Riflessioni, nella notte...

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Riflessioni, nella notte...

Messaggio da qu »

Il tempo. La solitudine. La perdita di parte di se. La rinascita. La salvezza.

Come il destino sappia fiorire di mille petali e spine, è cosa nota a tutti. Come Lord Yupa, anch'io, nelle notti di inizio millennio, mentre sincronizzavo un miracolosamente recuperato audio betamax, per qualcosa che infinitamente, pedissequamente, avevo cercato.

Un altro me, in effetti. Più giovane. Pugnace. Forse più forte e meno saggio. Ai tempi del portatilino che fece l'impresa.

Ci sono delle cose, magari che vediamo da bambini, se non ragazzi, o a "quindicianni... la poesia di un'età che non ritorna" che caratterizzano, poi, l'esistenza: può essere un buon libro, una sentita poesia, opere di altri umani intelletti che si rapportano a noi, nella solitudine e onnipotenza infinita, in quel cosmo che è la propria mente.

E in questo passaggio, da una mente all'altra, da uno spirito all'altro, c'è la crescita. Intellettuale. Fisica. Spirituale.

La perdita, caratterizza queste esperienze. Sia delle proprie convinzioni, perchè ogni arricchimento, ogni scoperta porta la perdita di quanto lo precedeva, sia perchè molto spesso, alla scoperta non fa seguito l'umano possesso del trovato.
Come potrebbe? Limitate sono le nostre foze. Limitato il quantitativo di pena e di gioia che la nostra anima può contenere, sicchè nella Vita, solo gli errori, davvero, possono essere infiniti.

Ma, prima di far di conto, prima di mettere mano al bilancio del proprio spirito, il tempo volentieri soddisfa le nostre più intime domande, anche se sono le stesse di sempre, la maggior parte inerenti la nostra mortalità e l'irrimediabilità di questa caratteristica umana.

Chi è innocente? Il soldato invincibile. Creato per essere Morte, è l'unico incolpevole della vicenda della Mia Principessa.

E, infatti, è l'unico destinato alla morte, alla distruzione.

Non gli Omhu: macchina biologica condivisa di orgiastica saggezza, non Lord Yupa, colpevole di mille sangue e battaglie. Non Kushana, tiranna redenta solo in minima parte, dalle cui ferite infinite pene trasmette di se ai suoi uomini. Non il Re, indurito, rigido della malattia del Mondo. Neppure Nausicäa. Che lutti infiniti addusse agli Achei.

La salvezza. L'uomo vestito d'azzurro, è vestito di Sangue: non il proprio, quello delle proprie vittime. Vittime dell'Uomo.
La salvezza. Che quel sangue sacrificale porta a far avvicinare gli orrendi Oni Insetto, più saggi e caritatevoli dell'Umanità che li odia, li ha creati, li detesta e li brama.
La salvezza. Sotto la forma della compassione di una larva, di una pupa, del sangue che ne èscaturito. E avvicina gli Oni Insetto.

Resurrezione. Dalla morte biologica del corpo, mentre il campo di grano sono le sinapsi degli stessi mostri che hanno prima inferto la morte. Un ciclo di distruzione che inevitabilmente permette la creazione, un catabolismo che precede il metabolismo. Perchè ogni essere vivente è fatto della malta e mattoni di quelli che l'hanno preceduto e lo seguiranno.

Dicevo, la saggezza del mostrare un mondo degradato, moralmente marcio, un'umanità morente e masochista che si uccide, facendo dono del suo lebensraum agli Oni Insetto. Che sono più meritevoli di lei. Perchè accorrono, si sacrificano e vivono come l'umanità non sa fare. Per gli altri. Con gli altri.

Alla fine, l'uomo si avvicnia al bordo del cratere e vede il suo nemico, orrendo, con due soli occhi e quella orribile pelle rosa. Gli occhi di chi guarda. Misura della mostruosità dell'altro.

