St. Kilda

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ali con le ali
Ghibliano
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St. Kilda

Messaggio da ali con le ali »

Ripensando al mio viaggio appena terminato (luoghi molto Miyazakeschi :D!), mi è venuta voglia di condividere con voi questa storia veramente straordinaria. Si tratta delle vicende di un'arcipelago -St.Kilda, appunto- che si trova 66 km a ovest della più esterna delle Ebridi: praticamente, in pieno Atlantico. L'isola principale è stata abitata fino agli anni '30 da una comunità composta da una quarantina di persone (nell'ottocento erano un centinaio), che vivevano principalmente degli uccelli migratori che fanno dell'isola il loro principale "posto tappa" nell'Atlantico. Pare addirittura che gli isolani avessero sviluppato una peculiarità genetica dovuta al loro atavico arrampicarsi sulle altissime scogliere/alture dell'isola per raggiungere i nidi: molti presentavano alluci singolarmente lunghi :shock: .
Altra particolarità dell'arcipelago è il fatto che, fino alla metà dell'ottocento -quando vi si sviluppò una sorta di "turismo antropologico/naturalistico"- l'isola era totalmente isolata dal resto del mondo :shock:. L'unico contatto con l'esterno, salvo casi fortuiti, era la "visita" annuale dell'esattore delle tasse del clan MacLaod dall'isola di Skye, cui St.Kilda era formalmente sottomessa. In casi di emergenza (carestie, epidemie, etc..), i St.Kildani accendevano grandi fuochi nella speranza che li si notasse dalle lontane Ebridi; avevano anche sviluppato una sorta di "posta marina": mandavano via mare messaggi all'interno di una vescica di pecora legata ad un galleggiante, che, seguendo le correnti, approdava nelle Ebridi, nelle Orcadi o in Norvegia. Grazie a questo sistema, la popolazione si salvò più di una volta dall'estinzione.
Negli anni trenta gli isolani furono completamente evacuati per loro stessa volontà, un po'per le terribili carestie degli anni precedenti, un po'per inseguire il miraggio di una vita migliore nel "mondo esterno". Pare che, per molti di loro, fu quasi impossibile il sereno inserimento nella nuova società.
Oggi l'arcipelago è patrimonio dell'UNESCO sia dal punto di vista naturalistico che culturale, e vi si svolgono campi estivi archeologici (dove ci si può anche arruolare come volontari -devo ammettere che io e il ciccipucci ci abbiamo fatto un pensierino :lol: :wink: ...) per preservare ciò che resta delle antiche abitazioni.
Una storia affascinante e che fa riflettere...

Per ulteriori approfondimenti, la pagina di wikipedia in italiano è molto ben curata e dispone di una ricca biblio/sitografia ( http://it.wikipedia.org/wiki/Saint_Kilda ). Su internet credo si possano trovare anche alcune riproduzione delle foto scattate alla comunità prima e durante l'evacuazione.
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