Che 'il doppiaggio italiano sia il migliore del mondo', lo dicono solo gli italiani. Esattamente come per il calcio, il sesso, la cucina, il vino, tutto. Non itialiani non ci facciamo che 'dire da soli' che il nostro [x] è il migliore, sempre con la solita presunzione becera da provincialismo intellettuale.naushika ha scritto:il doppiaggio italiano comunque resta sempre il migliore e fà scuola a tutta l'europa che ha scelto la strada dei sottotitoli rovinando la visione di un film che richiede concentrazione e immersione...
Per la cronaca, no. Il doppiaggio italiano non fa scuola a nessuno, e nessuno ce lo invidia. A parte il fatto che il doppiaggio in quanto tale è a valore zero. Esiste l'originale, e il doppiato della propria lingua [aberrazione tollerata a fini utilitaristici]. Non credo che persone di altre nazionalità, salvo entusiasti del settore, si siano anche mai solo preoccupati di 'considerare' il doppiaggio italiano. E meno male, sennò c'era da farci un'altra magra figura, come per il calcio, che noi continuiamo a dire essere una nostra specialità, ma intanto tutti i miei amici stranieri -spagnoli o francesi o inglesi- quando devono etichettare una brutta partita, senza spettacolo, eccetera, dicono semplicemente "una partita all'italiana". Quanto al celebre "Italians do it better", suppongo ci credesse solo Luisa Veronica Ciccone.
Tornando a bomba.
Il doppiaggio francese è anni luce avanti a quello italiano, lo è sempre stato. Questo perché gli italiani sono presuntuosi e non hanno alcuna cultura dell'originale. Provate a sentire capolavori come Lolita id Kubrik in originale, poi in italiano... si aggrovigliano le budella. Poi sentitelo in francese: è tutto semplicemente onesto e funzionale. Anche il doppiaggio tedesco mi sembra buono. Il doppiaggio giapponese, poi, in quanto a profondità emotiva e recitativa, tutti quelli citiati difficilmente lo sfiorano.
Fa ridere che tutti gli 'espertoni' italiani -dico interni al settore- facciano vanto che il nostro doppiaggio "è a sinc!!!", come se questo sciocco dettaglio tecnico [specie nei cartoni] fosse oltremodo significativo e sopratutto ontologicamente sovraordinario a contenuto di testo e di valore recitativo, per non parlare del famoso valore di aderenza all'originale.
Ah, sì, il nostro doppiaggio è a sinc. In compenso, i personaggi 'dicono altre cose' rispetto all'originale, e tutto sovrarecitato e sovraenfatico, in primis come stile recitativo [che diventa spesso declamativo nell'autocompiacimento puro della propria stessa voce] e in secundis anche nella 'tradizione' del nostro mix [voci sempre pompante in primo piano, perché 'si devono capire bene'].
Potrei sciorinare una lista interminabile di doppiaggi italiani vergognosi, semplicemente perché il nostero doppiaggio difetta proprio di una non dico corretta, ma anche solo lontanamente decente prospettiva di lavoro: RIFARE L'ORIGINALE. Quante volte ho sentito spocchiosi operatori del settore non saper dire altro che 'noi miglioriamo l'originale!' [ovviamente, non capendo un 'acca della lingua dell'originale, eh!]. Puah.
Elenco dei film i cui doppiaggi sono per me più agghiccianti
Lolita [di Kubrik, quello di Lyne manco vale la pena parlarne]
Guerre Stellari [la prima trilogia, tutto il resto manco vale la pena parlarne]
Leon [una bambina dolce che diventa una ragazzina putt4nella]
RoboCop [mille riferimenti persi e volgarità grauita a tutto spiano]
ma no, mi fermo, perché la lista è davvero interminabile. Se poi parliamo di televisivo, viene solo da ridere [o piangere].
Il doppiaggio italiano non ha MAI, e tutt'ora non ha, la prospettiva culturale di produrre un edizione localizzata di un opera PREESISTENTE.
Il doppiaggio italiano ha SEMPRE preteso di avere una dignità di esistenza indipendente, cosa che è risibile.
E' un peccato, perché anche se abbiamo veramente pochi doppiatori, in Italia [è un ambiente assai lobbistico], ne abbiamo alcuni molto bravi. Come al solito, ci frega la mancanza di cultura. E' sempre una questione culturale.
Le cose stanno lentamente, lentamente migliorando, specie grazie al DVD... ma è durissima, e la vedo lunga. La presunzione imperante è dura a morire, e se ci si mettono anche i giovani, quando si cambierà?
Per la questione ridoppiaggi, concordo fortemente con la questione "stanno impazzendo con la questione dell'audio fico nei DVD", questo è un fatto. A me che l'audio fico da proprio fastidio anche al cinema, per i film nuovi [l'immagine è bidimensionale, perché volte darmi un sonoro pseudo 3d? Non si incolla! Dietro di me c'è il parcheggio, non il film!], figurarsi per quelli vecchi.
Ovviamente le opere d'arte hanno un valore contestualizzato.
Ma come pure si diceva, l'opera d'arte è l'originale. L'edizione localizzata è solo un falso, che se proprio riesce ad avere qualcosa di buono diventa un piccolo 'falso d'autore'.
Ma per il doppiaggio italiano non è quasi mai il caso. Non c'è quasi mai stata neppure una sufficiente capacità di traduzione, comprensione del testo straniero, per proporre qualcosa che potesse avere un valore reale. Spiacente.
Ben vengano i ridoppiaggi, dunque, quando permettono all'edizioni italiana di riavvicinarsi all'originale. Ben vengano se si è imparata una prospettiva di lavoro che mira alla ricostruzione di un originale, sempre, anche d'epoca. Un restauro, non un ammodernamento. Ridoppiamo sì, ma non per mettere le colonne in 5.1 e amenità varie!
Io quando andrai a vedere il primo ritorno al cinema della trilogia classica [e ORRORE per Greedo che spara per primo!], non ci volevo credere nel constatare che i film NON erano stati ridoppiati... pazzesco! Ancora con C1P8 perché, come dichiarò l'adattatore al tempo, "fa rima con Gianni e Pinotto" [non scherzo]. E questo dovrebbe avere anche un minimo valore? Ma non scherziamo...
Il gusto è abitudine, d'accordo, ma si dovrebbe anche cercare di ragionare con un po' di raziocinio.
Perché nessuna abitudine, affezione, nostalgia, potrò mai, MAI legittimare lo scempio dell'insensatezza e dell'ignoranza.