Epistemologia
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- dolcemind
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Re: Epistemologia
beh sai, sei un fisico...
poi leggo:
"“Vera Scienza”, macinando numeri davanti a un calcolatore."
ed anche il paragone tra lumache ed i fisici del cern con la battuta finale...
come prendere coscienza dei propri limiti.
poi leggo:
"“Vera Scienza”, macinando numeri davanti a un calcolatore."
ed anche il paragone tra lumache ed i fisici del cern con la battuta finale...
come prendere coscienza dei propri limiti.
Re: Epistemologia
Beh ma io sono sempre stato di quest'avviso, e infatti non sono mai stato uno dei sostenitori della "Verità" (con la V maiuscola) "Particella di Dio" e accrocchi vari. Paragonarsi alle lumachine credo sia semplicemente prendere coscienza del proprio ruolo, e personalmente credo che la molti scienziati siano di questo avviso...
Se questo fa di me un autocritico, beh
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Ph.Me
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Re: Epistemologia
Torno un attimino sulla questione...
Ciò che ho voluto sottolineare nel raccontino è sì una "critica alla categoria"*, ma soprattutto una sottolineatura del ruolo, importantissimo, dell'indagine scientifica. Le lumachine fanno una fatica boia e ci mettono millenni per capire, ciò che a noi è garantito come diritto di nascita: com'è fatta una notte stellata, però alla fine ci arrivano, a comprendere, ammirare e stupirsi di qualcosa che gli sarebbe precluso se non avessero la tenacia necessaria per investigare più a fondo la realtà e capire fenomeni che concorrono solo tangenzialmente alla loro percezione del mondo.
Ovvero probabilmente, rispetto all'immaginario collettivo che, a causa appunto della pubblicizzazione mediatica di questo "cattivo pensiero" vede le grandi operazioni scientifiche come scoprire "tutto di tutto" (e ogni tanto si sentono frasi tipo "non c'è più niente da scoprire") declasso la scienza a scoprire l'ovvio e il banale, se guardato letteralmente con "altri occhi e orecchie" (d'altronde quanto ci abbiamo messo per scoprire gli ultrasuoni, cioè i suoni che pipistrelli e Cani percepiscono senza sforzo ontologico?). Ma dall'altro lato la Scienza, per come la vedo io, in questo modo ha un ruolo anche estetico ben più potente della mera catalogazione pedissequa e di fenomeni che risulta utile unicamente a scopo tecnico: uno Scienziato, grazie a studio "matto e disperatissimo" può infine letteralmente vedere con gli occhi del gatto, sentire con le orecchie del pipistrello, apprezzare meraviglie concesse agli organi di senso subatomici di un ipotetico e potente essere alieno, comprendere che la realtà è vasta, molto molto di più di quanto qualsiasi macchina possa comprendere, per quanti km sia lunga, ed innamorarsene...
Vabbeh, sono finito sul sentimentale
*Pur avendo ben coscienza che non è la categoria ad avere un metro epistemologico di stampo positivista, anzi... Più che altro la critica ad una scuola di pensiero, che inconsciamente striscia nell'approccio alla disciplina, sia da professionisti che da amatori...
La critica vera che posso fare alla categoria è IMHO non curarsi a sufficienza dell'aspetto epistemologico che dovrebbe essere la base, e questo, sempre IMHO, provoca una sbandata complessiva della scienza verso un tecnicismo, e da lì quella frase sulla "Vera Scienza" e la denigrazione dell'epistemologia a "piccolezza". Quella è effettivamente la vera critica alla comunità scientifica che mi sento di portare (difatti è l'unico punto in cui non si parla in termini di parabola/racconto ma entra la componente comunitaria e sociale tipica della scienza) Di questo ne ho un po' parlato nel primissimo articolo della categoria Ph.ysica sempre sul mio blog, magari ci farò la seconda parabolina
Ciò che ho voluto sottolineare nel raccontino è sì una "critica alla categoria"*, ma soprattutto una sottolineatura del ruolo, importantissimo, dell'indagine scientifica. Le lumachine fanno una fatica boia e ci mettono millenni per capire, ciò che a noi è garantito come diritto di nascita: com'è fatta una notte stellata, però alla fine ci arrivano, a comprendere, ammirare e stupirsi di qualcosa che gli sarebbe precluso se non avessero la tenacia necessaria per investigare più a fondo la realtà e capire fenomeni che concorrono solo tangenzialmente alla loro percezione del mondo.
Ovvero probabilmente, rispetto all'immaginario collettivo che, a causa appunto della pubblicizzazione mediatica di questo "cattivo pensiero" vede le grandi operazioni scientifiche come scoprire "tutto di tutto" (e ogni tanto si sentono frasi tipo "non c'è più niente da scoprire") declasso la scienza a scoprire l'ovvio e il banale, se guardato letteralmente con "altri occhi e orecchie" (d'altronde quanto ci abbiamo messo per scoprire gli ultrasuoni, cioè i suoni che pipistrelli e Cani percepiscono senza sforzo ontologico?). Ma dall'altro lato la Scienza, per come la vedo io, in questo modo ha un ruolo anche estetico ben più potente della mera catalogazione pedissequa e di fenomeni che risulta utile unicamente a scopo tecnico: uno Scienziato, grazie a studio "matto e disperatissimo" può infine letteralmente vedere con gli occhi del gatto, sentire con le orecchie del pipistrello, apprezzare meraviglie concesse agli organi di senso subatomici di un ipotetico e potente essere alieno, comprendere che la realtà è vasta, molto molto di più di quanto qualsiasi macchina possa comprendere, per quanti km sia lunga, ed innamorarsene...
Vabbeh, sono finito sul sentimentale
*Pur avendo ben coscienza che non è la categoria ad avere un metro epistemologico di stampo positivista, anzi... Più che altro la critica ad una scuola di pensiero, che inconsciamente striscia nell'approccio alla disciplina, sia da professionisti che da amatori...
La critica vera che posso fare alla categoria è IMHO non curarsi a sufficienza dell'aspetto epistemologico che dovrebbe essere la base, e questo, sempre IMHO, provoca una sbandata complessiva della scienza verso un tecnicismo, e da lì quella frase sulla "Vera Scienza" e la denigrazione dell'epistemologia a "piccolezza". Quella è effettivamente la vera critica alla comunità scientifica che mi sento di portare (difatti è l'unico punto in cui non si parla in termini di parabola/racconto ma entra la componente comunitaria e sociale tipica della scienza) Di questo ne ho un po' parlato nel primissimo articolo della categoria Ph.ysica sempre sul mio blog, magari ci farò la seconda parabolina
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Re: Epistemologia
Trovo le tue ultime parole assenate e lucidissime, buon Raghnar. Avercene di scienziati come te!
Buon cammino e grazie!
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- dolcemind
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Re: Epistemologia
e questo è molto chiaro nell'incipit (Raghnar ha scritto: La critica vera che posso fare alla categoria è IMHO non curarsi a sufficienza dell'aspetto epistemologico che dovrebbe essere la base, e questo, sempre IMHO, provoca una sbandata complessiva della scienza verso un tecnicismo, e da lì quella frase sulla "Vera Scienza" e la denigrazione dell'epistemologia a "piccolezza".
[...]
Spoiler: |
"Tuttavia i colleghi generalmente lo trattavano con indifferenza considerandolo troppo dedito a quelle piccolezze da potersi dedicare alla “Vera Scienza”, macinando numeri davanti a un calcolatore." |
Questo invece non mi è arrivato direttamente. Anche perchè lo studente ridicolizza il lavoro delle lumachine mentre il professore eccentrico ridicolizza (oltre allo studente) il lavoro attuale dei fisici paragonandoli alle lumachine stesse.Raghnar ha scritto: Ciò che ho voluto sottolineare nel raccontino è sì una "critica alla categoria"*, ma soprattutto una sottolineatura del ruolo, importantissimo, dell'indagine scientifica. Le lumachine fanno una fatica boia e ci mettono millenni per capire, ciò che a noi è garantito come diritto di nascita: com'è fatta una notte stellata, però alla fine ci arrivano, a comprendere, ammirare e stupirsi di qualcosa che gli sarebbe precluso se non avessero la tenacia necessaria per investigare più a fondo la realtà e capire fenomeni che concorrono solo tangenzialmente alla loro percezione del mondo.[...]
Ed alla fine ride sornione, quindi ho pensato che il suo scopo fosse proprio quello, quasi a sottolineare l'inutilità degli sforzi compiuti dai fisici, piuttosto che l'utilità invece.
Re: Epistemologia
No hai perfettamente colto nel segno per quanto riguarda l' "utilità".
Cioè per l'eccentrico professore il lavoro dei fisici non ha nulla di "utile", o meglio non è lo scopo principale della ricerca fisica l'essere "utile". Come dice un adagio del MIT (attribuito a Feynmann) "Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but that's not why we do it!". Il fatto che dia dei risultati pratici è ontologicamente confortante e stupendamente comodo, ma non può essere l'unico metro di giudizio (altrimenti vedremmo che siamo ben poca cosa, nonostante tutti i risultati, siamo sempre paragonabili alle lumachine).
Che sia esteticamente figo in effetti non ci ho posto l'accento (se no troppa carne al fuoco: un argomento per volta, gli altri nell'ombra!), speravo si leggesse un po' fra le righe ma non sono uno scrittore granchè capace XD
Grazie di tutti i commenti, spero che, in ogni caso, sia piaciuta e arrivata al lettore!
Cioè per l'eccentrico professore il lavoro dei fisici non ha nulla di "utile", o meglio non è lo scopo principale della ricerca fisica l'essere "utile". Come dice un adagio del MIT (attribuito a Feynmann) "Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but that's not why we do it!". Il fatto che dia dei risultati pratici è ontologicamente confortante e stupendamente comodo, ma non può essere l'unico metro di giudizio (altrimenti vedremmo che siamo ben poca cosa, nonostante tutti i risultati, siamo sempre paragonabili alle lumachine).
Che sia esteticamente figo in effetti non ci ho posto l'accento (se no troppa carne al fuoco: un argomento per volta, gli altri nell'ombra!), speravo si leggesse un po' fra le righe ma non sono uno scrittore granchè capace XD
Grazie di tutti i commenti, spero che, in ogni caso, sia piaciuta e arrivata al lettore!
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Re: Epistemologia
Sesto Empirico dissente.Raghnar ha scritto:No hai perfettamente colto nel segno per quanto riguarda l' "utilità".
Cioè per l'eccentrico professore il lavoro dei fisici non ha nulla di "utile", o meglio non è lo scopo principale della ricerca fisica l'essere "utile". Come dice un adagio del MIT (attribuito a Feynmann) "Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but that's not why we do it!". Il fatto che dia dei risultati pratici è ontologicamente confortante e stupendamente comodo, ma non può essere l'unico metro di giudizio (altrimenti vedremmo che siamo ben poca cosa, nonostante tutti i risultati, siamo sempre paragonabili alle lumachine).
(non ho ancora trovato un singolo elemento valido contro di lui, solo giustificazioni ontologiche dell'ontico, e non vanno bene per me... ma suppongo che uno scettico solipsista sia senza rimedio).
Quanto al sesso, direi piuttosto che la sua piacevolezza è l'inganno con cui la natura si fa beffe del nostro libero arbitrio. Alla fine serve a conservare la specie.
Non sappiamo quante specie sessuate dal coito doloroso sono state scartate da ciò che *a posteriori* si chiama 'selezione naturale', ecco.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
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Re: Epistemologia
I porcospini e le istrici per ora sopravvivono. A fatica, e con un po' le palle che girano, ma sopravvivono!Shito ha scritto:Non sappiamo quante specie sessuate dal coito doloroso sono state scartate da ciò che *a posteriori* si chiama 'selezione naturale', ecco.
Re: Epistemologia
Vallo a dire a Arturo.Palla di fuliggine ha scritto:I porcospini e le istrici per ora sopravvivono. A fatica, e con un po' le palle che girano, ma sopravvivono!Shito ha scritto:Non sappiamo quante specie sessuate dal coito doloroso sono state scartate da ciò che *a posteriori* si chiama 'selezione naturale', ecco.
Perlatro, non sapevo che 'istrice' fosse femminile. E' davvero così? Avevo sempre detto 'gli istrici'.
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Re: Epistemologia
Non ne ho idea, a voce mi viene da dire "le istrici"... Comunque, anche le femmine avranno i loro problemini, no? Suvvia, non indaghiamo, sennò questo thread culturalissimo mi va in malora!Shito ha scritto:Palla di fuliggine ha scritto:Perlatro, non sapevo che 'istrice' fosse femminile. E' davvero così? Avevo sempre detto 'gli istrici'.Shito ha scritto:Non sappiamo quante specie sessuate dal coito doloroso sono state scartate da ciò che *a posteriori* si chiama 'selezione naturale', ecco.
Edito: Il Treccani dice "ìstrice s. m. (raro f.) [dal lat. hystrix -ĭcis f., gr. ὕστριξ -ιχος m. o f., comp. di un elemento ὑσ «in alto» e ϑρίξ τριχός «capello, pelo»"
e l'Hoepli: "istrice [ì-stri-ce] s.m., non com. f. (pl. -ci)"
Insomma, è espressione rara o non comune, ma pare accettabile... Fine
Re: Epistemologia
E' che per come l'avevi scritta mi era balzata in mente l'unione interraziale tra le due specie.
Arturo ne sarebbe stato davvero divertito.
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Re: Epistemologia
Ma come, il paladino dell'originalità, mi italianizza il nome di Schopenauer? Non zi fa!Shito ha scritto:Vallo a dire a Arturo.
Re: Epistemologia
E' perché mi parla la notte, come Soreno, come Gianpaolo, e vogliono tutti essere chiamati in Italiano. Dicono che così si sentono più 'tra amici'.
A volte c'è anche Emanuele, ma è un musone. Tommaso invece meno di quello che si sarebbe potuto pensare.
Anche se il mio più caro resta sempre quello che qui sotto ha le sembianze di Michelagniolo:
(chiedo scusa a R. per il 'taglio' del soggetto)
A volte c'è anche Emanuele, ma è un musone. Tommaso invece meno di quello che si sarebbe potuto pensare.
Anche se il mio più caro resta sempre quello che qui sotto ha le sembianze di Michelagniolo:
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Re: Epistemologia
Emanuele non l'ho mai sopportato neanche io, sempre a criticare questo e quello!Shito ha scritto:A volte c'è anche Emanuele, ma è un musone.
P.S. Il tuo quadro è effettivamente tagliato ai lati, deve essere colpa della transcodifica da NTSC!
Ok, ora basta, sennò, Natale o meno, Heimdall mi banna!
Re: Epistemologia
Riprendo uno spunto da qui.
Il classico paradosso è carino, e ti posso mostrare un semplice modello (matematico) in cui - davvero - Achille non raggiunge la tartaruga in un tempo finito. Però esso non ha alcun interesse se non speculativo. Il calcolo infinitesimale, invece, funziona proprio bene nella fisica! Come vedi, il punto sta molto spesso nella scelta del formalismo matematico più adatto e compatibile con le osservazioni sperimentali. Non bisogna confondere le due discipline: la matematica vive bene da sola e non si preoccupa se alcuni risultati non avranno riscontri osservabili; la matematica non è collegata, di per sé, con la realtà! La fisica invece, da quanto mi dicono, è una scienza sperimentale, quindi i modelli matematici che non hanno un riscontro di quel tipo devono essere scartati, punto. La fisica è eccome collegata alla realtà!
Ci sarà un motivo perché ho scelto matematica, eh!
In fondo, sai, è solo un caso che la matematica funzioni così bene per costruire modelli della realtà (percepita). Però tant'è, e quindi è utile continuare ad usarla per questo scopo. Nella realtà, Achille raggiunge (e supera) la tartaruga: lo vediamo tutti con i nostri occhi (tu compreso anche se vuoi fare l'alternativo ). Nella modellizzazione matematica fatta con il famigerato calcolo infinitesimale, succede lo stesso.Shito ha scritto:@ Raghnar + AniSama: sì, credo anch'io che la freccia scoccata ai limiti dell'universo non raggiungerà mai l'albero che la tartaruga raggiungerà prima di Achille piè veloce, e al liceo si giocava con calcolo infinitesimale e pensiero filosofico. Non c'entra con la morale, no.
Il classico paradosso è carino, e ti posso mostrare un semplice modello (matematico) in cui - davvero - Achille non raggiunge la tartaruga in un tempo finito. Però esso non ha alcun interesse se non speculativo. Il calcolo infinitesimale, invece, funziona proprio bene nella fisica! Come vedi, il punto sta molto spesso nella scelta del formalismo matematico più adatto e compatibile con le osservazioni sperimentali. Non bisogna confondere le due discipline: la matematica vive bene da sola e non si preoccupa se alcuni risultati non avranno riscontri osservabili; la matematica non è collegata, di per sé, con la realtà! La fisica invece, da quanto mi dicono, è una scienza sperimentale, quindi i modelli matematici che non hanno un riscontro di quel tipo devono essere scartati, punto. La fisica è eccome collegata alla realtà!
Ci sarà un motivo perché ho scelto matematica, eh!
Haast en spoed is zelden goed.