Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Nuvole parlanti da tutto il mondo

Moderatore: Coordinatori

Avatar utente
ghila
Chibi Totoro
Chibi Totoro
Messaggi: 1745
Iscritto il: lun gen 24, 2005 11:37 am
Località: Bergamo

Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Messaggio da ghila »

Spero di non aprire un doppio topic dedicando questo a Guy Delisle, l'autore cioè di "Pyongyang" e "Shenzhen". Entrambi i volumi, naturalmente a fumetti, sono feroci, ma mai retoriche, denuncie delle realtà storiche e sociali che vivono le due città che danno il titolo agli stessi, oggi giorno.
Ricordo ancora con molta emozione la lettura in treno di ritorno da Roma (per la splendida visione comune di Terramare) di Pyongyang, appena acquistato da Heimdall: una lettura che mi assorbì in modo completo. Prima della fine del viaggio l'avevamo letto entrambi figuratevi... Bei ricordi eh heim?! :)
Ma perché aprire ora questo topic? Beh, perché leggo dalla newsletter di Internazionale:
"Cronache birmane
Di Guy Delisle. Fusi orari 2008, 264 pagine, 18,50 euro

Guy Delisle ha vissuto per più di un anno in Birmania con la sua compagna, in missione per Medici senza frontiere, e il figlio di pochi mesi. Nella patria di Aung San Suu Kyi ha scoperto una società oppressa dalla dittatura militare, ma anche un popolo aperto e generoso. Buddismo e repressione, aids e miniere, monsoni e ong: dopo "Pyongyang" e "Shenzhen", il nuovo reportage orientale del canadese dalla matita pungente e poetica. "

Ergo: non vedo l'ora di leggerlo! Voi l'avete letto? Avete mai letto questo autore? Che ne pensate? E se per caso mi sono perso un topic già esistente al riguardo, me ne scuso profondamente e chiedo venia fin d'ora ai moderatori.

:prostrare: :wink:
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit
Avatar utente
spaced jazz
Susuwatari
Susuwatari
Messaggi: 1120
Iscritto il: mer lug 30, 2003 9:47 pm
Località: Café Alpha

Re: Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Messaggio da spaced jazz »

ghila ha scritto:
Ergo: non vedo l'ora di leggerlo! Voi l'avete letto? Avete mai letto questo autore? Che ne pensate? E se per caso mi sono perso un topic già esistente al riguardo, me ne scuso profondamente e chiedo venia fin d'ora ai moderatori.

:prostrare: :wink:
Ciao Ghila, Cronache Birmane lo sto leggendo adesso, preso un paio di giorni fa, assai bello ma ne parlerò meglio adesso che lo finisco... di Pyongyang sinceramente mi sembrava di averne parlato, o forse ricordo altri forum... ad ogni modo eccellente autore! :)
Immagine
Avatar utente
spaced jazz
Susuwatari
Susuwatari
Messaggi: 1120
Iscritto il: mer lug 30, 2003 9:47 pm
Località: Café Alpha

Re: Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Messaggio da spaced jazz »

Immagine

Cronache Birmane è un fumetto recentissimo di Delisle, finito di realizzare l'anno scorso. Segue la via artistica degli altri due volumi, ovvero è un reportage di viaggio a fumetti che ci parla di luoghi a noi distanti sia culturalmente che politicamente.
Rispetto all'eccellente Pyongyang, in CB abbiamo due variazioni tematiche. La prima è l'altmosfera di fondo dell'opera. La Birmania è una ex colonia britannica che vede oggi al potere una dittatura militare (il nome Birmania è usato dalle nazioni occidentali che non riconoscono tale governo, mentre Myanmar è quello attualmente considerato "ufficiale") che governa in modo duro una nazione piena di problemi, incluse le molte fazioni di guerriglieri in lotta; con ricche miniere di Giada dalle condizioni di lavoro disumane, regioni in cui si coltiva la droga alla luce del giorno (tanto da affiggere negli autobus "vietato farsi le pere"!!), con la censura che sforbicia via dai giornali gli articoli poco graditi e tiene agli arresti domiciliari la premio nobel San Suu Kyi. Ma è un governo anche dalle bizzarre stramberie, queste più inoffensive (motociclette vietate; tagli delle banconote della moneta locale da 1, 2, 5, 15, 45 e 90; guida sulla corsia di destra con veicoli col volante a destra -- in pratica ogni sorpasso è un terno al lotto!!).
Tuttavia, rispetto all'assurdo regime nordcoreano, è quasi un paese normale: c'è la tv via satellite, c'è internet, c'è l'aria condizionata ovunque, ci sono i fumetti, ci sono "feste dell'acqua" tradizionali in cui per tre giorni si fracicano vicini e passanti per le strade con qualsiasi mezzo, dalle secchiate agli idranti; ma soprattutto la gente si rende ben conto della situazione reale del paese, pur dovendosi giocoforza adattare.

La seconda novità, rispetto a Pyongyang, è invece quella che riguarda la vita privata dell'autore. Il soggiorno in Birmania non è infatti una visita più o meno lampo, ma un soggiorno di un anno al seguito della compagna Nadège, amministratrice di Medici Senza Frontiere (organizzazione che aveva diverse cliniche nel paese), con tanto di figlioletto al seguito, il simpaticissimo Louis, moccioso di un anno o poco più (ada!).
Cronache Birmane è quindi anche un brillante slice-of-life sulla quotidianità di una famiglia all'estero fra vicende ora paradossali ora esilaranti (una su tutte: se NON vuoi essere fermato da un controllo della polizia, non allacciare le cinture di sicurezza obbligatorie, perché questa legge la rispettano solo gli stranieri XD ). Ricerca della casa, asili, club frequentati dai nuovi ricchi, povertà, allegria, echi dell'epoca coloniale britannica, strane usanze, monaci pagode e meditazioni, viaggi nella tentacolare e vicina Bangkok, stagioni calde e stagioni caldissime (nel "freddo" febbraio si suda dall'alba al tramonto), e decine di altri momenti raccontati con uno stile grafico e narrativo ora lieve e poetico, ora sarcastico e disincantato.

Dunque un volume *estremamente* consigliato, che dimostra le potenzialità del fumetto nel raccontare il presente e la varia umanità che popola questo pianeta.
270 pagine x 18,50 Euro: ma ben spesi.
Immagine
Avatar utente
ghila
Chibi Totoro
Chibi Totoro
Messaggi: 1745
Iscritto il: lun gen 24, 2005 11:37 am
Località: Bergamo

Re: Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Messaggio da ghila »

E con queste righe ora tutto è divenuto certo: lo acquisto appena ripasso nella mia fumetteria prediletta!

Grazie jazz! :gresorr:
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit
Avatar utente
Heimdall
Tanuki
Messaggi: 3450
Iscritto il: sab apr 26, 2003 12:39 pm
Località: Rescaldina (Mi)

Re: Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Messaggio da Heimdall »

Non posso che sottoscrivere ogni parola del sempre preciso Spaced jazz. Questa volta però debbo negargli la soddisfazione di dire di avere effettuato l'acquisto dietro sua imbeccata perché, letti i suoi precedenti fumetti giunti in Italia (Pyongyang e Shenzen), avevo già deciso da tempo di acquistare l'ultima l'opera di Guy Delisle e attendevo con impazienza la sua uscita.

Neppure questa volta il geniale cartoonist canadese (trapiantato in Francia) mi ha deluso.

Poco c'è da aggiungere a quanto puntualmente detto sinora, se non un paio di mie impressioni personali. Delisle ha l'intelligenza e la profondità dei grandi narratori di viaggi e di paesi. Del suo modo di raccontare, apprezzo soprattutto l'estrema onestà intellettuale, che lo porta ad interpretare - talora in maniera divertita, tralaltra provocatoria - il ruolo del politically incorrect. E, vista l'ipocrita melassa che il giornalismo nostrano oramai pare non saperci più risparmiare, questa è una vera e propria benedizione.
Poiché lo stile adottato in questi veri e propri reportages è la narrazione in prima persona, Delisle gioca divertito ad interpretare il visitatore occidentale, un po' spaesato, qualche volta ignorante, pronto senza remore a etichettare rapidamente persone, cose ed usanze che non garbano al suo retroterra culturale o al suo gusto personale. Geniale, ad esempio, in quest'epoca - troppo spesso ipocritamente - filo animalista, vederlo esclamare, indirizzato a dei cani randagi che lo inseguivano mentre andava in bicicletta: "Cani di merda!" (non fate smorfie: lo avremmo detto tutti, e lui non si preoccupa minimamente di giustificarsi).

