IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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ghila
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Re: IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)

Messaggio da ghila »

*Kiki* ha scritto:Se dovessimo vedere necessariamente il dramma dietro l'angolo per una singola vaga frase o canzone, chissà quanti finali di tante storie che conosciamo, favole, romanzi o films che dir si voglia, potrebbero non essere felici
Al di là del fatto che, come Shito ti ha accennato, era proprio intenzione di Miyazaki; ma la domanda a questo punto sorge spontanea. Kiki, ma tu sai cosa significa produrre arte? Lo sai cosa significa predisporre il tutto in modo tale che quasi nulla sia affidato al caso? Scegliere minuto per minuto, disegno per disegno, nota per nota, strumento per strumento, focale per focale per costruire un impianto artistico comunicativo delle tue aspettative?
Si fa film per dire qualche cosa, non per buttare alla clacson di cane canzoncine in stile Hannah Montana su finali scontati, perché stanno bene.
La mia non vuole essere una critica a chi comunque si è incredibilmente sbattuta a leggere più di 30 pagine di post, ma uno sprono a proseguire nelle analisi di film pensando che in un film è raramente frutto di scelte non studiate, anzi mai. E non è nemmeno questione di vedere drammi dove (pare) non ce ne sono, ma di cercare d'intendere quel che il regista sta cercando di dirci attraverso i codici della settima arte.
Il finale è felice, ma c'è una canzone che parla di rimpianto.
I casi sono due: o c'è qualcosa che il regista ci sta dicendo utilizzando tutti i linguaggi che il cinema ha a disposizione, e allora ha senso domandarsi cosa ci sta VERAMENTE dicendo, oppure è un'opera fatta a caso, con i piedi, che non merita nemmeno una visione, figurati un'analisi.
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Shito
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Re: IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)

Messaggio da Shito »

Tuttavia, ferme restando le dichiarate intenzioni dell'autore nel caso, mi sento di dire che è pure necessario schermarsi da un certo tipo di ipercritica accademica.

Il caso della canzone di chiusura di Sen to Chihiro, ad esempio, è 'quasi' casuale, ovvero 'coincidenziale'.
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algid
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Re: IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)

Messaggio da algid »

Shito ha scritto:Tuttavia, ferme restando le dichiarate intenzioni dell'autore nel caso, mi sento di dire che è pure necessario schermarsi da un certo tipo di ipercritica accademica.
Hai ragione, è sempre rischioso "iperanalizzare".. purtroppo a volte lo faccio anche io (da vero NERD :loool:), ma bisognerebbe trovare un giusto equilibrio. Godere dell'opera, assaporandola con cognizione ma senza "destrutturarla". Per fortuna un film lo si può vedere mille volte e ogni volta, anche a seconda del proprio stato d'animo, può comunicarci messaggi totalmente differenti (provare per credere!).
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Re: IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)

Messaggio da ghila »

Shito ha scritto:Il caso della canzone di chiusura di Sen to Chihiro, ad esempio, è 'quasi' casuale, ovvero 'coincidenziale'.
Capisco; anche se sono convinto che possa esistere una spiegazione per la scelta di tale canzone, la quale magari esula in quel caso dal testo. Fosse anche solo "l'ho scelta perché è una bella canzone".
Già, vero, è bella. Ma perché piazzarla lì? La sensazione che ti lascia la canzone di Sen to Chihiro è di pura malinconia, di un ritorno all'infanzia impossibile, nostalgia. Tutte sensazioni non certo casuali, presumibilmente proprio le sensazioni che il regista voleva passassero nel finale del film. Perché, IMO chiaramente, o si sceglie PER IL FILM o PERCHE' costretti (come usare un Hit che decide la produzione)
Fai bene Shito a sottolineare come comunque spesso la critica scada in sovrainterpretazioni di bassa lega. Ce ne sarebbe poi da discutere dato che il problema legato all'interpretazione critica dell'arte è vecchio quanto l'arte... ;) :)
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*Kiki*
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Re: IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)

Messaggio da *Kiki* »

Shito ha scritto:Tuttavia, ferme restando le dichiarate intenzioni dell'autore nel caso, mi sento di dire che è pure necessario schermarsi da un certo tipo di ipercritica accademica.
Esatto, ipercritica accademica, ottima definizione per quell'insopportabile ed insistente comportamento di alcuni utenti di questo forum (e sottolineo alcuni, perché il forum mi piace molto, anche perché per fortuna ci sono invece anche molti utenti che sono in grado di discutere serenamente di un argomento, senza polemiche, come credo dovrebbero fare tutti gli utenti di un forum che si rispetti)! :shock:
Fra l'altro mi si attribuiscono considerazioni non mie, perché io NON ho assolutamente dichiarato che i commenti di questo forum mi annoiano, ma soltanto che le prime pagine del topic, tutte piene di ripetitive esultazioni alla prossima uscita del film erano noiose!!! :? Avrò pure la libertà di dirlo, dopo essere stata insistentemente invitata a rileggere tutto il topic soltanto per chiarire un minimo dettaglio (che poi, dopo quella lettura nemmeno avevo chiarito, anche se adesso, dopo un paio di frasi che non cito per evitare ulteriori contestazioni sì), no? :shock:
nessuno (almeno credo) ha mai detto che la separazione di cui ti sei tanto allarmata E' OBBLIGATORIA.. Un'interpretazione non è mai un dogma.
Se dici "almeno credo" non ne sei certo, quindi, per favore, evita di salire in cattedra, io so solo che non ricordo più quale frase e di chi (come potrei, con tutti i posts che ho letto finora? e poi non ritengo nemmeno necessario ricordarlo) mi ha fatto dubitare di quanto avevo sempre visto in questo finale, e dato che, anche se non sono un'artista, sono comunque in grado di capire ciò che leggo, evidentemente quella frase poteva risultare abbastanza equivoca da creare confusione... :|
Kiki, ma tu sai cosa significa produrre arte? Lo sai cosa significa predisporre il tutto in modo tale che quasi nulla sia affidato al caso? Scegliere minuto per minuto, disegno per disegno, nota per nota, strumento per strumento, focale per focale per costruire un impianto artistico comunicativo delle tue aspettative?
Non lo so, perché non sono artista di professione, anzi, ho avuto una formazione prevalentemente scientifica (e forse per questo il mio linguaggio ed i miei commenti non saranno altrettanto eleganti e significativi come quelli di altri), ma non credo che possa saperlo con certezza nemmeno tu (a meno che tu non sia un artista, ovviamente)! :roll:

Mi scuso per il nuovo OT, ma se mi si provoca in continuazione è umanamente impossibile pensare che io non abbia il diritto di difendermi!!! :no:
Se le polemiche sono finite qui (come spero, perché contrariamente a quanto si possa pensare adesso a me non piace per niente azzuffarmi :scered:) per me la questione è chiusa! :si:
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ha qualcosa della locanda,
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Re: IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)

Messaggio da Shito »

Io non ho ancora deciso cosa sia l'arte, tanto per dire.

E sicuramente NON credo che il cinema sia arte.
Mi sto ora interrogando se debba considerare arte o meno l'architettura. :)

Ghila: è certo che ogni cosa ha la sua ragione. Dico, ogni cosa umana. Solo, bisogna intendersi sul livello di 'ragione'. Ovvero, se tu inciampi su una canzone e dici "bella, la uso nel mio film!" è 'ragione' abbastanza, o è caso? Intendo dire che ci sono ragioni quasi simili a cause efficienti e incidentali, altri invece risultato di lungo studio.

Kiki: la linea di demarcazione per comprendere un'opera credo che sia quella che intercorre tra ciò che definisco 'ermeneuitica genuina' e ciò che definisco 'onanismo ipercritico'.

In sintesi (che hai già -mi pare- letto davvero molto dimostrando grande volontà!)

L'ermeneutica genuina è quando per capire 'chi ci parla' (in questo caso: un autore) noi cerchiamo di avvicinarci al SUO linguaggio.
Si tratta semplicemente di capire che ogni forma di comunicazione (in questo caso: un film) ha un suo background culturale.
Ogni comunicazione viene emessa da una persona, in un dato tempo, in un dato luogo.

Per esempio ora io sono italiano, parlo in italiano, su un forum internet italiano nell'anno 2009.

Se domani un giapponese si mettesse davanti a una traduzione di questo post, che potrebbe capirci?
Poco.
Perché la contestualizzazione di una comunicazione è importante per capirne il contenuto, ecco.

Questa la chiamo 'ermeneutica genuina'.

NOTA: ci sono opere che per essere intese necessitano di più sforzo ermeneutico (o 'indagine esegetica'), altre meno. Taluni ritengono che le opere che richiedono la minore indagine esegetica al fruitore siano le più 'assolute'. Potrei anche essere d'accordo. Per esempio, ho sostenuto un esame di letteratura inglese con la tesi dichiarata che "Shakespeare è più o meno del tutto inutile per altri che gli inglesi", dato che io non ho bisogno della versione riconfezionata in chiave elisabettiana degli archetipi classici. Posso accedere direttamemte ai classici. Ma non è il caso di un regista d'animazione giapponese per l'infanzia come Miyazaki. Per degli italiani, poi! esegesi genuina, con lui, ce ne vuole.

Quando invece vedi critica accademica che si basa sull'idee che *esistano realmente* categorie critiche *assolute* e blahblah, quella è critica autoreferenziale. Carta straccia, se chiedi a me.

Sul topic, si può provare a leggere anche la diatriba qui.
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Re: IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)

Messaggio da ghila »

*Kiki* ha scritto:Non lo so, perché non sono artista di professione, anzi, ho avuto una formazione prevalentemente scientifica (e forse per questo il mio linguaggio ed i miei commenti non saranno altrettanto eleganti e significativi come quelli di altri), ma non credo che possa saperlo con certezza nemmeno tu (a meno che tu non sia un artista, ovviamente)! :roll:
Ci sono pareri discordanti sul fatto che io sia un artista. Chi dice di si (amici e non) e chi no (il primo sono io). Mi scuso se il tono è sembrato saccente o piccato o ipercritico. Non lo voleva essere, se lo è stato è dovuto anche a causa della mia poca dimestichezza con la scrittura (e non lo sto dicendo in tono ironico kiki).
Probabilmente nemmeno io posso sapere con certezza come si produce arte cinematografica perché regista non sono; ne ho conosciuti alcuni e tutti mi hanno sempre riferito di lavorare in siffatto modo; il quale corrisponde, pressapoco, al "metodo" che gravita intorno la creazione di partiture e l'interpretazione delle stesse. Forse per questo mi sono permesso un parallelo forse esasperato, ma comunque, pensavo, produttivo.

Tutto qui. :)
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Messaggio da The begin of world »

NoN ho seguito la discussione...comunque parlando personalmente...del Castello...
Ieri l'han dato su SkyMania...
son tornato a casa dal lavoro prima apposta x vederlo.
...Be' non commento il film che e' un capolavoro ma, dopo averlo visto...mi son sentito come...spento
come se nella mia vita...e in quelle di chi mi circonda mancasse qualcosa...nella NOSTRA realta' mancasse qualcosa
e questo forse particolarmente stavolta, ma mi e' capitato altre volte riguardo a Miyazaki.
avro' 200 pezzi tra videogiochi e console, c'era la Tv, potevo scrivere... ma non avevo voglia di far nulla.
ero propio vuoto...Non so' cosa mi avesse colpito profondamente del film ma ho mi sarei visto un altro "Ghibli"(cio' credo?!?) o me ne sarei andato a dormire, buttando via cosi' i miei ultimi momenti di vita senza rimorso o interesse alcuno.
Cosi' visto non ho nulla del Ghibli a portata di mano, son andato a letto...son andato a letto alle 19.00, magari un po' pensieroso ma senza nulla di Vero con cui confrontare cio' o nessuna risposta relativa.

Oggi magari mi sento meglio e ho ripreso il gusto + grigio della vita, ma questa e' una di quelle cose che non risolvero' mai...
Forse lo studio e' davvero magico
forse miyazaki e' davvero un genio
forse la sua visione della vita e' LA VITA
stando che queste cose gia' le sapevamo( :) )...
Qualcuno di voi puo' dirmi qualcosa, ha provato qualcosa di simile??????????????????????????????????????????????????????????????????????
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Re: IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)

Messaggio da Shinji71 »

The begin of world ha scritto: forse la sua visione della vita e' LA VITA
questa è una frase da otaku.
Miyazaki ha UNA visone della vita, in perenne mutamento peraltro in base a fattori diversi, e cerca di descriverla con le sue opere
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Re:

Messaggio da algid »

The begin of world ha scritto:ero propio vuoto...
Qualisasi finzione cinematografica o letteraria comporta spesso un effetto di "catarsi".

Per il resto quoterei un po Shinji, forse il tuo è un punto di vista un po' iperbolico: la realtà non è uguale alla fantasia (in questo caso un film di Miyazaki), ma la fantasia è frutto della realtà (Miyazaki ha sicuramente estrapolato dalla realtà alcuni elementi e ha tentato di riprodurli, anche modificandone la natura originaria, sullo schermo).
Questa "confusione" la fanno soprattutto i bambini (e con ciò non voglio darti del bambino eheh è solo una constatazione LOL):
ad es. se vanno a vedere un film di "action man", finito il film, i bimbi continuano a far finta di sparare con le manine ecc.. per loro il confine tra le due cose diventa labile, un adulto di solito è meno "suggestionabile" da questo punto di vista (al massimo cambia umore! :) ).
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Re:

Messaggio da Vampiretta »

The begin of world ha scritto:forse la sua visione della vita e' LA VITA
Per me almeno è così, ogni volta che mi è capitato di vedere un film di Miyazaki e ancor più con un film di Takahata.
Potrebbe sembrare un po' assurdo visto che fanno parte di una cultura diversa dalla mia e di cui so poco e niente, non sono un'ottima conoscitrice del Giappone.
Ma almeno per me ciò che trovo nei film dello Studio Ghibli è ciò che ritrovo nella mia vita nel bene e nel male purtroppo.

E' il motivo per cui concordo con Takahata quando dice che i film dello Studio Ghibli sono "sensuali". Mi ha folgorato quella definizione. ^_^ Insomma può percepirli con tutti i sensi.
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Re: Re:

Messaggio da Shito »

Vampiretta ha scritto:
The begin of world ha scritto:forse la sua visione della vita e' LA VITA
E' il motivo per cui concordo con Takahata quando dice che i film dello Studio Ghibli sono "sensuali". Mi ha folgorato quella definizione. ^_^ Insomma può percepirli con tutti i sensi.
Credo fsse Miyazaki Goro a definire 'sensuali' i film del padre, e intellettuali quelli di Takahata Isao, che lui predilige.
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Re: Re:

Messaggio da The begin of world »

algid ha scritto:Qualisasi finzione cinematografica o letteraria comporta spesso un effetto di "catarsi".[scusa ma nn ci arrivo...che???]
Per il resto quoterei un po Shinji, forse il tuo è un punto di vista un po' iperbolico[nemmeno quà ci arrivo???]: la realtà non è uguale alla fantasia (in questo caso un film di Miyazaki), ma la fantasia è frutto della realtà (Miyazaki ha sicuramente estrapolato dalla realtà alcuni elementi e ha tentato di riprodurli, anche modificandone la natura originaria, sullo schermo).
Questa "confusione" la fanno soprattutto i bambini (e con ciò non voglio darti del bambino eheh è solo una constatazione LOL):[sisi dammi anche del bambino ti prego...perchè credo di identificarmi bene in uno stile d'essere infantile e inibitore]
ad es. se vanno a vedere un film di "action man", finito il film, i bimbi continuano a far finta di sparare con le manine ecc.. per loro il confine tra le due cose diventa labile, un adulto di solito è meno "suggestionabile" da questo punto di vista (al massimo cambia umore! :) ).
Shinji71 ha scritto:
The begin of world ha scritto:forse la sua visione della vita e' LA VITA
questa è una frase da otaku.
Miyazaki ha UNA visone della vita, in perenne mutamento peraltro in base a fattori diversi, e cerca di descriverla con le sue opere
uhm no...anche se son amante del Miya...non ne conosco molto e in genere non mi lascio andare propio così alla deriva..quindi, no non credo sia da otaku, mi spiace :aureola:
Vampiretta ha scritto:Ma almeno per me ciò che trovo nei film dello Studio Ghibli è ciò che ritrovo nella mia vita nel bene e nel male purtroppo.
scusa ma non ho capito se è un paragone o...un... :| :? :?:
Shito ha scritto:...................
nei titoli di coda NON ho visto il tuo nome?????
cioè + che altro me l'aspettavo....probabilmente non ci hai lavorato??[scusa la sfacciataggine della domanda ma volevo saperlo!] :sorriso2:
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Re: Re:

Messaggio da algid »

The begin of world ha scritto:"catarsi".[scusa ma nn ci arrivo...che???]
Per il resto quoterei un po Shinji, forse il tuo è un punto di vista un po' iperbolico[nemmeno quà ci arrivo???]
Se mi stai chiedendo il significato dei due termini che ho utilizzato: non vorrei sembrare brutale o indelicato, ma a scuola mi è stato insegnato che quando non conosco il significato di una parola sarebbe consigliato cercarla sul dizionario. :)
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Re: Re:

Messaggio da Heimdall »

The begin of world ha scritto:
Shito ha scritto:...................
nei titoli di coda NON ho visto il tuo nome?????
Be', se ti aspettavi di trovarci scritto "Shito", probabilmente quello non c'è [però, chissà, forse è un abile mentitore e ci ha menati per il naso per tutti questi anni!]. :lol: :P
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