L'approdo

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spaced jazz
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L'approdo

Messaggio da spaced jazz »

Con l'avvento del web parlare o discutere di fumetti è diventato estremamente piacevole e utile; siti, forum e compagnia diffondono il verbo di questa arte... i gusti sono sovrani e al contempo esistono dozzine di opere di valore, tanto che elogi sperticati, iperboli e trionfalismi abbondano. Spesso per veri meriti, altre volte no... il succo di questo discorso, direte voi, dov'è?! E' presto detto: ad usare per l'ennesima volta la definizione di "capolavoro" si rischia di passare per il solito spacciatore di materiale trascurabile o quanto meno amalgamato alla produzione standard, mantre qui ci troviamo di fronte ad una meraviglia. Portata in Italia dalla Elliot Edizioni, che meriterebbe un bacio in fronte per il solo fatto di averla pubblicata.

http://www.elliotedizioni.com/catalog/t ... itle_id=58

L'approdo è un fumetto di Shaun Tan, australiano di origine malese. "Fumetto" per molti può vuol dire tutto, per molti niente. Per i secondi aggiungiamo che è un'opera di grande forza emotiva, assieme di realismo e di visione.
Inoltre sposta letteralmente il confine di bellezza grafica: penso che da questo punto di vista si ponga come una pietra miliare di quest'arte.
E' una graphic novel di 128 pagine dalla narrazione muta nei testi (in effetti, zero sforzo di traduzione e adattamento ^^ ) e ricchissima nei pennelli che è insieme un omaggio a tutti gli emigranti della storia, e una favola sulla semplice felicità a cui aspira l'uomo (affetti, dignità, una Vita).
Racconta tutto per immagini (non una novità assoluta, ricordo ad esempio il notevole Flood, ma non certo una facile prova) ricorrendo a tavole con vignette razionalmente disposte, 3x4 quadrati a pagina, usualmente, che si accorpano o suddividono ulteriormente a seconda della grandezza delle scene, fino a tavole a doppia pagina.
Bene.
Ho parlato di "vignette" ma... ognuna di esse è un dipinto, dai colori ora soffusi ed eterei, ora squillanti, ora ombrosi e drammatici. Le tavole a doppia pagina sono dei veri e propri QUADRI, che ci si ritrova ad ammirare a bocca aperta. E' un fumetto bello quanto e forse più di un artbook.
La storia è semplice, un uomo lascia la famiglia per emigrare in cerca di lavoro e portare via successivamente la famiglia in un luogo più felice, la nuova nazione è ispirata a una New York utopica e surreale (Ellis Island è fonte di ispirazione ovvia e citata, assieme a "Ladri di biciclette" di De Sica), in cui trova altre persone con dolorosi passati e fragili speranze. Animali onirici, navi-bus volanti, calore e luce a cui tendere, ignoranza da cui sfuggire.

Cartonato molto ampio (23x33!!), 22 Euro che non rimpiangerete mai.
Un sontuoso esempio di fumetto.
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ghila
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Re: L'approdo

Messaggio da ghila »

spaced jazz ha scritto:Un sontuoso esempio di fumetto.
Direi un immane esempio di Arte (davvero) Universale, paragonabile, da quel che scrivi, ad una sinfonia strumentale.
Una tale composizione non me la faccio sfuggire di certo!
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Grazie davvero per queste chicche Jazz! :prostrare:
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Tuffgong
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Re: L'approdo

Messaggio da Tuffgong »

Reduce da un tour pomeridiano in tre librerie specializzate e di "L'Approdo" nemmeno l'ombra.
Proverò a comprarlo online. :?

EDIT:

Sul sito dell'editore è venduto scontato del 20% (17.60 euro) e con consegna gratuita (pacco ordinario).

http://www.elliotedizioni.com/catalog/t ... itle_id=58
Immagine
"Ciò che ho realizzato è definita un'eresia da alcuni fan di Lupin, ma io penso che tutte le opere su Lupin, a parte quelle realizzate da noi, siano insignificanti!" H.M
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im-edith
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Re: L'approdo

Messaggio da im-edith »

Ma la casa editrice non ha altri "fumetti" mi pare, gli altri sono tutti romanzi, anche se nella collana "scatti"?

Lo voglio assolutamente trovare +__+ Grazie per la segnalazione!
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spaced jazz
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Re: L'approdo

Messaggio da spaced jazz »

http://www.elliotedizioni.com/catalog/t ... tle_id=101

E' uscito da poco per Elliot Edizioni un altro libro, "Oggetti Smarriti". E' un volume di una settantina di pagine, anche questo cartonato, di grande formato e tutto a colori, che raccoglie in realtà due storie di Tan dei primi anni duemila, ovvero ""Lost Thing" e "The Red Tree".
E' insieme simile e diverso da L'Approdo. Diciamo più intimista e tenue, mentre l'Approdo era maestoso ed esplicito sia nel tema che nella favolosa rappresentazione grafica. Oggetti Smarriti ha un senso più sottile da cercare, più rarefatto e minimale, che si riscontra anche nella veste grafica.
Partiamo dalla prima storia.
C'è un ragazzo che fa collezione di tappi di bottiglia. Una nazione surrealmente steampunk e burocratizzata, quasi kafkiana per certi aspetti coi suoi Dipartimenti Federali (dell'Informazione, dal motto "ignorare regulatum", dei Tubi e Rubinetti, addirittura della Paccottiglia "polverae sottum tappetum"!). E' estate e sulla spiaggia nota una cosa che nessuno vede, uno strano ed enorme animale dentro una sorta di pignatta rossa. Nessuno sa cosa sia, è un "oggetto smarrito". Il ragazzo inizia la ricerca del suo posto, fra Alti e Grigi palazzi governativi di questo curioso mondo. La troverà, assieme alla capacità di notare sempre meno oggetti smarriti in giro. C'è una morale? Tan dice, macché è una storiella così. O forse è il mondo ormai così omologato e indottrinato da non aver più posto per diversi e dissensi?
Belle vignette con testo e dialoghi a lato, incollate su vecchie pagine ingiallite di libri di ingegneria e fisica del padre: solità genialità dell'autore.

La seconda storia è più eterea. Una ragazza si sveglia al sorgere di un nuovo giorno e si interroga su sé stessa, il suo rapporto col mondo e su come vi si dovrebbe rapportare. Che cerca? Come vogliono che sia?
Anche qui al termine troverà qualcosa, un qualcosa che probabilmente sta alla sensibilità del singolo lettore stabilire o forse non ha importanza, l'essenziale è che la sua vita trovi *il* senso?
Anche graficamente "l'albero rosso" è più onirica, con grossi dipinti a tutta pagina... e note di pensiero. Dipinti Tan-style che ti fissi a osservare, e a immaginare cosa ci sarà alla pagina successiva.

Una vera perla insomma, incentrato su intime sensazioni più che su espliciti e roboanti messaggi. Va via in venti minuti e non è certo per chi compra narrativa al chilo, ma davvero l'autore riconferma la sua qualità artistica oltre che dimostrare nuovamente di essere uno dei migliori disegnatori al mondo.
L'edizione è come detto pregevole, a 16,50 Euro che non sono pochi ma ci stanno, l'unica pecca è il bollino non rimovibile "dall'autore de l'approdo" in copertina, anche se onestamente si confonde fra bolli e brandelli di pagina della originalissima grafica di copertina, approvata dal solito Dipartimento Federale (leggete le didascalie in piccolo :D ).