I film della mia giovinezza

Film, al cinema o a casa

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Augusto
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I film della mia giovinezza

Messaggio da Augusto »

Forse non sono nella sezione adatta. Ma che bellli certi film di qualche anno fa'. La stangata , Qualcuno volo' sul nido del cuculo, Kramer contro Kramer, e altri ancora.
Ma non li sanno proprio fare piu' certi film?
pippov
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da pippov »

Giovinezza... Direi film della "quasi-maturità"! :sorriso2:
Vuoi dire che non apprezzi Transformers e Il Signore degli Anelli? :tongue:

A parte gli scherzi, qualcosa di buono esce anche oggi. Possibile che tu non riesca a trovare un film decente negli ultimi 30 anni di produzione cinematografica?
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
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Flegias
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da Flegias »

E sopratutto, non esiste e non è mai esistito solo il cinema americano. Altrimenti perché saremmo appassionati di animazione nipponica?

Comunque Pippov, non è che mi piaccia molto l'accostamento orizzontale tra i lavori di Michael Bay e di Peter Jackson. Entrambi Kolossal, certo, ma profondamenti diversi negli intenti. Transformers e, per esempio G.I. Joe, è già meglio.
pippov
Tanuki
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da pippov »

Io li ritengo paragonabili in quanto film recenti e che, di solito, non riescono a piacere a persone over 40 (e Augusto, evidentemente, lo è! :sorriso2: ). Dopotutto si parlava di "epoche", non di generi...

Ma capisco male o ritieni Transformers meglio del Signore degli anelli?
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Palla di fuliggine
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da Palla di fuliggine »

pippov ha scritto:Ma capisco male o ritieni Transformers meglio del Signore degli anelli?
Direi di no, se lo ha affiancato a G.I.Joe! :sorriso2:
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Flegias
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da Flegias »

pippov ha scritto:Io li ritengo paragonabili in quanto film recenti e che, di solito, non riescono a piacere a persone over 40 (e Augusto, evidentemente, lo è! :sorriso2: ). Dopotutto si parlava di "epoche", non di generi...
Sì capisco, in effetti il topic è chiaro in proposito. Però bisogna anche dire che giovinezza e vecchiaia sono concetti temporalmente relativi. Se da un lato è evidente, e qui spesso sottolineato, il generico impoverimento dell'arte nel passare del tempo, dall'altro, proprio per questo, sono sicuro che quando sarò vecchio ripeterò la stessa formula di Augusto ai nuovi giovani, rimpiangendo film ora attualissimi. Del resto, un mio anziano zio vede solo film prodotti prima degli anni cinquanta, per lui i film della 'giovinezza' di Augusto sono già troppo nuovi perché non appartengono alla sua infanzia.
pippov ha scritto:Ma capisco male o ritieni Transformers meglio del Signore degli anelli?
Il contrario. Seppure io ritenga il primo Transformers il migliore film di Micheal Bay. Il migliore tra i peggiori perlomeno :wink: .
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Shito
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da Shito »

Credo che il grande discriminante sia tra usare il cinema come mezzo espressivo/comunicativo al fine di dire qualcosa, esprimere un messaggio o un significato ritenuto di valore, o usare il cinema come mezzo di intrattenimento del tutto vuoto.

Si vede bene qual'è stata la tendenza con l'invecchiare del mezzo espressivo stesso.

La mia convinzione è che, a conti fatti e a strade intraprese, si finirà a decretare che no, il cinema non è stato, e quindi non è, una forma artistica. Per quanto taluni abbiano veicolato dei contenuti artistici con il cinema. Ma è stato un caso, un buono momento, una sperimentazione andata a buon fine. Una parentesi, insomma, troppo breve per stabilire un canone.
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Flegias
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da Flegias »

Questo squilibrio tra fine comunicativo e puro intrattenimento si è indubbiamente divaricato col passare degli anni, all’interno di una tendenza che percepisco come generale di tutte le forme espressive. Ciononostante, io continuo sempre a trovare, tra la mole di film prodotta ogni anno, qualcosa che valga la pena salvare. Per non parlare dei molti serial televisivi che apprezzo.

La cosa che mi stupisce e spaventa è che nel significato di queste opere, soprattutto quelle americane ma non soltanto, mi sembra di cogliere dei continui segnali di allarme riguardo la possibile fine del mondo occidentale (non mi riferisco all’idiozia 2012 ovviamente), a quali fa da contraltare un urgentissimo richiamo ai valori familiari. E’ come se l’industria cinematografica stesse sottilmente celebrando il suo funerale.

Per quel che riguarda il cinema arte non arte, ammettere che non si tratta di una vera e propria forma artistica credo sia il primo passo per comprenderlo appieno. La vecchia ma ancor valida divisione tra cinema d’autore e cinema commerciale è in fondo nata per spiegare l’emergere estemporaneo di un uso artistico del cinema, da parte di singole personalità che si fanno carico di veicolare il messaggio dell’opera-film. Come la sua sorella fotografia, il cinematografo è nato come una macchina da baraccone, una giostra da inserire per il sollazzo del pubblico negli intervalli dell’avanspettacolo. Infatti, ancora oggi si può guardare un film e sgranocchiare pop corn.

Il rilancio del cinema 3D stereoscopico si inscrive perfettamente in questa direzione.
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lo zaffo
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da lo zaffo »

I film della mia gioventù sono per lo più brutti e non li elenco che qui avete il palato fino ...
per quanto riguarda la mia infanzia però almeno cito <<Il gatto con gli stivali>>, film che è l'origine di quanto poco ho di buono in mente, questo sì ...
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Shito
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da Shito »

Tra partentesi, credo che 'Il Gatto con gli Stivali' sia una delle fiabe più diseducative della storia.


"Guadagna la tua felicità con l'inganno che ti apre le porte della ricchezza".

OK.
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ghila
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da ghila »

Flegias ha scritto:Come la sua sorella fotografia, il cinematografo è nato come una macchina da baraccone, una giostra da inserire per il sollazzo del pubblico negli intervalli dell’avanspettacolo. Infatti, ancora oggi si può guardare un film e sgranocchiare pop corn.
Come, se i miei studi musicologici di bassa lega non sbagliano, lo è l'opera lirica essa tutta. Tant'è che da sempre era considerata momento di evasione signorile, o di momento per ascoltare il solito castrato iperdotato. Per non parlare delle mode! Tutto all'opera è moda, tant'è che ggi giorno questo stesso prodotto sta diventando sempre più cinematografico nei tagli, nel recitato, fin'anche nei cartelloni pubblicitari. E a guardare indietro non è che si scoprono molte opere nate senza esigenze di committenza.
Eppure in mezzo a questo magna-magna, c'è qualcuno che nell'opera ha creduto e ha immesso una sua volontà comunicativa ed è questo che, nel marasma dello sfruttamento classico dell'uomo, dona eternità al prodotto!

Il discorso infatti è che se sei un artista te ne sbatti altamente di queste questioni. Tu produci per tuo momento/movimento interiore e utilizzi il mezzo a te più congeniale per farlo; o meglio, oggi si può, il mezzo più congeniale a quanto vuoi comunicare.
A tal fine il film è a mio avviso una delle migliori rappresentazioni di "arte potenziale totale" di wagneriana memoria. Una sorta di wor-ton-drama(-bilder-schnitt and so on!) similare al mousiké greco. Una sorta insomma di contenitore "generale" il quale, essendo somma di numerose componenti da secoli definite arti a sé stanti, si ritrova spesso ad essere visto solo, appunto, come contenitore e, nei momenti più disperati, "contenitore di immondizia".
E questo a mio avviso deriva da una stratificazione delle arti e un utilizzo sempre più sconsiderato del termine stesso, per cui oggi giorno è arte tutto come ad esempio il mix, l'editing, la camera chiara/oscura, l'illuminazione delle opere...

