Your Name - Makoto Shinkai

Discussioni su gli autori e anime/cartoni non-Ghibli

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Dax
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Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Dax »

In uscita il 23-24-25 Gennaio 2017 ai cinema.
Okay, il mio avatar tradisce ma lo aspetto con ansia. Dopo il mezzo passo falso di Agartha, devo dire che Kotonoha no Niwa non mi ha deluso affatto.
Questo nuovo film in Giappone è andato molto oltre le aspettative di critica e botteghino e la cosa mi fa piacere.
Vedremo se riuscirà a soddisfare anche i miei (alti) standard, visto che da Shinkai esigo il top.

Qualcun altro aspetta di andare a vederlo?

http://www.nexodigital.it/your-name/
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Garion-Oh
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Garion-Oh »

Questo film ha incassato in Giappone più di tutti i film di Miyazaki tranne Sen to Chihiro.
Dato che l'ho visto posso dirti che è bello, ma che il successo che sta avendo è fin troppo esagerato.
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Dax
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Dax »

Grazie per il post.
In effetti, quando avevo postato mi ero basato su "rumblings" generici in merito al successo del film.

Oggi ho trovato questo sito
http://www.kogyotsushin.com/archives/alltime/
se i dati qui indicati sono veri, il film è il 4° più grande successo nella storia del cinema giapponese :aaaaaah:

Conosco Shinkai fin dagli inizi (ma inizi inizi, proprio) e i suoi lavori - anche i corti - mi catturarono subito. Forse dovevo fare il talent scout...

Scherzi a parte, in effetti, un successo di questo tipo mi pare fin troppo per un autore che non sarebbe criminale considerare ancora emergente e per un lavoro che si prospetta bello ma non è un capolavoro del cinema.
Conoscendo Shinkai peraltro credo che anche lui si senta in qualche modo sopraffatto da questo successo.
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Shun
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Shun »

Segnalazioni per tutti gli interessati:
- Kimi no Na wa torna al cinema la prossima settimana: click1
- Pare che al cinema Madison di Roma il film sia in programmazione tutti i giorni alle 16.15 (anche oggi, domani etc.): click2
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Shun
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Shun »

Visto. Davvero bello.
Musiche jpop molto orecchiabili, paesaggi pazzeschi (che belli anche i disegni a matita!), splendidi momenti dinamici e altri deliziosamente lenti, una trama ben congegnata e personaggi coinvolgenti.
Vedendo il film ho anche ripercorso mentalmente la filmografia di Shinkai, da Lei e il suo gatto fino a Il giardino delle parole e in Your name non solo ci sono richiami e sfumature più o meno volute di questi film, ma il tutto sembra anche una sorta di punto d'arrivo. In ogni film Shinkai parla di solitudine, di distanza, di comunicazione interpersonale e di relazioni cercando di provare a "toccare" l'animo dell'altro, e in Your name quel tocco c'è ed è, secondo me, ancora più forte che nelle opere precedenti.
Il regista ha fatto alcuni film molto più intimisti e introspettivi, ma alla fine anche in quest'ultimo lavoro l'allegoria è sempre la stessa: voglio comunicare in profondità con te tanto da entrare in contatto con il tuo Sè e il tuo cuore, voglio oltrepassare lo spazio e il tempo per conoscerti, comprenderti ed essere in relazione con te al di là delle nostre solitudini individuali. In questo film il continuo gioco del cambio di corpo tende a fare ciò che sguardi, silenzi e parole facevano nelle altre opere. C'è poco da fare Shinkai ha i suoi temi e li sviscera con impegno e costanza con il proprio stile, realizzando anche una continua crescita tra un film e il successivo.

Rispetto alle opere precedenti in Your name si nota una coralità maggiore, ed in effetti si può osservare come partendo dal vuoto intorno ai due protagonisti de La voce delle stelle poi pian piano, da un film all'altro, Shinkai ha sempre tratteggiato scenari più ampi e pieni, ma non per riempire il vuoto solo con accozzaglia e comunicazione fittizia, no, Shinkai è molto minimale e ha sempre bilanciato i legami di circostanza e "vacui" con legami importanti e "pesanti" che non fungono da meri riempitivi. In quest'ultimo film si raggiunge quindi l'apice della coralità e anche i personaggi secondari hanno una caratterizzazione più sfaccettata e dei legami più solidi con i protagonisti; in poche parole da Mikako a Noboru per arrivare a Mitsuha e Taki è come se Shinkai abbia allargato il proprio orizzonte comunicativo e relazionale.

