viva Asterix!
uno dei fumetti di produzione europei più belli di sempre!
tantè che vende in tutto il mondo quasi la Bibbia
il disegno resta insuperato nella produzione fumettistica mondiale.
che colori e che eleganza di stile
paesaggi dipinti con i colori più naturali e luminosi!!!
comicità e citazionismo a tutto spiano!
personaggi indimenticabili
bellissimo il titolo Asterix e i goti! splendido e arguto pure nel prendere alla berlina l'insensatezza della politica..
c'è chi vuole definire populista Asterix ma il nostro Gallo pensa solo ai suoi amici più che alla Francia
sayonara!!!
Asterix
Moderatore: Coordinatori
ke bellooo
x ki non lo sapesse stanno uscendo settimanalmente ogni giovedi in edicola i volumoni di asterix a soli 4,90 euro.
si trovano allegati a sorrisi e canzoni e a panorama.
so tutti pazzi questi romani!!
si trovano allegati a sorrisi e canzoni e a panorama.
so tutti pazzi questi romani!!
blueaway forever
Ho acquistato il primo volume uscito con Sorrisi e Canzoni, “Asterix legionario”, al prezzo speciale di un euro : per mia fortuna l'albo proposto a questo prezzo era uno dei pochissimi non ancora in mio possesso. L’edizione è graziosa: praticamente identica a quella della Mondadori, solo un po’ ridotta nel formato.
L’unico grande rimpianto è che gli albi di Asterix da molto tempo avrebbero bisogno di una seconda edizione critica. A parte il fatto che quelli che si trovano in libreria hanno prezzi sempre più esosi (possibile che non se ne possa fare un’edizione economica brossurata come in Francia e in tutti gli altri paesi? Quanto dovranno lucrarci ancora!?), le storie stampate negli albi tuttora in vendita sono le stesse versioni uscite all’epoca e mai sottoposte ad un lavoro di editing.
Vi si ritrovano numerosi svarioni di traduzione e persino degli errori di ortografia mai corretti nelle numerosissime edizioni successive (ricordo con raccapriccio da qualche parte un “innoquo” scritto con la “Q”).
Inoltre andrebbe compiuta una seria revisione dei nomi propri di persone e luoghi, che spesso contengono gustosi giochi di parole che nella traduzione una volta su due vanno perduti perché il traduttore di turno si limita ad un pedissequo lavoro di traslitterazione. Uno dei pochi che ci hanno provato in passato è stato l’ottimo Marcello Marchesi, grande umorista italiano (vi dice niente la battuta: “Anche le formiche, nel loro piccolo, s’incazzano”?) che tradusse i primi cinque o sei albi del guerriero gallico. Gli stessi personaggi, poi, in albi diversi hanno nomi diversi, talora tradotti, talaltra no: “Querelcontrix”, tradotto in “Asterix gladiatore” resta “Querorcontrix”, come nell’originale, in “Asterix e i belgi”. Caius Ottusus, presente in “Asterix gladiatore” è “Caius Obtus” in “Asterix e il giro di Gallia”, e così via. Un vero peccato, perché contribuisce a sminuire la portata unitaria della grande opera del geniale René Goscinny.
Dopo questo po’ po’ di polemica, chiudo con la mia citazione preferita, da “Le dodici fatiche d’Asterix”.
Il delegato di Cesare, Caius Pupus, illustra ad Asterix e Obelix la prima delle dodici fatiche alle quali dovranno sottoporsi per dimostrare di essere pari agli dèi. Si tratta di batter un olimpionico in una gara di corsa.
Caius Pupus: - Allora, per la prima prova, vi prego di seguirmi. Ecco Merinos, arriva da Maratona: ha battuto tutti quanti ai giochi d’Olimpia. È più rapido d’un cavallo, ed è ancora più rapido del vento quando soffia nella tempesta. Uno di voi dovrà batterlo nella corsa.
Obelix: - Vacci tu Asterix: tu sei più rapido di me, più rapido del cavallo che soffia nella tempesta!
L’unico grande rimpianto è che gli albi di Asterix da molto tempo avrebbero bisogno di una seconda edizione critica. A parte il fatto che quelli che si trovano in libreria hanno prezzi sempre più esosi (possibile che non se ne possa fare un’edizione economica brossurata come in Francia e in tutti gli altri paesi? Quanto dovranno lucrarci ancora!?), le storie stampate negli albi tuttora in vendita sono le stesse versioni uscite all’epoca e mai sottoposte ad un lavoro di editing.
Vi si ritrovano numerosi svarioni di traduzione e persino degli errori di ortografia mai corretti nelle numerosissime edizioni successive (ricordo con raccapriccio da qualche parte un “innoquo” scritto con la “Q”).
Inoltre andrebbe compiuta una seria revisione dei nomi propri di persone e luoghi, che spesso contengono gustosi giochi di parole che nella traduzione una volta su due vanno perduti perché il traduttore di turno si limita ad un pedissequo lavoro di traslitterazione. Uno dei pochi che ci hanno provato in passato è stato l’ottimo Marcello Marchesi, grande umorista italiano (vi dice niente la battuta: “Anche le formiche, nel loro piccolo, s’incazzano”?) che tradusse i primi cinque o sei albi del guerriero gallico. Gli stessi personaggi, poi, in albi diversi hanno nomi diversi, talora tradotti, talaltra no: “Querelcontrix”, tradotto in “Asterix gladiatore” resta “Querorcontrix”, come nell’originale, in “Asterix e i belgi”. Caius Ottusus, presente in “Asterix gladiatore” è “Caius Obtus” in “Asterix e il giro di Gallia”, e così via. Un vero peccato, perché contribuisce a sminuire la portata unitaria della grande opera del geniale René Goscinny.
Dopo questo po’ po’ di polemica, chiudo con la mia citazione preferita, da “Le dodici fatiche d’Asterix”.
Il delegato di Cesare, Caius Pupus, illustra ad Asterix e Obelix la prima delle dodici fatiche alle quali dovranno sottoporsi per dimostrare di essere pari agli dèi. Si tratta di batter un olimpionico in una gara di corsa.
Caius Pupus: - Allora, per la prima prova, vi prego di seguirmi. Ecco Merinos, arriva da Maratona: ha battuto tutti quanti ai giochi d’Olimpia. È più rapido d’un cavallo, ed è ancora più rapido del vento quando soffia nella tempesta. Uno di voi dovrà batterlo nella corsa.
Obelix: - Vacci tu Asterix: tu sei più rapido di me, più rapido del cavallo che soffia nella tempesta!
Grazie delle notizie Heimdall! "Le dodici fatiche..." è uno dei migliori fumetti che io abbia letto di Asterix e pure il film animato non era per niente male! A proposito... come mai non li fanno più vedere sulle reti televisive? Troppo intellettuali per il pubblico moderno?Heimdall ha scritto:Dopo questo po’ po’ di polemica, chiudo con la mia citazione preferita, da “Le dodici fatiche d’Asterix”
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit