Takeda Kinosuke ovvero...

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usako
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Takeda Kinosuke ovvero...

Messaggio da usako »

"La Sci-fi Supermarionation Made in Japan" per eccellenza

Al mondo esistono diverse produzioni televisive che basano specifiche caratteristiche del loro stesso metodo nonché aspetto narrativo su di una particolare tecnica d'animazione denominata Supermarionation (contrazione dei termini Super, Marionette ed Animation) che, a sua volta, grazie al suo particolare stile ha concesso alle stesse di ritagliarsi un più che discreto spazio nell'industria dell'intrattenimento oltre che notevole successo tra gli alti indici di ascolto e gradimento da parte del grande pubblico.

La coniazione del termine Supermarionation avvenne durante gli anni '60 grazie al produttore televisivo inglese Gerry Anderson. Si identificava quindi una tecnologia di animazione elettronica di vere e proprie marionette utilizzate in produzioni sia cinematografiche che televisive. Tra le più celebri in assoluto troviamo Thunderbirds ad opera della casa di produzione audiovisiva britannica AP Films.

E anche in Giappone Thunderbirds gode, persino oggi e come per Star Trek, di un livello di culto oltre che di seguito veramente eccezionali. Gli stessi giapponesi, dietro l'influenza consistente di queste specifico genere, hanno dato sfogo, nello stesso ambito, al proprio estro artistico arrivando a produrre serie come X-Bomber di Nagai Go (poi trasmesso anche nello stesso Regno Unito con il titolo di Star Fleet) che, nello specifico dei primi anni '80, rappresentarono il più noto esempio giapponese di sforzo produttivo in stile Sci-fi Supermarionation.

Tuttavia risulterebbe un banale errore il semplice supporre che queste serie giapponesi abbiano rappresentato al limite solo un blando tentativo da parte dei produttori nipponici di rivaleggiare con lo stile assai distintivo e di grande spessore della Anderson's Supermarionation Pro. Il Giappone, in fondo, vanta comunque da tantissimi anni una straordinaria nonché lunghissima tradizione legata al Teatro Marionettistico e al di là del Nagaiano X-Bomber gode in realtà di ulteriori nonché prestigiose produzioni televisive di genere "Sci-fi" e sempre in stile Supermarionation che videro la luce, nello stesso periodo, proprio parallelamente a quelle dei "colleghi" britannici e la cui qualità non ha mai avuto troppo da dover invidiare alla fama delle stesse controparti d'oltreoceano.

Tra gli anni 1960/1970 sarà infatti il grande marionettista giapponese Takeda Kinosuke a lasciare il segno in ambito Sci-fi Supermarionation TV Productions grazie a ben tre serie televisive di grande prestigio che includono i titoli:

Uchūsen Shirika (Spaceship Silica), Ginga Shōnen Tai (Galaxy Boy Troop) e Kūchū Toshi Zero Zero Eito (Aerial City 008).

Nel 1960, il maestro Takeda trasformerà l'opera del romanziere Hoshi Shinichiro in una serie sci-fi con marionette (in Giappone fu il primo esempio in assoluto di Supermarionation in stile Sci-fi) chiamata appunto "Spaceship Silica" per il canale nazionale giapponese NHK.

http://www.youtube.com/watch?v=wH79GxGO3eE

Questa emittente aveva già accolto e stabilito una tradizione di spettacoli di marionette adatte alla visione familiare, ma la maggior parte degli spettacoli proposti, dal 1953 in poi, si basavano su romanzi classici e racconti tradizionali. Il pubblico dei giovanissimi preferiva di gran lunga le spettacolari avventure spaziali del maestro Takeda per cui la serie registrò facilmente un indice di gradimento altissimo ed un conseguente grande successo.

La Nave Spaziale Silica ha la capacità di viaggiare nello spazio, nell'atmosfera o sott'acqua. Il suo equipaggio è composto dal Capitano Bob, da Neri, da una ragazza carina con le lunghe trecce bionde e dal suo fratellino Piro accompagnato dal suo cane, un robot parlante. La serie conta ben 227 episodi, da dieci minuti ciascuno ed in bianco e nero, andati in onda a partire dal mese di settembre del 1960 fino al mese di marzo del 1962. Gli arrangiamenti musicali sono di Tomita Isao che anche grazie a questo suo primissimo lavoro in ambito prettamente televisivo confermerà quel suo talento che a tutt'oggi lo contraddistingue come una delle leggende della Musica Elettronica Internazionale.

