Takahata e l'Hanami

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Takahata e l'Hanami

Messaggio da qu »

Riflettevo, come sia strano e contemporaneamente intenso che il Maestro sia venuto meno proprio durante la fioritura.

Ormai, approfondito negli "anta" vado anch'io vedendo la meravigliosa bellezza con occhi nuovi, in fondo, quell'immagine di Anna dai Capelli Rossi, in un turbinio di fiori, che mi rimase impressa nella memoria in giovinezza, era sua.
Lo seppi sono tanto tempo dopo, ma la vita, è un viaggio verso la conoscenza: potrei, forse, trovare qualche verso di qualche poeta.

Ma declino, stavolta, in questa semplicità.

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Sayonara, Paku' San
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Shito
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Re: Takahata e l'Hanami

Messaggio da Shito »

E ancor più nella splendida e tremenda scena di Kaguya, direi.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
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Debris
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Re: Takahata e l'Hanami

Messaggio da Debris »

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Nella vita non si sa mai che può succedere. Anche se ora, fino ad ora, dovesse sembrarvi che le cose procedano favorevolmente, d'improvviso capita anche di venire sbattuti nel baratro. Per di più, per colmo d'ingiuria, dalle mani di quell'altra persona su cui più si contava. [...] Nella vita è la rassegnazione che è essenziale. Proprio il rassegnarsi, in quali che siano le circostanze, per non abbattersi, non spezzarsi, non scoppiare: per evitare ciò, quello è il segreto. [...] Per quanto orribile, un comportamento, fino a quando questo non sia il prodotto d'una cattiva intenzione, rassegnandosi si può perdonare. Anzi, senza perdonarlo vivere non è possibile! [...] Non c'è alternativa, non c'è scelta, queste parole non sono in alcun modo espressioni soltanto negative, sono cose assolutamente necessarie, per andare a condurre una famiglia in allegria e buona salute, e poi per andare a fronteggiare la vita, attraversandola. Per quanto duro sia quello che ci capita... «be', ma non c'è scelta, no?» Con questa espressione, che a prima vista sembra pessimistica, recitandola come un incantesimo, non resta altro che rialzarsi in piedi, nevvero?

I Miei Vicini Yamada.

No. Non è mia. E' di una amica di penna: Diletta Kary Pasquini.

Un pensiero a chi gli ha voluto bene.

Maestro Takahata siam di fedi diverse ma credo, che da qualche parte, un giorno, ci rivedremo. Per oggi addio. Continuerò a scrivere di lei.

Sono andate via troppe brave persone quest'anno. Troppe.
La lettera uccide,lo spirito salva.