Ermeneutica ghibliana e non (?)

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Ani-sama
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da Ani-sama »

ghila ha scritto:[...]
In realtà pensavo ad un atteggiamento un po' meno "estremo". Cioè, io penso ad uno spettatore che sì, a volte apprezza il cinema "impegnativo" e ci perde volentieri ore sopra, ma che altre volte si accontenta di un po' di svago, senza necessariamente che "svago" debba significare "trash" (cinepanettoni). :D

Detta in altri termini, la mia domanda era: è una colpa andare al cinema per svagarsi e basta, ogni tanto? Tornando al discorso particolare: è una colpa andare a vedere Totoro per vedere un film piacevole e non pensare di passare i giorni successivi ad elucubrarci sopra? Forse così si capisce meglio. :)
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ghila
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da ghila »

Non è una colpa Ani, è un VERO e proprio PECCATO intellettuale.
:)

Ma io vedo il film come una vera e propria arte: sempre e quindi pretendo in primis dalla produzione, al regista fino ad arrivare al fruitore finale.
Poi capita anche a me di rivedere, che ne so, la trilogia del "Signore degli anelli" per puro piacere di perdermi nelle immagini (quello che tu chiami "svago"), però il piacere sta nell'osservare il tipo di fotografia, certi viraggi, certi movimenti di macchina, certi particolari della produzione... cioè non è mai una visione senza pensiero, senza sottofondo, senza riflessione.
Altrimenti, scusa, ma è una perdita di tempo pura e semplice.
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Ani-sama
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da Ani-sama »

Oh, allora andiamo ancora più a monte! :D Vediamo se così riesco ad arrivare al nodo che mi interessa. Dunque: è una colpa (o peccato intellettuale, se vuoi) considerare il cinema sì come una forma d'arte ma anche come una forma di intrattenimento? (Che poi, volendo, è un discorso che si allaccia bene anche a quanto detto su Totoro).

È che a ragionare come dici tu, forse, bisognerebbe fustigare i tre quarti delle persone che vanno al cinema, perché sono semplicemente persone che vanno lì per divertirsi. :D E adesso, non volermene, ma per quanto mi riguarda se la loro intenzione è quella non mi metto certamente a biasimarli, se hanno l'onestà di ammettere sinceramente quello che intendono fare. :) Voglio dire, anche a me succede di passare dei momenti in cui ho voglia di mero svago. Magari allora faccio partire un videogioco, per dire. Altri possono decidere di guardare un film, se non addirittura di leggere un libro! E per me, per me personalmente dico, la lettura di un libro è generalmente qualcosa di molto impegnativo, diciamo quasi uno "studio", ma se qualcuno vuole leggersi qualcosa di non particolarmente "spesso" (cioè: non un classico, pensando alla tua definizione) magari solo per rilassarsi, e senza alcuna velleità di dare a quell'opera un valore che non ha (questo è importante, qui si misura l'onestà intellettuale, a mio giudizio), a me sta benissimo, e non mi metto a pensare che questo qualcuno sta "perdendo tempo", semplicemente perché credo che sia giusto avere un certo tempo anche per svagarsi e ritengo che ciascuno possa decidere l'attività che più gli piace, a tal fine! Ho fatto l'esempio con la lettura, ma vale lo stesso anche per il cinema, ovviamente. :)

Per i film ghibliani, poi, è volendo ancora più complicato! Perché in fondo alcuni di essi, per come sono fatti, si prestano secondo me anche ad una visione "leggera", almeno questa è la mia esperienza. :)
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da kaorj »

Vi immaginate "un'adeguata preparazione" alla visione di un "Vacanze di Natale" dei Vanzina? :loool:

Beh, a parte questi casi estremi (ok, molto estremi), personalmente la voglia di approfondire la conoscenza di un film non mi scatta sempre: dipende da cosa vado a vedere.

Un minimo di preparazione c'è sempre (lettura delle opinioni di precedenti fruitori, recensioni più o meno specialistiche), ma è solo dopo aver visto il film, quando capisco che vorrò rivederlo (nel bene, o nel male, che ricavo da una prima visione) che mi informo molto meglio sulle linee guida seguite per la realizzazione dell'opera.

Ok, adesso sparatemi... :aureola:
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da dolcemind »

Ani-sama ha scritto:......
Dunque: è una colpa (o peccato intellettuale, se vuoi) considerare il cinema sì come una forma d'arte ma anche come una forma di intrattenimento?
....
Perchè dovrebbe esserlo? Il cinema è intrattenimento. Solo alcune opere sono arte.
Bisogna capire quello che si vuole quando si va al cinema e delle opere che si scelgono di vedere.
Non credo che nessuno sia stato preda di "Sindrome di Stendhal" guardando "Natale in..." (aggiungere a piacere).
Il discorso credo sia diverso. Credo si parli di come rapportarsi di fronte all'arte, non al cinema.
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da Ani-sama »

dolcemind ha scritto:Perchè dovrebbe esserlo? Il cinema è intrattenimento. Solo alcune opere sono arte.
Il problema è solo spostato. Chi decide cos'è "arte" e cosa "intrattenimento"? Bella domanda! L'esistenza di quei due insiemi separati è un fatto, saperli caratterizzare in maniera univoca è un altro paio di maniche, oserei dire anzi che è impossibile!
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da dolcemind »

Ani-sama ha scritto:
dolcemind ha scritto:Perchè dovrebbe esserlo? Il cinema è intrattenimento. Solo alcune opere sono arte.
Il problema è solo spostato. Chi decide cos'è "arte" e cosa "intrattenimento"? Bella domanda! L'esistenza di quei due insiemi separati è un fatto, saperli caratterizzare in maniera univoca è un altro paio di maniche, oserei dire anzi che è impossibile!
Se vuoi lo sposto un altro pò... :wink:
Quello che intendo è cosa fare quando riconosci che quello cui ti approcci è arte. Lo riconosci perchè te lo hanno detto altri o perchè lo hai capito da solo. Oppure anche solo se per te è arte. Credo che in tal caso uno studio sia necessario anche per goderne appieno.
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da ghila »

dolcemind ha scritto:Il discorso credo sia diverso. Credo si parli di come rapportarsi di fronte all'arte, non al cinema.
Il discorso era volutamente generale, ma credo adattabilissimo ad un raffronto con l'arte cinematografica.
Io così lo vedo un film: arte (o tentativo di arte), senza nessuna differenza con una Sistina o una pagina della Nona.
Poi è vero che esiste la Sistina come pure il quadro ad olio di mia zia. La Nona e le mie robe.
Ma solo perchè io produco escrementi musicali, la musica tutta va considerata puro hobby per coprofagi? :roll:

Anche perchè, scusatemi, ma da quando le arti NON sono anche intrattenimento? Evasione? Svago per il fruitore?

Da qui partiva la mia riflessione, banalissima lo ammetto, ma che presupponeva tale principio. Chiaro che poi ognuno vede l'opera filmica esattamente come vuole. :)
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da atchoo »

Io, effettivamente, guardo ogni film (Studio Ghibli inclusi) cercandovi intrattenimento prima di tutto, appagamento visivo (perché i film Studio Ghibli sono belli anche solo *a vedersi*) poi. Nulla di più.
Magari mi perdo qualcosa, magari me la godo ben più di altri.
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da Shito »

Ani-sama ha scritto:
dolcemind ha scritto:Perchè dovrebbe esserlo? Il cinema è intrattenimento. Solo alcune opere sono arte.
Il problema è solo spostato. Chi decide cos'è "arte" e cosa "intrattenimento"? Bella domanda! L'esistenza di quei due insiemi separati è un fatto, saperli caratterizzare in maniera univoca è un altro paio di maniche, oserei dire anzi che è impossibile!
L'arte ha un intento comunicativo reale, eventualmente educativo in senso lato.
L'intrattenimento, lo dice la parola stessa, è passatempo. Insomma un modo vuoto di usare la risorsa più scarsa dell'umana vita.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da atchoo »

Questo se consideri, come fai, intrattenere = passare tempo = perdere tempo.
Ma pure l'arte intrattiene, no? E' un discorso qualitativo, dunque.
Io contesto il recarsi al cinema, l'inserire un cd o l'aprire un libro per cercarvi arte. Perché spesso ci si convince di averla trovata anche dove ce n'è pochina (o proprio non ce n'è).
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da Ani-sama »

Shito ha scritto:L'intrattenimento, lo dice la parola stessa, è passatempo. Insomma un modo vuoto di usare la risorsa più scarsa dell'umana vita.
Ma... io non vedo tutta questa accezione negativa nel "passatempo". Cioè, mi spiego: sarebbe forse bello riuscire a tenere l'"attenzione intellettiva" a livelli costantemente alti, cioè avere la forza di impegnarsi costantemente in attività che richiedano dispendio di energie mentali. È solo che... sinceramente mi domando quanti in questo mondo ci riescano. :? Ma non perché necessariamente mancanti di doti intellettive, ma proprio perché mancanti di una quantità arbitrariamente grande di energia. Io stesso, quando mi capita di - poniamo caso - studiare dalla mattina fino al tardo pomeriggio, di sera magari preferisco evitare di ragionare troppo, e così compio attività di "svago" (di qualsiasi sorta). Non ci vedo nulla di male, perché si tratta solo di un modo per "rilassare" il mio cervello il quale, con tutta evidenza, non può sempre lavorare al 100%, per il semplice fatto che se dovesse essere così, molto probabilmente diventerei una persona... esaurita.