Secondo la mia sommessa opinione, è proprio questo il valore aggiunto della sua narrazione: nessun cedimento all'esotismo, che potrebbe portare a privilegiare le bellezze naturali o architettoniche dei paesi visitati, come nei tanti, troppi, programmi tv e reportage giornalistici "di approfondimento", che in realtà si risolvono in banali marchette per le agenzie turistiche, ma un normale cittadino occidentale che, di stranezza in stranezza, impara a parlare con la gente, trova le proprie simpatie ed antipatie ma, soprattutto, "empatie". Se uno nasce tondo non muore quadrato: Delisle quindi è un occidentale che parla agli occidentali, senza fingere di essere diventato per magia un cittadino birmano (o cinese, o coreano); sa benissimo che lui, come tutti noi, vive come delle curiosità o come dei fastidi passeggeri quelli che probabilmente per la popolazione locale sono rispettivamente piccoli e grandi drammi. È colpito dal fatto che una serie di curiosi oggetti penzolino dalle finestre, prima di rendersi conto del fatto che questa cosa significa black out continui e, di conseguenza, l'impossibilità di usare frigoriferi e, talora, aria condizionata. Come in Pyongyang pare stigmatizzare l'atteggiamento dei cittadini locali che hanno paura di parlare della dittatura - perché è questo il primo approccio che chiunque di noi avrebbe davanti ad atteggiamenti del genere: "Possibile che non si rendano conto?". Salvo poi, con il tempo, arrivare a pensare che il problema non è nemmeno che "si rendano conto" o no, ma che molte cose vengono semplicemente vissute in una prospettiva diversa, e che le priorità degli altri non necessariamente collimano con le nostre. Vedere per credere le pagine legate alla meditazione nel tempio buddista, per esempio. Insomma la sua "scorrettezza politica" si dimostra l'unico, vero modo per avvicinarsi un poco ai propri interlocutori anziché prediligere un asettico rispetto "per tutti i luoghi e per tutte le culture", un formalismo di facciata che lascia ciascuno nella condizione in cui lo si è trovato e che, in ultima istanza, impedisce qualsiasi forma di comunicazione.

Insomma, se ancora non l'avete comprato, fatelo subito e procuratevi anche i due precedenti volumi! ;)
Immagine
atchoo
Sposino
Messaggi: 3967
Iscritto il: dom apr 13, 2003 1:22 pm

Re: Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Messaggio da atchoo »

Heimdall ha scritto:Insomma, se ancora non l'avete comprato, fatelo subito e procuratevi anche i due precedenti volumi! ;)
Quanto prima! :)
Non c'è altro pubblicato in Italia, dico bene?
Avatar utente
Heimdall
Tanuki
Messaggi: 3450
Iscritto il: sab apr 26, 2003 12:39 pm
Località: Rescaldina (Mi)

Re: Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Messaggio da Heimdall »

atchoo ha scritto:Non c'è altro pubblicato in Italia, dico bene?
Mi pare che non ci sia nient'altro... Sentiamo Jazz se ha qualche anticipazione... :P
Immagine
Avatar utente
spaced jazz
Susuwatari
Susuwatari
Messaggi: 1120
Iscritto il: mer lug 30, 2003 9:47 pm
Località: Café Alpha

Re: Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Messaggio da spaced jazz »

Heimdall ha scritto:
atchoo ha scritto:Non c'è altro pubblicato in Italia, dico bene?
Mi pare che non ci sia nient'altro... Sentiamo Jazz se ha qualche anticipazione... :P
No... altre opere di Delisle come L'Inspecteur Moroni o Louis au ski, fumettisticamente più "tradizionali", non so quanto possano interessare questo editore...
Immagine
Avatar utente
ghila
Chibi Totoro
Chibi Totoro
Messaggi: 1745
Iscritto il: lun gen 24, 2005 11:37 am
Località: Bergamo

Re: Guy Delisle: quando il fumetto diventa reportage

Messaggio da ghila »

Heim... :prostrare:
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit