Samurai, sette secoli di eroi
Per chi ci andrà: mi fate poi il favore di raccontarmi cosa c'è effettivamente nella sala dedicata ai "robottoni"?Dalla collezione dell'industriale milanese Luigi Koelliker. Una sala per Goldrake
Armature originali, preziosi cimeli, spade: a Palazzo Reale sfilano guerrieri giapponesi antichi e moderni
Un'armatura da samurai
Figure affascinanti e leggendarie, i guerrieri samurai apparvero nel Medioevo, governando sulla scena giapponese per sette secoli. Una mostra ci introduce nel loro mondo, regolato da complessi comportamenti, codici d'onore rigidamente strutturati dal «Bushido», la «via del guerriero». Prodotta da Palazzo Reale in collaborazione con la Fondazione Mazzotta, l'esposizione raccoglie novanta pezzi, tra cui armature, elmi ed accessori del guerriero samurai, provenienti dalla Collezione Koelliker. Una vasta e straordinaria raccolta che evidenzia l'amore dell'industriale milanese Luigi Koelliker per l'arte e per le arti applicate, i cui pezzi, acquisiti nel tempo, costituiscono gli arredi della sua casa-museo, decorata con quadri (più di 1000, tra cui molti ritratti), statue medievali, medaglie, maioliche, monetieri, mobili, orologi, oreficerie, tessuti, strumenti musicali, astrolabi e argenti.
STATUS SYMBOL DEI NOBILI - Nelle sale di Palazzo Reale sfilano le diverse armature, che nell'insieme compongono una collezione tra le più ricche in Europa, con pezzi in ottimo stato di conservazione, appartenuti a signori feudali e ad esponenti di alto lignaggio. Echi di una cultura lontana, i corredi dei guerrieri erano elementi di riconoscimento per i samurai, status symbol della loro condizione e del rango, evidenziati dalla ricchezza e dalla complessità delle decorazioni. Molto differenti dalle rigide e pesanti corazze metalliche dei cavalieri occidentali, le armature giapponesi erano costruite con cuoio e bambù, materiali leggeri che agevolavano i movimenti, disposti a strati insieme a lamine metalliche e uniti da lacci in cuoio e seta fittamente intrecciati e colorati, per permettere di distinguere le diverse fazioni. L'armatura proteggeva tutto il corpo, ma non lo rendeva invulnerabile, ed era completata da un elmo (kabuto), chiuso con una maschera (mempo) decorata con draghi, demoni e animali feroci, o con elementi eccentrici, come i frutti.
UNA SALA PER GOLDRAKE - Archi, lance e due spade, una lunga (katana) e una corta (wakizashi), costituivano le armi di questi guerrieri specializzati sia nei combattimenti a piedi che a cavallo; in questo caso gli animali erano protetti, come mostra la bardatura con armatura e maschera da guerra, proveniente dalle Raccolte d'Arte Orientale del Castello, insieme ad altri oggetti. Elementi simbolo della cultura giapponese, i samurai si ritrovano anche nella contemporaneità, trasposti nelle forme di nuovi eroi, evocati nei disegni animati: combattenti robot, come Goldrake, ai quali è dedicata l'ultima sala dell'esposizione, creature fantastiche in cui la tecnologia più avveniristica si fonde con la tradizione dell'«arte della guerra».
Palazzo Reale Piazza Duomo
Orari: 9.30-19.30; lun. 14.30-19.30; gio. 9.30-22.30. Ingr. 9/7. Dal 24 febbraio (ore 18, a inviti) al 2 giugno.