Tornando un po' al discorso, e ricollegandomi a quanto detto dallo Starnuto ( :P ) qui sopra, non ci trovo nulla di riprovevole nel guardare un film (leggere un libro, ascoltare musica) con la finalità di "rilassare il cervello". Per cogliere i significati profondi dell'opera, nel caso vi siano, ci sarà semplicemente un altro momento, un momento in cui molto semplicemente si avranno la voglia e le forze mentali per farlo. :)
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da atchoo »

Concordo con Ani-sama: c'è modo e modo di perdere tempo! :si:
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da dolcemind »

Ani-sama ha scritto:
...............
dunque secondo te è proprio inammissibile che un adulto si avvicini diciamo con " onesta leggerezza" (senza cioè che ciò poi implichi la deprecabile pratica di "dare giudizi senza conoscere") ad un'opera filmica quale potrebbe essere Totoro (o diciamo un altro film di un certo valore)?
.............
A mio avviso si può essere "onesti" nell'approccio senza necessariamente dover partire con un bagaglio di studi e conoscenze a priori. Quello che inevitabilmente viene perso durante la visione, o più in generale fruizione, si può comunque recuperare, se lo si vuole, no? E se non lo si vuole, in ogni modo qualcosa non sarà stato perso, e costituirà una forma di arricchimento. :)
.......................
Tornando al punto ed avendo capito che si sta parlando di qualcosa di assimilabile all’arte (che secondo atchoo è una forma elevata d'intrattenimento) mi è venuto in mente questo esempio.
Supponiamo si voglia andare a S.Pietro in Vincoli a Roma a vedere per la prima volta il famoso Mosè di Michelangelo (opera d’arte universalmente riconosciuta). Contrariamente a quanto accade nelle chiese di Firenze l’ingresso è totalmente gratuito e non c’è mai molta gente. Si può restare ad ammirarlo anche per parecchio.
Guardandolo per la prima volta le reazioni possibili sono:
a) Gajardo! Se la Roma vince lo scudetto glie metto la maglia di Totti e mi faccio una foto.
b) Non male, proprio rilassante. Hai visto poi di che tonalità di bianco è quel marmo? Domani debbo scriverlo su di un forum su Michelangelo.
c) E’ in assoluto una delle cose più belle che abbia visto, mi tocca nel profondo. Voglio guardarlo attentamente. Ma cosa sono quelle corna che spuntano dalla testa? Mah, probabilmente anche Michelangelo era un Massone e faceva parte del Priorato di Sion. Saranno un simbolo massonico. Prima o poi controllerò.
d) Come c) fino al punto interrogativo. Voglio capire di cosa si sta parlando. M’informerò e poi tornerò a vederlo.
Gli approcci all’opera sono stati secondo me:
a) Sciocco
b) Ignorante (ignoro l’opera ed il suo contenuto)
c) Pigro
d) Corretto.
Per quanto mi riguarda tutti gli approcci sono validi (eccezion fatta per il primo) ma credo non si debba biasimare chi si avvicina ad un’opera d’arte (o da lui ritenuta tale) con atteggiamento corretto. Al massimo sarebbero da biasimare tutti gli altri.
Ultima modifica di dolcemind il lun set 29, 2008 11:23 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Ermeneutica ghibliana e non (?)

Messaggio da Ani-sama »

dolcemind ha scritto:Per quanto mi riguarda tutti gli approcci sono validi (eccezion fatta per il primo) ma credo non si debba biasimare chi si avvicina ad un’opera d’arte (o da lui ritenuta tale) con atteggiamento corretto. Al massimo sarebbero da biasimare tutti gli altri.
Ma è ovvio, nessuno vuole biasimare chicchessia. A parte chi dimostra palese e irrispettosa imbecillità, ma mi sembra logico. A me poi sta bene se qualcuno, davanti ad un quadro (scultura, film, opera musicale...) si "abbandona nella contemplazione". Senza pretendere altro, almeno in quel preciso momento. È successo tante volte anche a me, e non per questo mi sento "pigro" o "biasimabile".
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