Oh, allora andiamo ancora più a monte!
Vediamo se così riesco ad arrivare al nodo che mi interessa. Dunque: è una colpa (o
peccato intellettuale, se vuoi) considerare il cinema sì come una forma d'arte
ma anche come una forma di intrattenimento? (Che poi, volendo, è un discorso che si allaccia bene anche a quanto detto su Totoro).
È che a ragionare come dici tu, forse, bisognerebbe fustigare i tre quarti delle persone che vanno al cinema, perché sono semplicemente persone che vanno lì per
divertirsi.
E adesso, non volermene, ma per quanto mi riguarda se la loro intenzione è quella non mi metto certamente a biasimarli, se hanno l'onestà di ammettere sinceramente quello che intendono fare.
Voglio dire, anche a me succede di passare dei momenti in cui ho voglia di mero
svago. Magari allora faccio partire un videogioco, per dire. Altri possono decidere di guardare un film, se non addirittura di leggere un libro! E per me, per me personalmente dico, la lettura di un libro è generalmente qualcosa di molto impegnativo, diciamo quasi uno "studio", ma se qualcuno vuole leggersi qualcosa di non particolarmente "spesso" (cioè: non un classico, pensando alla tua definizione) magari solo per
rilassarsi, e
senza alcuna velleità di dare a quell'opera un valore che non ha (questo è importante, qui si misura l'onestà intellettuale, a mio giudizio), a me sta benissimo, e non mi metto a pensare che questo qualcuno sta "perdendo tempo", semplicemente perché credo che sia giusto avere un certo tempo anche per svagarsi e ritengo che ciascuno possa decidere l'attività che più gli piace, a tal fine! Ho fatto l'esempio con la lettura, ma vale lo stesso anche per il cinema, ovviamente.
Per i film ghibliani, poi, è volendo ancora più complicato! Perché in fondo alcuni di essi, per come sono fatti, si prestano secondo me anche ad una visione "leggera", almeno questa è la mia esperienza.