartone piuttosto che un film.

A me piace molto quella sensazione di veder mescolare eventi fantastici e reali, al punto che non fa problema vedere Totoro che di notte vola a suonare l'ocarina su un immenso albero che la mattina successiva sparisce! Mi piace proprio, perché mi sta dicendo che per descrivere la realtà non basta riproporre eventi reali, e che i nostri sogni e desideri a volte sono molto più concreti di ciò che ci si agita intorno...

Ecco, vi ringrazio... anche se la nebbia che avevo in testa adesso è solo più fitta! Ma come dice un mio amico, forse è proprio questo il momento in cui si può cogliere qualcosa!
S.D.I.

Re: Anime o film? E perché?

Messaggio da S.D.I. »

a proposito dell'artista e del mezzo...
ognuno racconta attraverso il linguaggio che conosce (è questo che intendevi quando hai detto che è il mezzo a scegliere l'artista, vero, S.D.I.?). E questo è il primo punto.
Si, anche. L'artista è esso stesso un mezzo, è sia dio nel suo ambiente, nella sua immaginazione, sia l'ultimo dei servi della sua stessa visione. L'artista è solo colui che tiene in piedi la matita, ma è la matita che scorre sul foglio. Nell'arco zen, per fare un parallelo esplicativo, non è l'arcere che scocca la freccia ma è la freccia che parte e si dirige il bersaglio da sola, infatti l'arcere che pratica quella disciplina non mira neanche. Il mezzo domina totalmente l'artista... sarà il suo rapporto col suo servo di carne, l'artista, a decretare la riuscità dell'opera e quindi della realizzazione di un'idea. Peraltro quando l'idea è portata a compimento nella realtà è già un surrogato di una cosa più alta...
Ma forse sto divagando troppo...
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Vampiretta
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Re: Anime o film? E perché?

Messaggio da Vampiretta »

leo's ha scritto:A me piace molto quella sensazione di veder mescolare eventi fantastici e reali, al punto che non fa problema vedere Totoro che di notte vola a suonare l'ocarina su un immenso albero che la mattina successiva sparisce! Mi piace proprio, perché mi sta dicendo che per descrivere la realtà non basta riproporre eventi reali, e che i nostri sogni e desideri a volte sono molto più concreti di ciò che ci si agita intorno...
Questo è uno degli aspetti che mi colpisce sempre molto dell'animazione e che me la fa amare tanto. E molto spesso con l'animazione si può osare anche un po' di più senza entrare nel grottesco.

Su Miyazaki hai ragione, sarebbe sostanzialmente impossibile riprodurre i suoi film con attori reali. Ma se guardi Only Yesterday e Una Tomba Per Le Lucciole sono il chiaro esempio di come Takahata ha usato magistralmente l'animazione in due film dalla storia realissima.

Credo anche l'animazione abbia un filo diretto con la nostra emotività e incoscio, non so forse perchè è la prima cosa che guardiamo da bambini.

Personalmane mi piace anche l'animazione perchè esula dalla scelta di un attore che a volte si sceglie non per bravura ma per impatto sul pubblico. Insomma spesso trovo l'animazione più "onesta" rispetto ai film con attori in carne ossa.

Ma soprattuto non credo possa esserci un modo di paragonare le cose, sarebbe come giudicare se è meglio un quadro ad olio o un quadro ad acquerello, se sono meglio le musiche suonate con uno strumento o con un altro. Dipende dal quadro, dipende dalla musica, dipenda dal risultato finale e da ciò che si arriva a comunicare.

Misà che sono andata OT, sarà la notte. Cmq si, ognuno comunica come sa fare non credo si possa scegliere... :sorriso:
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