E in questa epoca decadente, di valori, in cui il film di maggior successo dell'ultimo anno ha per eroe diverso un truffatore drogato, condivido con voi questo mio pensiero, nel mezzo del cammin di nostra vita.

La purezza è negli occhi di chi guarda ciò che ritiene tale.

E allora, la purezza è degli Ohmu. Alieni. Diversi, completamente difformi dall'Io. Tanto che non potrò mai sentirli Me.

E allora, Lord Yupa, mentre salti nell'aereo, facendo strage dei tuoi simili con lame ricavate dalla loro corazza, dal loro scheletro, dico:

Mia Principessa diventata Omhu. Ti avrei protetto comunque, nella mia imperfezione. Perchè mi hai condotto per mano fin oltre la collina, e se anche il visore mi mostrava false immagini, preferisco l'esterno del Silos al suo ventre fatto di menzogna. Preferisco aver visto fino in fondo cosa di buono c'è al mondo.

I Sogni.

L'unica materia della quale possa essere, in fondo, fatta la Verità.

Ti Aspetto, al lato della Via, ti guarderò passare e ti saluterò con un cenno. Il tempo, e gli universi, ci impediranno qualsiasi risposta.

qu.
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Re: Riflessioni, nella notte...

Messaggio da Shito »

Vedo che hai ben colto il sentimento di On Your Mark. ^^
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Re: Riflessioni, nella notte...

Messaggio da qu »

Mhhhh, in effetti, si tratta di un gemellaggio ma (a ben vedere) OYM è anche una versione Ghibli di SimCity 2000 :)

http://img508.imageshack.us/img508/2446 ... pvw4kr.gif
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Re: Riflessioni, nella notte...

Messaggio da Shito »

No, OYM è Miyasan che si sfoga dalla presa di coscienza del finale che aveva dato al manga di Nausicaä, che si sfoga della presa di coscienza del punto a cui era infine giunto, così affrancandosene, e trovando il coraggio e il respiro per fare Mononoke Hime così come l'ha fatto. IMHO.
Ultima modifica di Shito il mer gen 21, 2015 1:35 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Riflessioni, nella notte...

Messaggio da qu »

Shito, posso chiederti se hai colto i miei piccoli cenni sulle Arcologie di SC2000, e sul romanzo "Dust" e il Silos di cui sopra?

Vedi, stiamo esprimendo un simile pensiero, di liberazione e affrancamento dale catene dell'anima, con gaiezza. Come hai reso nella frase ripristinata di Mononoke Hime.

Per quello che realmente, truisticamente, oppone lo spirito di vita.

.'.
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Re: Riflessioni, nella notte...

Messaggio da Shito »

SimCity2000 lo conosco. Amavo il primo nella versione SuperFamicom (giocare con un computer è contro la mia religione), avevo SC2000 per SegaSaturn, ma ci giocai poco e nulla - era troppo complesso. Il realismo toglie sempre tutto il divertimento. So che erano introdotti scenari futuristici, quindi forse avevo colto il riferimento.

Quanto ai libri che citi, non ne sapevo niente. E' mia seria regola di vita non leggere libri di autori viventi, o comunque pubblicati da meno di cinquant'anni. In un mondo in cui non potrò mai leggere neppure tutti i grandi classici, posso rischiare di sprecar tempo con ciò che ancora deve superare il giudizio del tempo?

Documentandomi, mi è parsa una saga SF basata sul olito discorso del "Terra devastata (o è un bugia?) -> società verticale stratificata, in tutti i sensi."

Curioso, ne parlavo ieri con Muska in merito alla banalità di "Pale Cocoon" di Yoshiura (mentre adoriamo "il tempo di EVE"). Ci sarebbero, al cinema, dai vari Metropolis sino ai citati THX e LUH dei precedenti che credo risalgano fino a Truffeau?

Di recente ho letto qualcosa di Asimov.
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Re: Riflessioni, nella notte...

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Didiamo che è una trilogia, molto ben scritta, da parte dell'improbabilità fatta autore.

Hugh Howey, iniziò ad autopubblicare la serie sul Kindle Store di Amazon nel 2011, in pausa pranzo (lavorava come commesso in libreria) Personalmente, ho amato "Wool" che credo, sia la prima opera di SF paragonabile al Valkirye de "La Sentinella" http://www.judo-educazione.it/galleria/ ... nella.html qualle di Brown, non di A.C. Clarke.

Alle volte occorre dar fiducia, Shito, alla recentezza. Altrimenti, sarebbe come dire che i tuoi doppiaggi andrebbero ascoltati non prima del 2100, circa.

Non ho intenzione di rovinarti la lettura. Asimov, poi, è assai interessante, come lettura. L'escatologia del ciclo de "La Fondazione", molto anni '50, attraversando quelle che sono state, davvero! Ere brevi alla fine del secolo scorso, si completa con "fondazione e terra" e "preludio alla fondazione". Ti confesso, però, la mia particolare predilezione per il Ciclo dei Robot (Abissi D'Acciaio è, ancora oggi, secondo me fra i migliori romanzi di SF non tradizionale mai scritti).

Se puoi, leggi, e reperisci, queste opere:
"Nemesis", "Robot NDR-113" e "Notturno". Splendidi. Poi, personalmente, credo che molto apprezzerai "Neanche Gli Dèi". (ps: per completezza, e visto che alcune di queste opere sono scritte a quattro mani con Robert Silverberg, l'Ataru Moroboshi della SF, davvero, leggi il meraviglioso "Ali Della Notte" coerente al tema, e alla disquisizione, qui accennata sul catastrofismo d'artista)

Quanto all'aspetto di "il tempo di EVE" ho recentemente visto l'anime, fansub. Il Chara è delizioso. L'immagine, sostanziale, della diversità invisibile, potente. Si ricorra a questo per un futuro in cui la dicotomia uomo-macchina sostituisce e affianca il razzismo eugenetico, interessante. MA non metto limiti alla capacità umana di recare scandalo e dolore. D'altra parte, "quando l'uomo progetta, Dio ride". Splendido ciò, nel ritratto nonno-nipotina nel locale (qui mi fermo: non intendo rovinare la visione ad altri con spoiler inutili).

Al cinema non troverai nulla. Ma se ti piace Viggo Mortensen, beh, qualcosa da vedere, davvero, c'è. The Road. Meraviglioso. Tocca vette inarraggiunte dopo Cast Away di Hanks.

Ma la lotta, perduta, pura e semplice dinnanzi alla fine del tutto: ha più senso se combattuto in nome dell'amore primigenio. Visto, quasi e indegnamente, con gli occhi di Dio. Guardalo, chissà.
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Shito
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Re: Riflessioni, nella notte...

Messaggio da Shito »

Beh, a me la fantascienza non piace.

Anche se conosco entrambi i "La sentinella". ^^

Quella di Brown che tu citi la lessi durante le vacanze della seconda media: era sull'antologia di letture per le vacanze, appunto.

Poi la ricercai molto, ovviamente.

Non mi pare che tu abbia colto il punto focale di EVE no Jikan. Hint per te: "uno è felice di essere d'aiuto". Gli automi sono nati per amare. Quindi sono felici nel farlo. Lo vogliono fare. E "to love" è "to cafe for", no? Pare che gli umani l'abbiano dimenticato.

Di recente al cinema ho gradito Interstellar. Pur rabbrividendo per la pronuncia Gargantùa (argh!).
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Re: Riflessioni, nella notte...

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no, Shito, esattamente. Nel rapporto nonno-nipotina, il bisogno d'amare si esternalizza nell'amore reciproco, a monte di una perfidia tutta umana.
Non volevo recare spoiler, per l'appunto.

Non ho visto Interstellar, ancora. Preferisco il mio televisore ai cinema, troppi problemi in quelle sale, ormai. Ergo, aspetto esca il BR. Dovrò fare un'eccezione per la Principessa, ovviamente, o esce direttamente in BR?