Hakugirl, credo che tu abbia avuto una lettura un po' sommaria del film. Molte delle domande che poni trovano perfetta risposta nelle immagini. Non c'è bisogno, per la stragrande maggioranza di queste, di ricorrere alle pagine di libro alcuno.
HakuGirl ha scritto:
l'inizio , la nave , la tempesta i draghi, il sangue e i fondali impeccabile,in animazione e premesse, poi il dibattito nella sala del castello, il Re la Regina tutti tremendamente fantasy come si conviene. L'assassinio, freddo e inaspettato . Non ho nulla da dire
Il parricidio iniziale di Arren è una cosa che viene letta in genere molto molto male dal pubblico. Arren, e LO DICE ESPLICITAMENTE, NON SA perché abbia ucciso il padre. Arren NON SA di avere paura della morte.
Ciò che Arren percepisce è solo il suo essere 'preda dell'ansia', e come risultante il suo 'cadere talvolta preda di una forza incontrollata, fino a sembrare un altra persona'.
Queste cose vengono dette esplicitamente, chiaramente, e col giusto tempo e attenzione registica.
L'assassinio del padre è per Arren un atto di sfregio, un eccesso di repulsa verso qualcosa che neppure lui capisce. Lui, al contrario, sa che non disprezzava il padre, anzi.
Non dimentichiamo che quando Arren combatterà per 'salvare' Therru, non lo farà per paladineria. Dirà 'falla fuori'. Lo farà perché nuovamente pervaso da quella latente violenza che è frutto dell'ansia. Basta guardare l'espressione, gli occhi vacui, con cui combatte.
Invito a riflettere su questo.
Arren contro i lupi in versione l'oscurità-mi-ha-pervaso, "e Così voi... sarete la mia morte!" sempre glaciale e credibile, poi arriva Ged/Sparviere il saggio, che si carica il ragazzo inizia l'avventura.
Glaciale e credibile?
Io mi domando che film tu abbia visto e sentito, a questo punto.
Arren è rassegnato. Perché per lui la vita non ha significato. Perché, come gli insegnerà Therru, "pensare di poter anche morire subito o di voler vivere per l'eternità sono la stessa cosa".
Ciò che spaventa Arren è la finitezza della vita.
Indi, prima l'istinto lo porta a volersi difendere dai lupi (fa il gesto di brandire la spada), poi ci ripensa (la mano si allenta sull'elsa), e si rassegna alla sua morte, presa con la leggerezza di chi non trova significato alcuno nella vita.
Poco più tardi, Arren dirà al soldato che minaccia di ucciderlo: "E che bisogno avrei della vita?"
Mi spiace Hakugirl, ma io continuo a vedere una tuta visione del tutto deformata del film, nelle sue immagini sin nel suo più esplicito testo.
Arrivano nella città (STUPENDA **) e iniziano gli strani incontri : la Strega delle lande che vende le stoffe e Jiko Bou che si è dato allo spaccio (non è una critica sono miyazakosissimi
)
Ti faccio notare che la città di Hort non è disegnata rigogliosa, ma del tutto ecadente, ormai marcita. E' il simbolo della nostra attuale società. La lettura che consiglio a questo ptoposito è 'Wasteland' di T.S. Eliot.
segue l'incontro con Therruh nelle mani di Lepre e dei suoi schiavisti (di chiara ispirazione "Cagliostrana" ) molto bello, anche se magari se Ged restava con Arren (che mi dispiace dirlo ad infilarsi nei vicoli non ha dimostrato di essere "una cima", come si dice a roma) potevano evitarsi tanti guai (ma questa è una critica alla storia, Goro centra poco
)
Non ti sei accorto che Ged stesso di attribuisce questa colpa? Dice: "Mi Dispiace. Avrei dovuto stare un po' più attento. E' colpa mia."
Ged va a salvare Arren,segue l'incontro con Terren (tenera la storia d'amore "velata" con Ged) , le sfacchinate nella campagna (come potevano mancare?) ,con tanto di vesciche sulle manine di Arren, l'approfondimento del personaggio di Therruh, che canta "Therru no Uta" , (IL PEZZO IMHO PIU' EMOZIONANTE DEL FILM) ,e tutto fila liscio fino a che Arren non scappa per la sua strada (sempre perché non è una cima) e c'è l'incubo.
A mia memoria, Arren lascia la fattoria di Tenar DOPO l'incubo, che lo coglie nel letto affianco a Ged. E Arren non fugge perché non è una cima, ma perché teme che lui stesso potrebbe ferire le persone a cui vuole bene. COME HA FATTO CON SUO PADRE.
Ora, l'incubo somiglia alla trasformazione di Howl, le lingue nere sono la classica rappresentazione della deformità del male in chiave ghibliana , e poi finisce nella mani di Aracne (che già si era intravisto prima) che con il suo discorso subdolo sembra un'antagonista riuscitissimo.
No. Arren si sveglia dall'incubo nel suo letto affianco a Ged, che l'indomani andrà a recuperare la sua spada. Stai sovvertendo l'ordine dei momenti narrativi.
Segue il rapimento, Arren è soggiogato dalle forze del male, ma nonostante tutto ascolta la lezione di vita di Ged dopo avergli trafitto il mantello, tutti finiscono male e le uniche due pedine della schacchiera che ancora non si erano mosse si mettono in marcia: Therruh e Arren in versione "eroe-senza-macchia-e-paura")
Ancora, mi domando che film tu abbia visto.
Lo 'scontro' tra Arren e Ged è un punto apicale dell'intreccio, perché è messo in parallelo con l'analogo momento in cui Arren trafigge il padre. Qui però Ged evita la spada, e tramuta la violenza dell'atto (trafiggere) mel calore affettivo dell'abbraccio. Questo fa crollare Arren.
Arren è in fuga dalla sua coscienza, ovvero dalla sua 'ombra' che altro non è (come esplicitamente dirà) che la 'luce del suo animo'.
Nel suo sogno, le ansie ovvero le 'Tenebre dell'Anim' di Arren sono la pece che gli impedisce (fisicamente!) di raggiungere la coscienza lonta, simboleggiata prima da Sparviere, poi da defunto padre, poi dalla sua stessa coscienza, ovvero la sua 'ombra', che non a caso viene in ultima sommersa dalle tenebre/ansie stesse.
Arren sta fuggendo da se stesso, dalla sua coscienza.
Non ci sono eroi senza macchia e senza paura.
e ora cominciano gli interogativi:
Therruh all'inizio è scontrosa (giustamente), poi più aperta verso Arren, di cui cerca di capire la psicologia,e poi tutto di un botto, PAM E AMORE: lui l'abbraccia le dice il suo nome ,lei arrossisce , tutto in 3 minuti complessivi di pellicola, roba che a Sophie e Hauru ci son voluti tre quarti di film XD e il loro abbraccio l' ho sentito sulla pelle!
Non ho visto amore come tu lo intendi in questo film. Ho visto l'imbarazzo di una ragazza asociale che si vede abbracciata da un essere umano dell'altro sesso. Imbarazzo, non amore.
Therru si apre per la prima volta con Arren quando lo vede piangere in coda alla canzone sul pianoro. Alla fine della canzone, Therru si volta a guardare Arren.
Se la coscienza (l'ombra) di Arren affida il suo Vero Nome a Therru è per uno scopo preciso. Per far si che Therru possa essere il tramite con cui la verità, la luce, si rincongiunga ad Arren stesso, insieme alla spada che rappresenta il padre, la coscienza, la luce.
Poi Therru si infiltra nel castello..come? trovando una porticina che stava aperta per caso ad aspettare lei ! (Chihiro va a finire da Kamaji seguendo le istruzioni di Haku, non si arrampica a casaccio!e l'intrufolarsi non le è affatto facile visto tutte le scale che si fa "di sedere"
)
Lo stesso lepre aveva detto poco prima 2passare dall'ingresso posteriore è una fatacaccia, sai?"
Per quanto quell'elemento sia del tutto ininflente, il regista si era persino preoccupato di introdurlo anzitempo.
Sei stata poco attenta.
poi
Trova Arren e gli fa il discorso sulla vita, ma dobbiamo tener conto che lui, era nella sua fase in cui avrebbe creduto anche ad Aracne (l'ha fatto prima) alla befana e a babbo Natale! e il discorso di Therruh personalmente mi ha un'po' deluso, non mi ha convinto (mi ha convinto più Arance nel suo delirio )e cosa peggiore non mi ha emozionato ( io che mi emoziono anche per Cat Returns!) insomma non avevo i lacrimoni che avevo quando Chihiro guarda fuori dalla finestra del treno!(cosa che ha oservato anche la mia sorellina Shiroiryu-lin era al cinema con me e che vi saluta tutti)
Aracne ha sedotto Arren con l'auito di un bel poco di arti magiche, e questo si vede chiaramente nel momento dell'estorsione del Vero Nome.
Quanto a Therru, il suo è un discorso giustamente semplice. Lei ha la mente di una ragazzina. Non potrà certo parlare da Arcimago. La semplcitià di THerru è la semplicità della Verità, ovvero della VIta Stessa. I precedenti discorsi di Ged sul tema erano altrettanto veri, ma meno diretti. "Io sono vissuta grazie a Tena, e così vivendo qualc'un altro a seguire erediterà al vita". E' proprio così semplice. Therru parla come se tutto ciò che sa sia una cosa semplice, banale, scontata. Non c'è nulla da spiegare per lei. Lei non spiega nulla. Solo, dice la verità che porta in se, sensibilmente.
poi
c'è il duello finale:
Arren sfodera la spada "per la vita" (o per Therruh e Ged?) tutto di un botto da ragazzo che arriva ad uccidere il padre perchè soggiogato dalla paura, prende il coraggio e va contro Aracne, gli taglia un braccio ( sangueee!!) e qui Aracne comincia a calarmi e ci rimette il carisma che aveva dimostrato prima :
Tu non hai proprio capito. A quel punto Arren si è ricongiunto con la sua coscienza, ovvero l'ombra che si era affidata a Therru, ovvero si è ricongiunto con la luce del suo stesso animo. Per questo riesce a sguainare la spada (che emana: luce!), che in preda alle tenebre non sarebbe riuscto a sguainare (come Ged gli disse). Non c'è un Arren buono e uno cattivo. C'è un ragazzo preda delle sue ansie che fugge da se stesso sino a ridursi a una persona che agiisce compulsivamente senza capire le motivazioni dei suoi atti.
è normale che essendo l'incarnazione del male dovesse dimostrare la sua debolezza e il suo fallimento , ma un conto è questo e un conto è diventare un "verme infilzato su un'amo" (il Corvo Docet) senza un minimo di dignità che implora per non essere ucciso,
poi la scalinta per raggiungere la torre dove restano solo due gradini per far si che Lebannen ci salga come nei vecchi giochi retrò per il Super Nintendo (NOO STUDIO GHIBLI PERCHE!!!)
A parte il fatto che Aracne non è affatto l'incaranzione del male, ma solo un altra vittima dell'inacettazione della limitatezza della vita, e lo dice lo stesso Arren: "Tu sei esattamente come me!", non l'ho visto implorare in nessun caso per non essere ucciso.... dove l'hai visto tu?
poi l'apparente morte di Therru
Arren/Lebanen non fa una piega o almeno il suo dolore non viene sviluppato in modo esaustivo e Therruh sfodera le ali ( non come nei bozzatti dove era splendida, la metamorfosi) e PAM diventa drago*
Onestamente, non credo che nessuno a parte Aracne, ormai pressoché decerebrato, avesse inteso credere che Therru fosse realmente morta. Lo stesso Arrewn trattiene il fiato. Non è che sia a brandelli a terra. E non vedevo davvero la necessità, in quei pochi istanti di fiato sospseso, della scenegiatta napoletana di Arren che pinage la morte dell'amata (che poi amata non è) per vedersela qundi rianimare tra le braccia.
sconfiggono Aracne e poi vissero felici e contenti insieme ? NO!
perché ? perché così vuole la tradizione (com'era nel libro?)
però Hayao ha sempre una speigazione esauriente per la separazione dei suoi personaggi , come è stato per l'addio tra Ashitaka e San
e quali sono i motivi di Arren?
tornare al castello per farsi trattare da assassino e magari riperdere il controllo delle proprie azioni? e uccidere altre persone?
Non ho visto dichiarazioni d'amore.
Arren che è fuggito da se e dalla sua vita non ha altra scelta, recuperara la sua coscienza, di tornare a essere ciò che è. E null'altro, del resto, avrebbe avuto senso fare.
Mi viene da dire che tu hai visto Escaflowne, porprbabilmente non hei inteso il finale.
e Ged ? il suo lungo errare senza una meta?
ma la magia non stava scomparendo dal pianeta ?
e lo scontro tra i draghi e gli uomini?
Lo scontro tra Draghi e Uomini è davvero un viaggio tutto tuo, e non so dove tu abbia potuto ravvisarne anche il minimo appiglio.
Quanto a Ged, lui ha detto chiaramente a Tenar di 'non avere più il tempo per viaggiare tanto', e che anzi questa volta si è messo specificatamente il viaggio 'perché l'Equilibrio sta vacillando'.
Sicuramente Aracne ci stava mettendo del suo, e questa parentesi si è risolta. Resta il suo monito: la cupidigia degli uomini è irrefrenabile, e l'Equilibro crollerà ugualmente, inevitabilmente.
A questo neppure Ged potrà fare nulla, chiaramente.
ma qual è il reale motivo che ha portato Arren ad uccidere il padre ? era del tutto privo della sua luce ok,diciamo in termini infantili che era un'essere del tutto cattivo ma perché si è ridotto così ? per le sue paure e angosce ? e da cosa sono state create queste ? quale evento lo ha portato a tutto questo?
A questo dovrei averti risposo implicitamente prima, da principio.
Arren non è cattivo. Santa polenta, ma perché non riesci a ragionare in altra logica che quella disneiana?
e poi Therruh l' abbandona così ? a spalare cacca nei campi? (scusate la finezza lo sò stò distruggendo la poesia)
Arren: sei un principe? lei è un drago? fai qualcosa per ringraziarla almeno per gratitudine ! e l'amore dove è finito?
Therru viveva da prima di incontrare Arren. L'amore l'hai visto solo tu.
i conti non tornano c'è troppa carne al fuoco che non è stata cotta nel film ....
Se conti non ti tornano, è perché ti sei pervicamente sforzata di leggere il film con degli schemi a priori che non appartengono al film.
hai voluto a tutti i costi vedere i buoni e cattivi, il bene e il male, l'amore e quant'altro in un modo tuo.
In questo modo, non potrai mai far tornare i conti. Perché non usi gli operatori corretti. E poi ti perdi su dettagli di fabula e intreccio degni da romanzetto d'appendice, che pure talvolta giudichi male a fronte di una manchevole memoria dei dialoghi e dei momenti della trama.
Ti consiglio una visione più attenta, e soprattutto più onesta, del film.