Infine un'altra cosa che ho notato è la "giapponesità" di Kimi no Na wa, come se Shinkai nel percorso da La voce delle stelle a Your name abbia tirato fuori sempre più cose da se stesso e dall'ambiente in cui vive, ed ecco i conbini, i tanka, la contrapposizione koi/ai, gli inglesismi e le ricette (e.g. l'omurice) in "5cm" e in "kotonoha" per arrivare ai kataware doki, ai riferimenti a musubi, al sake, ai treni strapieni, i cartelli stradali e tanto altro, tutte cose che aiutano a contestualizzare e a rendere la storia più vicina al pubblico, in primo luogo quello di riferimento, e poi quello straniero che si trova a fare un po' il turista tra grattacieli, usanze, parole, paesaggi autunnali, ciliegi in fiore e così via.

5 cm al secondo, Il giardino delle parole e Your name formano la mia triade preferita di Shinkai (+ menzione speciale per la ost finale di Hoshi o ou kodomo), un leitmotiv di argomenti che si dipana non solo nelle singole narrazioni ma anche tra queste, un po' come un filo rosso che le lega tra loro.

"Io faccio storie su adolescenti perché ho delle questioni irrisolte risalenti a quel periodo della mia vita nonostante ora abbia 40 anni"
cit.


Secondo me non è un capolavoro e alcune cose si potevano fare meglio, come il rapporto padre-figlia e quello padre-figlio, o approfondire di più il rapporto tra i due protagonisti, dando così all'opera una maggiore completezza, però pazienza non importa perché, per lo meno per me, è stato emozionante, contenutisticamente buono (in relazione al target) e poi, forse anche per merito del messaggio a sorpresa iniziale, viene da pensare: chissà se da qualche parte nel mondo o magari dietro l'angolo c'è quella persona che aspetti... come si chiamerà?

Intervista a Makoto Shinkai: click1
Luoghi del film: click2
Intervista a un ragazzo italiano che ha lavorato nello staff del film: click3

Edit: repliche il 9 e il 10 febbraio!
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upirox
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da upirox »

Visto in aereo in originale sottotitolato; 2 volte (andata e ritorno ;-))
Concordo in pieno con Twistor: molto bello, molto piu' "maturo" e strutturato rispetto ai precedenti, molte sfaccettature sulla complessita' delle relazioni anche in quelle nascenti o prospettate, di quello che c'e' intorno alla distanza tra le persone e la solitudine sentimentale.
Personalmente non ho idea di cosa sia un "capoloavoro": a me e' piaciuto, probabilmente lo considero uno dei migliori di Shinkai, lo acquistero' in BR

tra parentesi al rientro in italia ho scoperto che hanno esteso le repliche fino al feb/14.

u.
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Shito
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Shito »

Dunque sono andato anche io a vedere questo film. Il 14 Febbraio, con la mia consorte, avrei voluto vedere Arrival, ma al cinema che era a portata di piedi non lo proiettavano. Però proiettavano Kimi no Na ha. e allora mi sono detto: "E' vero! L'avevano prorogato per San Valentino", così abbiamo approfittato.

Nota: di questo film non avevo visto che il trailer giapponese. :-)

Indi, ecco i miei commenti.

ANTEFATTO: da ragazzo, credo in una di quelle mattine che si sta a scuola causa febbre, incappai in questo episodio di The Twilight Zone:

https://www.youtube.com/watch?v=k_vlqX0uEpo

...che mi è sempre rimasto nel cuore (ma non l'ho mai rivisto), insieme ad altri che vidi anzi da bambino. In ogni caso, l'idea della 'connessione mentale' tra lui e lei di spazi e tempi diversi è una cosa su cui penso da sempre, ecco. E' rimasta una mia fissazione assoluta insieme a quella degli alieni, dei viaggi temporali, degli alieni che nel passato danno origine all'umanità (Nadia anyone?). Quindi con Kimi no Na ha. ho più o meno beccato due delle mie 'fissazioni narrative'. :-)

OPINIONI SUL FILM, 1 - aspetto tecnico:

Durante i titoli di testa ho riconosciuto un nome di un direttore dei disegni che sarà ben noto agli amanti dell'animazione Ghibli, ed è una garanzia. Lo stile iperrealistico dei fondali usati nei film di Shinkai Makoto non mi ha mai entusiasmato, e neppure qui. Anzi qui l'ho trovato stridere anche più del solito con i disegni dei personaggi. C'è un gusto del dettaglio realistico che trovo un po' grossolano, personalmente. Voglio dire, sì, posso vedere e riconoscere il fatto che lui ha un iPhone6 (o 6s) e lei invece un 5, 5s o SE. Ma non è figo poter riconoscere queste cose, io lo trovo pacchiano. Perché non ha alcuna utilità. Stesso dicasi per le marche delle bevande dei distributori, eccetera, eccetera. Premetto che di mio sono stato in Giappone sette volte, e ho lavorato proprio a Shinjuku, uscivo a piedi dalla precisa uscita che si vede all'inizio del film (all'inizio della parte a Tokyo). In sala al cinema riconoscevo davvero i posti, persino gli incroci, certi locali e certe insegne ma... è eccessivo, secondo me. E' fatto in maniera spudorata, pacchiana e manierista (sono tre sinonimi). Non mi entusiasma come un certo realismo grafico più funzionale e meglio gestito che ho visto fare (invero, solo) a Takahata Isao. Allo stesso modo, il realismo dei fondali naturalistici mi pare meno comunicativo di certo simbolismo, mi viene in mente Oga su tutti. Del resto, a me piace Michelangelo e disprezzo i fiamminghi, disprezzo Caravaggio e i caravaggeschi, si capisce. Ma tant'è. Non è che questo mi abbia rovinato il film. Perché un film è narrativa. E poi dopo un po' mi ero anche abituato. ^^

OPINIONI SUL FILM, 2 - aspetto narrativo


Mi è parsa una storia solida e funzionale, una storia sentimentale che parte con un fondo di fantastico, diventa commedia (ho le tette, ho il pisello, siparietti scemi), poi ha il suo momento migliore che secondo me è "la differenza tra vita in provincia e vita urbana nel Giappone di oggi", poi diventa storia d'amore fantachic, poi vira in dramma/tragedia, partendo da "quest" e virando in "fantaquest", momento di adulti e bambini a confronto, quindi un climax quasi d'azione sempre fantaromantichic, e quindi happy ending con buoni sentimenti e crescita avvenuta, ricordo d'adolescenza al principiare dell'adultità. Un cocktail di tutto quello che l'animazione ha sempre offerto al suo pubblico di riferimento: gli adolescenti. Tutto molto ben realizzato e confezionato. Semplice. A tratti ho pensato a Umi ga Kikoeuru, ma lì il soggetto era femminile - ovvero crescita dura e psiche femminili vere, qui invece la narrativa è intrisa di visioni idealistiche maschil-giovanili, evidentemente del regista. Infatti a tratti mi ha fatto pensare a Orange Road. A tratti anche al guscio, ma solo a quello, di PoroPoro. Il santuario dentro al primo bacino meteoritico però sembrava l'isolotto sacro dello Shishigami davvero. Tutto ben incastrato.

OPINIONI SUL FILM, 3 - giudizio personale

Davvero molto buono. Il me stesso di quattordici-sedici anni ci sarebbe probabilmente impazzito, tipo "il film della vita" o quasi. Il me stesso di quarant'anni l'ha trovato dolce, squisitamente moderno nella forma (un film di questi anni) e antico nei contenuti (un autore forse mio coetaneo ancora con un piede nell'adolescenza, mi pare), e ha sorriso. Mi ha fatto ricordare quando ero un ragazzo, e mi ha fatto ricordare -se mai ce ne fosse bisogno- che non lo sono più e non più lo sarò. Mi sembra un film quasi ideale per "i ragazzi di ieri", che non si rendono conto, né accettano, di quanto di adolescenza irrisolta sia ancora in loro - e questo forse spiega anche molto del suo successo, in patria. La sfuriata per il bacio indiretto, ahah! Back to the Eighties, huh?

OPINIONI SULL'EDIZIONE ITALIANA


Nei dialoghi ho contato solo due congiuntivi sbagliati (non molto gravi, tra l'altro). Manuel Meli bravissimo e direi perfetto sul suo personaggio. Emanuela Ionica bravissima, la sua recitazione "ingrana" meglio dopo i primi momenti, forse la sua voce non perfetta come distribuzione sull'originale - ma comprensibile come scelta. Anche alcuni comprimari "ingranano" dopo le loro prime scene, i due amici di lei su tutti - e sono stati i miei personaggi preferiti nel film. La nota più dolente è sul metalinguismo che abbonda in scena: A) la professoressa in classe spiegava un termine giapponese, citandolo in giapponese, per poi elaborarlo in italiano - ovvero una lezione di giapponese a degli stranieri? Allo stesso modo, troppi, troppi termini giapponesi lasciati in giapponese e poi spiegati in italiano. Non ha linguisticamente senso. Andavano pressoché tutti tradotti in italiano, usando termini complessi, e poi spiegati in italiano in logica monolinguistica, ovvero stessa lingua di metalinguismo e testo base. Altrimenti non ha senso, purtroppo. Kuchikami sake vuole solo dire "sake masticato in bocca", suppongo. Musubi (intreccio) su tutto, perché lasciarlo in giapponese? Potrei proseguire. Mi sono anche mancati vari cartelli, dalla sigla di testa che -nota- ha il suo ultimo verso in qualcosa come "adesso inseguirò il tuo nome" (e compare il titolo) - direi che non è un caso. Anche un cartello per far capire che le femmine del tempio si chiamano Prima, [Seconda], Terza e Quarta non sarebbe stato male. ^^;

In ogni caso, mi è parsa una buona edizione italiana. Molto sopra la media. Ho sorriso su "sorellona" (maledetto Shito, fa proseliti! Dopo l'Amuchina anche Kimi no Na ha.) e mi sono compiaciuto della splendida titolazione (laddove c'era). Ottima poi la presentazione generale del prodotto cinematografico, inclusiva del messaggio del regista che non mi è apparso spoileroso. Davvero complimenti a Dynit e al suo staff. Sono lieto del grande successo incontrato dal titolo anche da noi.
Ultima modifica di Shito il gio feb 23, 2017 3:39 pm, modificato 6 volte in totale.
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Muska »

Al solito abbiamo molte analisi comuni.
Evito di dire la mia ripetendo poveramente ciò che hai felicemente esposto. :)

( @ Shito: è piaciuto anche alla inteprete italiana della canzone di Ponyo).
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da upirox »

tra parentesi: l'ho rivisto ancora ieri (altro volo transoceanico su BA)
La versione sottotitolata inglese sostituisce sistematicamente i "sorellona" e affini con i nomi propri dei personaggi.

u.
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Shito »

Mannaggia a Shito e alle sue infauste eredità! XD
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Muska »

Shito ha scritto: lun feb 27, 2017 4:46 pm Mannaggia a Shito e alle sue infauste eredità! XD
Hai creato altri mostri.... :shock:
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da Goo »

Questo film è notevole.
I tempi ghibliani sono giunti al tramonto, si apre una nuova finestra nella storia dell'animazione giapponese e Shinkai ne prende perfettamente le redini.

Che poi non sia "al livello di...", è anche abbastanza scontato. Ma il pubblico se ne è innamorato e questo significa che c'è ancora spazio per questo tipo d'animazione e questo tipo di contenuti, se rivisti in chiave (almeno parzialmente) più moderna.

Soddisfattissimo della visione, chissà come sarebbe stato con il doppiaggio curato da Shito, voglio una realtà parallela :D
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da nandeyanen »

Non esageratamente smielato come l'inguardabile Garden of Words, ma comunque eccessivamente romantico per i miei gusti.
Concetto e storia molto interessante, che avrei preferito si sviluppasse in altro modo.
Makoto Shinkai lo trovo sopravvalutatissimo. Probabilmente c'è tanta voglia di rimpiazzare Miyazaki.
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Re: Your Name - Makoto Shinkai

Messaggio da KwErEnS »

Premesso che non li ho ancora visti, su youtube è stato pubblicato questo video che mostrerebbe una straordinaria similitudine tra alcune sequenze di Your Name (Shinkai, 2016) da una parte (a destra nel video) e Niji-iro hotaru (Uda, 2012) e La ragazza che saltava nel tempo (Hosoda, 2006) dall'altra. :shock: