e'morto isao takahata

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Shito
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Re: e'morto isao takahata

Messaggio da Shito »

Un post meraviglioso da leggere e rileggere con calma, sicuramente il più bello che hai mai scritto su queste pagine — a mio misero dire — perché oltre al tuo sempre abbondante, straripante intelletto, questa volta si legge nelle tue righe anche una genuina emozione. Dico queste cose anche perché ho il piacere di conoscerti dal vivo, e quindi posso anche leggere i tuoi scritti nella mia mente sentendoli con la tua voce, le tue pause, il tuo incedere vocale - pare sia un potere mutante che ho sin da piccino (ma da piccino riuscivo a indurre la suggestione nel nervo acustico sin proprio a "sentire" nelle orecchie quello che pensavo con la voce di chiunque conoscessi, dopo i vent'anni ho perso questa capacità).

E' veramente difficile speculare sull'animo dell'altro, chiunque altro. Quando poi non lo si è neppure conosciuto in vita, dal vero! Per contro, ogni artista volontariamente o involontariamente mette il suo animo nelle sue opere tutte, quindi ancor più che "riuscire a comprendere il pensiero dell'artista" si finisce implicitamente a tentare di "capire l'animo dell'artista".

Ancora, siccome ho letto il tuo messaggio così pieno di genuina emozione, secondo me è un bel messaggio, è un messaggio ben fatto.

Aggiungo anche che i tuoi dubbi, nella sostanza, sono anche i miei.

Ho scritto un saggio sul significato dei film, ovvero dell'ideale messaggio comunicativo, di Takahata Isao. Mentre lo scrivevo, gli interrogativi umani che ti poni per iscritto mi hanno sempre accompagnato, e ancora mi accompagnano (non tormentano, no - ma sono lì), e credo che su quelle note andrò a chiudere — finale aperto — il mio scritto stesso. Forse le idee pur presuntive e quindi sciocche ma passionali e quindi oneste a cui sono pergiunto sono un po' diverse dalle tue, ma fammici pensare un po'. :-)

Sì, nella vita di produzione artistica di Takahata Isao non c'è stato mai un momento "tekitou", pare.

Ma nella sua vita personale arrivava sempre in ritardo ancora col boccone in bocca, "Paku-san".

Mi chiedo se il nulla, più che quello a cui Takahata tendeva (come sottende Miyazaki), non fosso piuttosto quello da cui Takahata proveniva, in qualche modo.
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Shito
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Re: e'morto isao takahata

Messaggio da Shito »

Sayonara no Nastu ha scritto: mar mag 29, 2018 5:22 pm
La puntata in questione è questa (la versione spagnola la riporto perché è stata pubblicata direttamente dal canale ufficiale). Qui il nonno parla del vento che a volte soffia ferocemente e che colpisce le finistre, ma non di preoccuparsi perché è solo il suo linguaggio e che anzi ha molte cose da raccontare se lo si ascolta con attenzione. Conclude dicendo che quando piove tutto sembra invitare alla meditazione e 'al ricordo'.

Nella versione francese, il nonno dice che il vento soffia così furiosamente da "far vibrare la casa, ma questo è solo il suo modo di dire buongiorno", e se lo si ascolta racconterà delle "belle storie", e quando pioverà Heidi vedrà come sarà "bello sedersi a riflettere" [qui però non sono sicurissimo della correttezza della traduzione].


Le versioni inglesi invece sono due che riporto integralmente. La prima:
Heidi: Grandfather, maybe i can hear the birds singing in the morning.
Nonno: Yes, you'll hear them.
And you'll hear the wind the sometimes blows very hard.
But don't be afraid, it's just it's [è scritto proprio così] way of speaking. And when it rains, it invite us to meditate. People need those days to think.
Heidi: I don't like the rain. [...] I really don't!
Nonno: Me neither.

La seconda:
Heidi: Grandfather, i wonder if the birds come to say "Good morning!" in the morning.
Nonno: Of course, they come.
The wind might knock on the window like a mischievous boy,
but that's just a greeting to the king of the castle.
When you get used to it, he can be a pretty good person to talk to.
A rainy day brings sad things to think about.
Humans need that kind of day.
Heidi: I don't like the rain. [...] I really don't!.
Nonno: Me neither.


Il campione indiscusso, però, è la versione italiana (che ad essere sincero forse deve condividere il podio con quella tedesca, che credo sia molto simile). Prima mi ero assolutamente rifiutato di riportare il link per rispetto del suo autore, che questo messaggio a modo suo tenta di commemorare, e ora mi rifiuto di riportare anche solo il testo in maniera più o meno integrale. Basti sapere che la prima parte è una sorta di accozzaglia di tutte le altre versioni (con ulteriori aggiunte, si capisce), ma soprattutto che L'INTERO dialogo sulla pioggia è stato cancellato. Dico proprio totalmente, non c'è nessun accenno, zero. Qui alla fine Heidi chiede se è proprio vero che il vento sappia così tante storie importanti (al che il nonno le ride in faccia... E per spiegarne il motivo hanno dovuto reinventare totalmente e ripeto totalmente di sana pianta la battuta successiva...).

In pratica, un poveretto come me che non conosce il giapponese non potrà mai sapere cosa cavolo stanno effettivamente dicendo Heidi e suo nonno...
Ah, gentile amico, davvero sollevi il mio sentimento di divulgatore. ^^ (tene ringrazio, si intende!)

Ho verificato la scena. A parte che bisognerebbe, ma dico davvero seriamente, rivedere tutto Alps no Shoujo Heidi con la massima attenzione e rigore linguistico, perché anche nel solo secondo episodio non solo c'è già praticamente tutto Takahata, ma almeno tutta la prima parte di Kiki (che buon odore la paglia per dormire, eh? E un sottotetto in legno?), posso dirti che la versione che ho evidenziato è DAVVERO una traduzione MOLTO BUONA. C'è tutto, e non manca niente. Se tutta la serie è tradotta in inglese a quel livello, la si potrebbe tranquoillamente ritradurre in italiano da lì. Tipo "mischievous boy", giusto, sarebbe per noi (direttamente dal giapponese) un birbantello, ah, mi raccomando, in "pretty good person to talk to" quel "pretty good" non va solo con "person", ma con tutto il resto, ovvero non "proprio una brava persona con cui parlare", ma "proprio un buon compagno di chiacchierate" (proprio un buon interlocutore). Nota che quel "pretty" (proprio) c'è, perché è un "kekko ii", non solo "ii".

Infine, la frase topica:

雨の日は、しんみりものを考えるのもってこい。
人間にはそんな日が必要なのだ。


Anche questa è tradotta benissimo, in inglese.

La cosa più interessante è しんみりもの ovvero le "sad things". Il modo in cui il nonno dice "triste" è un po' ricercato, perché non è il solito "kanashi", no. "Shinmiri" può essere "solenne", "greve", "serio", ma anche "accorato", persino "confidenziale". Più che "triste" mi sembra il contrario di "leggero, spensierato".

Cercando sui monolingua, più che il concetto di mestizia, emerge il concetto di tranquillità, serietà pacifica e intima, per esempio:


しんみり
[副](スル)
1 心静かに落ち着いているさま。しみじみ。「親子水入らずでしんみり(と)語り合う」
L'essere tranquillo con animo sereno. Approfonditamente. [Parlare tra genitore e figlio privatamente in modo "shinmiri"]
2 もの寂しく、湿っぽい気分になるさま。「別れのあいさつにしんみり(と)する」
In solitudine, avere l'animo melanconico. [Essere "shinrimi" ai saluti d'addio]

Nota: "melanconico" è 湿っぽい, letteralmente significherebbe "umido, bagnato" - cosa che ben si sposa con l'idea della pioggia.

La mia sensazione è che il nonno intenda che le giornate di pioggia portano l'uomo a riflettere su cose "seriose", ovvero non tanto a fare pensieri grevi, ma a far pensieri appunto da "pensive mood", piuttosto che da "vacant mood". :-)
Ultima modifica di Shito il gio mag 31, 2018 2:13 pm, modificato 2 volte in totale.
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Muska
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Re: e'morto isao takahata

Messaggio da Muska »

Carissimo Jordan, non posso che ringraziarti di cuore.
Infantile come sempre sono vorrei replicare ad libitum questi confronti , ed estenderli alle altre cose comuni che ci interessano, chissà che non si possano rinnovellare almeno quei nostri brevi incontri con Shito (che ormai non vorrei più ringraziare pubblicamente per gli spunti che ci ha da sempre offerto).
Spero di rileggerti prestissimo ! :)
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Sayonara no Natsu
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Re: e'morto isao takahata

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Vi ringrazio per le gentili e lusinghiere parole. Temo di non meritarle. ^^

Carissimo "Fabiuska", io per primo desidero di poterti rincontrare, anzi un po' speravo che quest'ultima edizione di EtnaComics fosse l'occasione giusta per farlo (e poi tra l'altro, che rimanga tra noi, restare soli con Shito fa sempre un po' paura... XD). Ma magari prima o poi, se si presentasse un buon motivo, potrei salire io stesso. ^^

Al buon (?) Shito mi tocca innanzitutto, mettendo un po' da parte gli scherzi, ringraziarlo una seconda volta per la sua davvero gentile traduzione. Dopo aver guardato quella parte mille mila volta, prima per confrontare, poi per tradurre e infine per trascrivere, ammetto che in effetti un po' ci speravo in un suo intervento che mi aiutasse a capire cosa stessero effettivamente dicendo Heidi e suo nonno con quelle battute che pure mi sembravano parecchio interessanti (e si sono poi confermate tali). Grazie di nuovo, dunque. :)

Parlando di Takahata, invece...
E allora gli uccelli vivranno da uccelli, le bestie da bestie, gli uomini da uomini [...] e Takahata Isao da Takahata Isao, ovvero vivendo "tekitou" e operando "komakai". ^^
Sì, nella vita di produzione artistica di Takahata Isao non c'è stato mai un momento "tekitou", pare.

Ma nella sua vita personale arrivava sempre in ritardo ancora col boccone in bocca, "Paku-san".
Mumble, mumble.
Mumble, mumble, mumble.
Mumble, mumble, mumble & mumble.

Ci ho pensato.

Devo ammettere, per essere del tutto sincero, che mentre scrivevo il mio precedente post non avevo riflettuto approfonditamente su questo aspetto di Takahata. In effetti, è stata una mia mancanza abbastanza importante e tra l'altro rileggendomi credo anche di aver capito perché mi dicevi che ho proiettato me stesso in quel messaggio (in particolare dalla parte della montagna, vero? ^^), e un pochino devo riconoscere che avevi ragione. Detto questo, riflettendoci ancora un po', mi sembra che in linea di massima la questioni non cambi sostanzialmente e che dunque non mi stessi sbagliando poi di molto quando parlavo della forte divergenza tra ciò che Takahata diceva e ciò che faceva (quindi anche al di fuori del lavoro).

Secondo me il problema, e mi rendo conto che a questo punto è una questione molto soggettiva, consiste nel capire cosa si intende concretamente, realisticamente quando si parla di affinità con i seleniti, ovverosia quando si parla di una inclinazione per un certo tipo di vita. Voglio dire, un individuo come quello che io ho immaginato nel precedente post, ovvero una persona che - semplificando - tende a un atteggiamento apollineo, come dovrebbe comportarsi "di regola", cioè, quali sono i comportamenti che dovrebbe (o non dovrebbe) assumere per capire se abbia o meno una certa indole? Un grigio e serioso burocrate che non farebbe mai qualcosa di sconveniente o anche solo di leggermente vergognoso in pubblico e che ha fatto assopire le proprie emozioni (ma quindi senza dominarle né cancellarle), è forse prossimo alla "luna"? O comunque è questo un passaggio obbligato, una condizione indispensabile per potersi avvicinare ad essa? Almeno per come la intendo io, direi essenzialmente di no. Sono cose abbastanza diverse. Viceversa, a mio parere ci sono certi comportamenti che nell'immaginario collettivo stridono con un certo tipo di vita, ma che alla fine vengono compiuti dai diretti interessati semplicemente perché non sono stati ritenuti inconciliabili con il proprio modo di vedere le cose. Il motivo direi che è da ricercare nel fatto che questi comportamenti possono essere considerati più che altro un 'divertissement', un vezzo, o anche solo una caratteristica personale che non compromette, non abbrutisce la propria visione e il proprio comportamento, e dunque non vi è un vero motivo per doverli eliminare. In pratica, anche se sono consapevole che questo tipo di speculazioni sono "pericolose" perché tendono a razionalizzare in maniera eccessiva e indebita le azioni umane, mi sembra che quell'atteggiamento un po' scostante e quei comportamenti un pochino scanzonati, leggeri e persino piuttosto buffi non siano poi veramente rivelatori della vita personale di Takahata, quantomeno non al punto da poter effettivamente dire che egli viveva in maniera realmente "tekitou". Un po' a riprova di ciò mi viene da pensare alla sua quasi proverbiale riservatezza. Mentre Miyazaki, sebbene faccia tanto il vecchio orso burbero, fra poco accetta che qualche giornalista si trasferisca in pianta stabile direttamente a casa sua per poter documentare meglio come vive, Takahata aveva assunto un comportamento del tutto opposto. Se fosse stata una differenza di grado, ovvero se avesse semplicemente preferito far trapelare meno notizie di sé, avrei ancora potuto pensare a un semplice tratto del suo carattere, ma il fatto è che qui non è che si sappia poco: qui non si sa praticamente nulla. Di mio, non conosco nessun altro autore, che sia di anime, di film o di libri, così riservato. Ma una scelta simile, perché a questo punto di scelta si deve trattare, mica aveva a che fare col suo lavoro, mica poteva influenzare la sua vita artistica. Io non so e non posso sapere il motivo per cui giunse a una decisione simile, ma la cosa per me interessante è che questo non mi sembra proprio il comportamento di una persona che realmente vive con "moderazione". Ma d'altronde, a me viene sempre da pensare allo stralcio di dialogo tra Anno e Katayama che tu stesso hai riportato, Shito, dove viene detto che nonostante Takahata sorrida sempre, i suoi occhi non ridono. Io non credo che uno stile di vita semplicione e persino un po' sbarazzino come quello rappresentato e idealizzato nei suoi film possa veramente coesistere con una simile serietà interiore: l'essere umano non ha compartimenti stagni, e ogni tratto di una persona influenza inevitabilmente tutti gli altri...

Ma in effetti sto parlando di un individuo troppo lontano da me nel tempo e nello spazio, quindi chissà...
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Re: e'morto isao takahata

Messaggio da Shun »

Ho letto anch'io i due interessantissimi post di Sayonara no Natsu!
Il commento dedicato a Takahata in questo thread è davvero significativo e ho trovato molto bella la metafora della montagna. Condivido le varie perplessità, davvero difficile capire quanto ci avviciniamo, ognuno con la propria interpretazione, al pensiero di questo grande intellettuale e regista. Il mega post etologico è straordinario, anche se le conclusioni non le condivido devo dire che sulla prima parte mi trovo d'accordo.
Mi permetto solo un piccolo appunto di forma: ogni tanto cerca di andare a capo e di separare "paragrafi" di testo diversi, penso che la lettura ne gioverebbe. Per il resto non posso che farti grandissimi complimenti! :sorriso2:
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Sayonara no Natsu
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Re: e'morto isao takahata

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Mi volete per forza fare arrossire? ^^
Il mega post etologico è straordinario, anche se le conclusioni non le condivido devo dire che sulla prima parte mi trovo d'accordo.
Quel post avrebbe necessitato parecchie altre precisazioni e aggiunte, ma si capirà che avevo già sforato un tantinello ogni limite accettabile ^^. Comunque, se ne hai voglia, sentiti liberissimo di dire tutto quello che non ti è piaciuto. Dato che quasi tutte le cose che ho riportato sono argomenti che mi stanno in un certo senso a cuore e su cui ho ragionato parecchio cambiando più volte opinione, se tu mi aiutassi a trovare errori non potresti che farmi un favore. :D
Mi permetto solo un piccolo appunto di forma: ogni tanto cerca di andare a capo e di separare "paragrafi" di testo diversi, penso che la lettura ne gioverebbe.
Eh, so che dovrei farlo, ahimè. Solo che in genere tendo a lasciare uno spazio quando trovo un motivo per distinguere due parti. Per dirti, proprio nel post di etologia, quando cercavo di spiegare che la maggior parte dei comportamenti umani derivano direttamente dalla sua natura, visto che il discorso stava andando per le lunghe, volevo effettivamente "arieggiare" e rendere quella parte più leggibile lasciando qualche spazio, ma il fatto era che si trattava comunque di un singolo, lungo, ragionamento, e quindi o avrei dovuto lasciare una riga dopo ogni esempio - e mi sarebbe sembrato eccessivo - oppure lasciarlo come in un unico blocco, perché mettere uno spazio di tanto in tanto in maniera del tutto arbitraria non mi piaceva perché mi sembrava troppo insensato. Ma sicuramente c'erano soluzioni molto migliori, e semplicemente io sono scemo. XD
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Re: e'morto isao takahata

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