Nel 1963, invece, Takeda lavorerà con Tezuka Osamu alla serie TV "Ginga Shōnen Tai " (Galaxy Boy Troop)

http://www.youtube.com/watch?v=P6nS-8OKl8I

Questa serie di racconti sci-fi, in bianco e nero e da quindici minuti ognuno, è caratterizzata da un'animazione sempre in stile Supermarionation che però dà spazio anche a scene d'animazione in puro stile "anime". Il suo successo ha garantito la produzione, per ben due anni, di 92 episodi. La serie è stata venduta anche oltreoceano, in Francia, e trasmessa con il titolo di "Le Commando de la Voie Lactée".

I protagonisti sono composti dal giovane eroe Rop e da tutti i suoi compagni d'avventura come ad esempio Mister 6 (un velivolo dotato d'intelligenza artificiale) la bellissima (e biondissima) Miria ed il cowboy Tex, tutti uniti nelle loro ricerche spaziali al fine di salvare il Sole morente. La Mushi Productions Tezukiana si occupò della parte "anime" mentre il maestro Takeda scolpì le sue marionette basandosi sui disegni stessi di Tezuka.

Lo show fu in sostanza una co-produzione tra la Takeda Puppet Troupe e la Mushi Productions a favore della NHK.

Dopo la collaborazione con Tezuka il maestro Takeda si dedicherà ad un altro progetto ancor più ambizioso dei precedenti ovverosia Kūchū Toshi Zero Zero Eito (Aerial City 008).

http://www.youtube.com/watch?v=lzjFQoHb0pc

Basato su di un famoso romanzo sci-fi (e di letteratura per ragazzi dal titolo: Aozora-ici no monogatari/La storia del mercato all'aperto) di Komatsu Sakyō, uno dei più grandi esponenti della letteratura fantascientifica giapponese, "Aerial City 008" è la serie che sostituirà sugli schermi televisivi dell'intero Giappone il super famoso nonché idolatrato show marionettistico Hyokkori Hyoutanjima (traducibile come: Inaspettatamente, una [sorprendente] Isola a forma di zucca [del pellegrino]) uno spettacolo televisivo di tutt'altro genere ed interrotto all'improvviso, sembrerebbe senza mai averne ben chiarito i motivi) e che mostrerà comunque una chiara influenza sull'autore da parte delle produzioni Anderson (in particolare Thunderbirds e Captain Scarlet)

La serie vanterà ancora le musiche di Tomita e soprattutto degli episodi (230 episodi da 15 minuti ciascuno trasmessi ogni sera dei giorni feriali tra l'aprile del 1969 e l'aprile del 1970, con uno speciale di 30 minuti celebrativo del nuovo inizio anno) interamente a colori che narreranno le avventure di una [tipica] famiglia giapponese (gli Ōhara) che, al totale servizio nonché responsabile, assieme ad altri illustri collaboratori, della dirigenza e controllo del fantascientifico dipartimento in questione, vivono in una "fluttuante" megalopoli futuristica del 21° secolo, circondata da meraviglie high-tech di ogni sorta.

Fu un vero e proprio successo, enorme a dir poco (venne prodotta anche una versione "Comicalize", serializzata sulla rivista mensile "Boku-ra" ad opera di Ohno Yutaka) ed ancora oggi ricordato con grande affetto e nostalgia. La sua straordinaria fama è legata soprattutto alla bellezza ed alla spettacolarità dell'animazioni delle marionette del maestro Takeda oltre che alle accattivanti ambientazioni in stile Sci-fi che più di trenta anni fa riuscirono, comunque, ad affascinare il pubblico nipponico con l'immagine e l'idea "concreta" di un futuro fantastico e promettente... erano infatti gli anni della Missione Apollo 11 (e relative conquiste del genere umano) e come in altre parti del mondo anche il Giappone viveva il suo "miracolo economico" (non privo di gravi zone d'ombra) che lo portò a diventare la seconda potenza economica del pianeta.

Takeda Kinosuke nacque nel 1923, nella bellissima città-distretto di Oku, ora parte della città di Setouchi nella prefettura di Okayama, a sud-est dell'Honshu. Un festival annuale, tenuto nella sua città natale, ne onora la memoria ed il museo locale espone molte delle sue marionette, dei suoi disegni e di tutti gli strumenti utilizzati per crearle. Le sue opere classiche sono stimate dai marionettisti di tutto il mondo ed ebbe modo di esibirsi all'estero in tutta Europa, in Asia e in Russia prima della sua tragica morte, avvenuta per colpa di un incidente nel 1979, a soli 56 anni.

Ad ogni modo tutto il materiale audio/video inerente queste tre famosissime serie è sempre risultato di difficilissima reperibilità per vari motivi. Accadeva, ad esempio, che ai tempi della loro stessa messa in onda i materiali utilizzati (un tipo specifico di videotape) risultavano così costosi da costringere l'emittente tv a dover ammortizzare le spese d'acquisto e manutenzione attraverso il riciclo degli stessi ovvero registrando di continuo sullo stesso nastro altri programmi da trasmettere.

Per alcuni filmati poi veniva utilizzato il primordiale sistema Kineco/Kinereco (Kinescope Recorder) che non sempre godeva della possibilità di essere preservato o riutilizzato, soprattutto dopo l'avvento delle nuove tecnologie da sfruttare nello stesso ambito. Facile quindi intuire come sia oggi quasi del tutto impossibile riuscire a recuperare qualche valida testimonianza a riguardo. Inoltre, alcuni casi di forti terremoti e numerosi incendi hanno contribuito ulteriormente e negativamente alla totale e definitiva dipartita del materiale qui preso in esame.

Ma qualche piccolo miracolo (di recente è stato rinvenuto qualcosa in alcuni archivi di cui proprio non se ne immaginava o tantomeno sperava l'esistenza) ha concesso di recuperare qualche esempio che, vista l'estrema rarità nonché difficoltà di ripristino, assume di conseguenza un valore notevole in quanto unico esponente al mondo di una determinata produzione storica.

In commercio esiste un dvd edito proprio dalla NHK (NHK Puppet Series Chronicle)

http://i1203.photobucket.com/albums/bb3 ... a6c7af.jpg

http://i1203.photobucket.com/albums/bb3 ... b88a95.jpg

http://i1203.photobucket.com/albums/bb3 ... 4d306b.jpg

In questa collana, la NHK ha raccolto tutto il materiale di varie serie sopravvissuto negli anni (in parte nei suo stessi archivi) e relativo a questo tipo di produzioni televisive. Il volume n. 3 è l'unico che contiene rari esempi delle tre serie Sci-fi lavorate da Takeda (è inserito anche un documentario speciale del 1965 che mostra nel dettaglio le tecniche e gli strumenti utilizzati dal maestro nelle sue attività creative)

Per "Spaceship Silica" è stato rinvenuto negli archivi della NHK, in formato Kinereco, l'episodio n. 123 intitolato "Ikuchiozaurusu no saigo/ La fine dell'Ittiosauro", trasmesso il 17 marzo del 1961.

Per "Galaxy Boy Troop" sono sopravvissute pochissime cose (l'episodio n. 28 di cui si è perso l'audio e l'episodio n. 87 nella sua sola parte "anime") e nel dvd è stato inserito l'unico episodio da potersi ritenere completo e fruibile, il n. 67 trasmesso nel 1964, nella sua versione "internazionale/d'oltreoceano" (quella Francese) dal titolo "Tsuki no haikyo/Le rovine della Luna", con audio originale e sottotitolato in francese.

Infine, per "Aerial City 008" (una piccola nota di curiosità è qui d'obbligo...: nel titolo, la numerazione "008" richiama, per ovvi motivi legati alle avventure qui narrate, il prefisso telefonico internazionale destinato al Giappone ovvero "0081") l'unica cosa che nel tempo è riuscita a salvarsi è lo speciale di 30 minuti (tutto a colori) trasmesso, il 1° gennaio del 1970, per celebrare il Nuovo Anno. E' intitolato "Hokkyokuken SOS/ SOS Polo Artico" e nel dvd viene presentato nella sua versione d'oltreoceano, l'unica sopravvissuta e solo in parte pronta per l'adattamento in lingua straniera (Re-intitolato "Operation Spring" [un progetto ambizioso citato in parte nella trama] e con voce narrante in lingua Inglese però sottotitolata comunque in Giapponese per l'edizione home-video nipponica. Il resto dell'episodio speciale gode di audio originale conservato per fortuna in ottimo stato ma in video nessun sottotitolo in alcuna lingua estera)

Per tutti gli appassionati di Supermarionation la "tappa Takeda", imho, è quasi "un obbligo" oltre che un sicuro piacevole "dovere" per un fan incallito di questo preciso genere d'animazione...

Per tutti gli altri se ne consiglia ugualmente la visione in quanto la curiosità, in questi ed altri ambiti, non è mai troppa :wink:
Tsuki no hikari ha ai no message...