In realtà ci si dovrebbe porre di fronte ad un'opera cinematografica ponendosi sempre la stessa domanda: cosa vogliono dirci queste 6000 persone? E ci riescono? E se ci riescono, come fanno? E se ce l'hanno fatta, chi ha avuto il merito maggiore? E chi ha avuto questo merito, merita tanto da poter essere svincolato dalla forma generale cinematografica ed essere "indipendente"?
Il problema non è se IL FILM è arte, perché, a mio avviso, se comunica e comunica in modo profondo e sublime (e ce ne sono vah!), il discorso non si pone nemmeno; quanto vedere se la somma delle arti interne possono essere considerate "indipendenti" nonostante la dipendenza dal film. Allora ci sta la domanda: ma una OST è arte? La fotografia in un film lo è?

Come vedete ribalto il tutto. Pensieri sparsi che nascono da riflessioni approfondite condite da sparate di bassa lega. Chiedo venia fin d'ora. Sarebbe bello discorrere al riguardo.

Naturalmente sapendo che qui, ahimé di nuovo scusa, saremmo in pieno OT... :oops: :)
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da Shito »

Credo tuttavia io per primo che l'opera sia volgarissima nella sua matrice, e che ogni forma di recitazione sia una forma di prostituzione.
Mettersi su un palco è prostituirsi, del resto.
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ghila
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da ghila »

Shito ha scritto:Mettersi su un palco è prostituirsi, del resto.
Credo se ne fosse già discusso ai tempi, ma sinceramente temo di non aver mai afferrato le ragioni di questa tua affermazione che trovo, da frequentatore assiduo (ed instancabile) di palchi, davvero interessante!
Accidenti, splendida l'idea, anche perché spesso, quando do il massimo, mi sento proprio svuotato... che il tuo ragionamento parta da questo? :)

Che ne dici, carissimo Shito: apriamo un thread parallelo di "eudemonia artistica" casalinga (parlando di quella del sottoscritto ;) ) chiedendo all'amico Heim se ci taglia questi interventi per l'avvio di un nuovo dialogo scoppiettante, come hai vecchi tempi? :D
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da *Kiki* »

In passato hanno realizzato molti grandi capolavori, come quelli che hai nominato (non li ho visti tutti, ma li ho sentiti nominare) e come altri che non hai citato, come Via col vento... :D Prima si dava molta più importanza alla storia ed alla bravura degli attori, ora ho notato che spesso i registi pensano di realizzare il grande successo soltanto inserendo una parolaccia o una scena di sesso in più... :x Ma anche attualmente escono ogni tanto film splendidi (per es. io adoro Memorie di una geisha :mrgreen:), anche se devo ammettere che bisogna scavare un pò di più nella spazzatura dei cinepanettoni o di altri che non cito in quanto meno universalmente condivisi... :?
Una casa senza libreria è una casa senza dignità,
ha qualcosa della locanda,
è come una città senza librai,
un villaggio senza scuole,
una lettera senza ortografia.

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Shito
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Re: I film della mia giovinezza

Messaggio da Shito »

ghila ha scritto:
Shito ha scritto:Mettersi su un palco è prostituirsi, del resto.
Credo se ne fosse già discusso ai tempi, ma sinceramente temo di non aver mai afferrato le ragioni di questa tua affermazione che trovo, da frequentatore assiduo (ed instancabile) di palchi, davvero interessante!
Accidenti, splendida l'idea, anche perché spesso, quando do il massimo, mi sento proprio svuotato... che il tuo ragionamento parta da questo? :)

Che ne dici, carissimo Shito: apriamo un thread parallelo di "eudemonia artistica" casalinga (parlando di quella del sottoscritto ;) ) chiedendo all'amico Heim se ci taglia questi interventi per l'avvio di un nuovo dialogo scoppiettante, come hai vecchi tempi? :D
Prego, facciamolo pure! ^^
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